Nella foto in evidenza: Phragmipedium Fritz Schomburg (kovachii x besseae).
Quando le bugie hanno le gambe corte.
Un anno fa, così scriveva (leggi il link nel corsivo fra virgolette) un gran genio, riferendosi maliziosamente a me. Com’era la storia di Pinocchio che ad ogni bugia si allungava il naso?
Mai e poi mai, ma forse ad un pezzetto di carta” rilasciato “dall’unico giudice italiano internazionale! (così si legge in giro, ma non è vero… bugie sopra le bugie) è difficile resistere… chissà, mai e poi mai! Si vedrà presto.
In corsivo, testo pubblicato su Facebook da Graziano Grando, poi tolto dalla visione pubblica, non prima di essere stato divulgato sul web e archiviato fra i documenti di orchids.it
“Leggendo di mostre in giro per i blog, non posso non notare con quanta ipocrisia chi avendo migliaia di piante in serra e coltivando in centinaia di metri quadrati di per 35-40 anni, porti a concorso orchidee curate per molti anni, con la certezza di vincere medaglie su medaglie
togliendo magari a qualche giovane coltivatore la soddisfazione di vedere la propria pianta premiata. E come se un maestro di pugilato, combattesse con un ragazzino appena iscritto in palestra. Le belle piante si portano nelle mostre, ma fuori concorso quando si sa di non avere avversari alla pari ( caro re delle orch) tu che dai lezioni a tutti.
Per questo motivo ho deciso che non una sola delle mie piante parteciperanno mai e poi mai a qualsiasi concorso.
Graziano
Mercoledì 20 Maggio 2015”
Domanda da ignorante.. è impensabile che in futuro si possano creare eventuali categorie per le premiazioni? Non so tipo categoria ‘Expert’ e ‘Very expert’? Dove dopo una serie di riconoscimenti da Expert è possibile accedere alla categoria Very expert.
Che i coltivatori migliori debbano farsi da parte è impensabile, perché ciò che raggiunge il massimo deve essere premiato e visto come uno stimolo a migliorare e non un intralcio a qualsivoglia vittoria.
Diventerebbe poi secondo me una gara di mediocrità, non auspicabile in nessun settore.
Forse funzionano già più o meno così le cose ma sono ignorante in materia e la butto lì.. non è mia intenzione entrare nei dissapori, ma piuttosto la mia riflessione è mossa dal leggere che a fronte di eventi bellissimi e di pregio ci possa essere qualcuno che si ritiene “senza speranze”.
Forse ho scritto stupidaggini ma spero mi si perdoni l’eventuale ingenuità.
Un abbraccio!
Ciao Roberta, le tue osservazioni sono interessanti e sono convinto che saranno tenute in debito conto dal gruppo della federazione Italiana Orchidee, che sta elaborando una metodologia condivisa dei giudizi sulle orchidee.
Ma, vedi, nelle esposizioni orchidofile non si premiano i coltivatori, ma le piante esposte, che dovrebbero apparire anche in incognito.
Il beneficio che trarrà il coltivatore, qualora sia un produttore professionale e non amatoriale, sarà quello di vendere i cloni di una pianta premiata a più soldi.
In Italia siamo lontani anni luce da quanto scritto, per vari motivi: mancano grandi produttori che presentano nuove piante in concorso nelle mostre italiane, manca anche un’istituzione botanica, sia essa privata che pubblica, che sia realmente qualificata per rilasciare valutazioni di “peso”.
Questo problema se l’è posto la neonata FIO, inutile girarci attorno, quando a giudicare le orchidee nelle mostre c’è gente che rappresenta poco più che se stesso, che non si è fatta la gavetta nella coltivazione e che non mostra le sue orchidee, quello che dovrebbe essere un punto qualificante dell’orchidologia, diventa poco più che uno sterile gioco rivolto ad ammicarsi tizio piuttosto che caio.
Ed è in questo conteso chesi configurano quelle “compilation” apparse nel corsivo del post, palesemente intrise di invidia, gelosia, per poi naufragare miseramente alla prima occasione.
Questo è il vero problema, ma c’è chi ci sta lavorando per trovare delle risposte che uniscano.
Sperem ben! 🙂
Abbiamo già iniziato in una mostra organizzata dalla F.I.O. a presentare l’angolo del principiante per coinvolgere , incentivare e dare un riconoscimento alle migliori coltivazioni, spero questo possa spronare i nuovi coltivatori.