Questa è la storia della prima fioritura del mio Cyrtochilum serratum, storia di orchidee, di passioni e di amore pagato con una splendida ed inaspettata fioritura.
Sono diversi anni che questa strana orchidea proveniente dall’ Ecuador, vive nella mia serra. Strana perchè senza i fiori non da chiare indicazioni, nemmeno del suo genere di appartenenza: forse Odontoglossum o Oncidium. Le prime e sommarie analisi morfologiche di questa orchidea mi indussero a coltivare la piccola piantina, in area fresca e per trovare queste condizioni climatiche decisi di collocarla su di una zattera da appendere sulla rete di contenimento dei pannelli del raffrescamento.
Scelta indovinata perchè la pianta iniziò a sviluppare radici rigogliosissime, che andarono ad insediarsi dentro i truccioli di legno con cui sono composti i pannelli raffrescanti.
Lo scorso anno, finalmente spuntò il primo stelo fiorale – grande felicità – mal pagata però! La sua crescita si arrestò tragicamente una notte, era già lungo oltre un metro lo stelo, quando ricevette la visita di una malcapitata lumaca! Continua a leggere→
I Dendrobium non finiscono mai di stupire!! Ecco una deliziosa e, come si può ammirare in foto, anche molto generosa specie in fiore nella mia collezione: Dendrobium primulinum Lindley 1858
Questa specie è endemica in Assam, Himalaya orientale, Nepal, Himalaya occidentale, Isole Andamane, Myanamar, Thailandia, Laos, Cina Yunnan e Vietnam. Le piante di questa specie sono di grandi dimensioni, richiedono caldo durante la fase di sviluppo e vivono abbarbicate sugli alberi decidui, ad altitudini da 500 a 1000 metri, dove hanno bisogno di luce diretta del sole per almeno 3 ore al giorno. Dendrobium primulinum sviluppa fusti robusti, penduli, tereteformis, sulcati e avvolti di guaine bianche. Nelle coltivazioni europee fiorisce in primavera su corte infiorescenze con brattee minute e 1 – 2, fiori profumati che nascono dai nodi situati lungo i fusti già spogli. Richiede molta acqua e tanto nutrimento a partire dalla post fioritura fino al completo sviluppo delle nuove vegetazioni (generalmente fino alla fine di settembre), quando è il momento di procurare clima secco e fresco. Esistono almeno due varietà di Dendrobium primulinum, una con la gola del labello marcatamente color giallo, ed una seconda (meno comune nelle coltivazioni), Dendrobium primulinum var. assamicum), con la gola del labello molto pallida e leggermente striata. Il lettore attento si chiederà sicuramente come sia possibile garantire a questa specie (luce, caldo, umidità e freddo secco) in un ambiente dove convivono migliaia di varietà e specie di orchidee, che chiedono esigenze colturali diverse. Ovviamente nelle coltivazioni miste non è assolutamente possibile di discernere ed allora si cerca il compromesso, quel compromesso che accontenta tutte le orchidee della collezione… ed anche il coltivatore!!! Facile a dirsi, un po più complicato a realizzarsi 😉 Leggi anche questo post sui dendrobium
Nota postuma: Riprendo questo post 9 anni dopo la sua pubblicazione, per evidenziare che la crisi dell’esemplare è sempre dietro langolo. La pianta fotografata nel 2010 è andata successivamente in crisi e ci son voluti parecchi anni prima di rivedere una fioritura decente, sì, decente, non ottima, ma è sempre dura risollevarsi da una crisi..
Osmunda, parola affascinante per i coltivatori di orchidee, un tempo mitica per gli orchidofili di tutto il mondo, soprattutto ora che non si può più raccogliere ed usare.
Fino a qualche decina d’anni fa, anche in Italia l’osmunda era usata come materiale da rinvaso per le orchidee e si poteva tranquillamente acquistare da esperti raccoglitori (nelle zone paludose ed acide dell’alta Toscana), che la inviavano a destinazione via ferrovia, imballata in sacchi di Juta. OSMUNDACEAE Osmunda regalis L., nota anche come FELCE FLORIDA.
Il nome del genere è dedicato ad “Osmùnder”, divinità celtica, simbolo di forza, mentre l’epiteto specifico evidenzia la bellezza della pianta. Questa specie vegetale ha attraversato le glaciazioni del quaternario, grazie all’effetto termoregolatore delle paludi costiere. Testimonianza della primitività di questa specie è la particolare localizzazine delle sporangi.
E’ una felce di grandi dimensioni, appartenente alla famiglia Osmundaceae, diffusa in Europa, Africa, Asia, e nelle Americhe. È l’unica specie europea del genere Osmunda. Continua a leggere→
Bletilla Reichenbach.f. 1883 Bletilla striata (sinonimo Bletia gebina) Illustrazione in: “Edwards’s Botanical Register” vol. 33 pl. 60 (1847) Eravamo sul finire della primavera di qualche anno fa quando il venditore di bulbose, mi esortò a scegliere quel che rimaneva sull’apposito espositore a forma circolare… tanto ormai siamo a fine stagione – disse – prendi quel che vuoi, ti farò un buon prezzo. L’espositore era quasi vuoto, le buste contenenti i bulbi di Dalie, di Gladioli e di tante altre comuni bulbose da giardino erano sparite quasi tutte, rimanevano solamente i rizomi di Bletilla. Chissà perchè, forse per la scarsa conoscenza oppure per la foto del fiore che non rendeva giustizia, sta di fatto che i rizomi di questo delizioso genere di orchidea, facile da coltivare, erano quasi tutti li, invenduti in attesa dei saldi di fina stagione. Mi è venuto in mente questo aneddoto l’altro ieri mentre ispezionavo l’angolo del giardino dove si stanno risvegliando le Bletilla. Chissà quanti di voi in questi giorni sono alle prese con la sistemazione delle “isole di Bletilla”… sì isole perchè in breve tempo i loro rizomi colonizzano vaste aree del giardino. Ne sa qualcosa il nostro amico Aldo Dello Jacovo.. FOTO Varie aiuole di Bletilla striata presso l’Orto Botanico di Roma – Aprile 2006 – La foto è tratta dal sito Tropicalgarden curato con bravura dagli amici Claudio e Giulio: leggete la scheda redatta da loro, che descrive molto bene questo genere di orchidee. Aggiungo solamente l’origine etimologica del nome di genere: diminutivo di Bletia, così chiamato in onore di Don Luis Blet, un farmacista e botanico spagnolo del XVIII secolo. Mettete una Bletilla nel vostro giardino, anche nei vasi che ornano i vostri davanzali, ma prima di acquistare i rizomi chiedete una divisione a qualche amico orchidofilo… lo farete felice e diventerete coltivatori di orchidee con poca fatica 😉