Nella foto in evidenza: Angraecum subulatum in coltivazione nella collezione Rio Parnasso.
Questa specie di orchidea vive nella mia collezione da oltre 20 anni. Veramente un esemplare unico, nella bibliografia e su internet non ho visto atre foto con piante di tale dimensioni.
Questa mattina, mentre passeggiavo nella serra delle orchidee, attirava la mia attenzione olfattiva un delicato aroma speziato, simile a quello dei fiori di mandarino; erano i fiori di Angraecum subulatum.
Eccola oggi la pianta, una sfera di 80 cm di diametro che di anno in anno cresce e si sviluppa su se stessa, lasciando cadere di tanto in tanto delle propaggini con radici, che poi diventano divisioni per gli amici.
Ad oggi sono molte le divisioni di questa pianta madre, presenti in varie collezioni amatoriali… speriamo siano ancora tutte vive!!
Scheda:
Angraecum subulatum Lindl.1836
Sezione: Pectinaria [Benth.] Schlechter
Nome popolare: Angraecum terete con riferimento alle foglie tubolari.
Sinonimi: Listrostachys subulata (Lindl.) Rchb.f. 1864; Epidorchis subulata (Lindl.) Kuntze 1891
Angraecum subulatum è una specie epifita africana a sviluppo strisciante e vive sugli alberi nelle foreste umide e dense del Cameroon, della Guinea equatoriale, del Ghana, della Nigeria, della Sierra Leone e dello Zaire.
Questa specie è considerata una miniatura soprattutto per i suoi piccolissimi fiori, che misurano solamente 3-4 mm. di larghezza e 5 mm. di lunghezza, ma la pianta può assumere anche grandi dimensioni perchè sviluppa dei lunghi gambi cilindrici, esili e penduli, con foglie laterali aghiformi.
I fiori bianchi e profumati si formano su corti steli foderati, al lato opposto delle foglie. La pianta fiorisce in tarda estate, ma i grossi esemplari possono presentare fioriture secondarie anche in altri periodi dell’anno; praticamente si ha la sensazione di una pianta in continua fioritura.
Coltivazione
Per ottenere un ottimo sviluppo di questa specie è consigliabile coltivarla in vaso appeso ad un supporto aereo, con substrato di bark sminuzzato o fibra mista a sfagno. Se la pianta prospera bene, conviene lasciarla sviluppare liberamente senza dividerla e/o rinvasarla. Così facendo si ha la possibilità di ottenere esemplari da mostra.
Questa specie va coltivata in serra a temperatura intermedia, avendo cura di scegliere un settore con buona umidità e abbondante ombreggiatura. La pianta sopporta molto bene luce e temperature estreme, purché l’apparato radicale sia sempre umido.
Concimare questa pianta mensilmente con fertilizzante solubile ed equilibrato: 1 grammo per litro d’acqua.
Ciao Guido,
mi sai dire qualcosa sul vivaio “thaiorchids and more”?.Attualmente soffro di vandomania. Grazie
Barbara… e pensare ad una piccola serra? Certe orchidee proprio non riescono a farne da mento… dai pensaci.
Ciao
Guido
<ciao,Guido e complimentissimi per l'angraecum, è il genere che preferisco.
Ne aprofitto per un'informazione… ho un angraecum veitchii bellissima pianta ma non ne vuole sapere di fiorire… hai qualche segreto da svelare?
Ciao e grazie se vorrai rispondere
Ciao Barbara, penso sia questione di temperatura e luce… a proposito, lo coltivi in serra? Questo ibrido fiorisce in inverno e da noi in quella stagione le giornate sono corte.
ioa a presto
Guido
Grazie, lo coltivo in casa in inverno, in estate all’aperto..
In inverno 19-20 di giorno, 17 di notte, aggiungo circa 4 ore di luce artificiale….
Grazie ancora…