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Masdevallia che passione, vuoi provare a coltivarle?

Immagine in evidenza: Padre Angelo Andreetta con il dr. Stig Dalstrom a Paute 1990.

Non puoi resistere, prima a poi ti capiterà di coltivare qualche specie del genere Masdevallia e sarà una grande scommessa.

masdevallia_stampa_testoIl genere Masdevallia, tra quelli appartenenti alla grande sottotribù delle Pleurothallidinae è il più desisderato dai collezionisti di orchidee, esso è raggruppato insieme alle Pleurothallis ed alle Dracula ed è composto da oltre 350 specie; con varie centinaia di ibridi.
L’origine etimologica fa riferimento al botanico spagnolo Josè Masdevall, nome assegnato da Ruiz & Pavon nel 1794 in occasione della registrazione del nuovo genere.
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Cyrtochilum serratum… chi la dura la vince!

Questa è la storia della prima fioritura del mio Cyrtochilum serratum, storia di orchidee, di passioni e di amore pagato con una splendida ed inaspettata fioritura.

Sono diversi anni che questa strana orchidea proveniente dall’ Ecuador, vive nella mia serra. Strana perchè senza i fiori non da chiare indicazioni, nemmeno del suo genere di appartenenza: forse Odontoglossum o Oncidium.
cyrt_serratum_piantaLe prime e sommarie analisi morfologiche di questa orchidea mi indussero a coltivare la piccola piantina, in area fresca e per trovare queste condizioni climatiche decisi di collocarla su di una zattera da appendere sulla rete di contenimento dei pannelli del raffrescamento.
Scelta indovinata perchè la pianta iniziò a sviluppare radici rigogliosissime, che andarono ad insediarsi dentro i truccioli di legno con cui sono composti i pannelli raffrescanti.
Lo scorso anno, finalmente spuntò il primo stelo fiorale – grande felicità – mal pagata però! La sua crescita si arrestò tragicamente una notte, era già lungo oltre un metro lo stelo, quando ricevette la visita di una malcapitata lumaca! Continua a leggere

Restrepia…quiz

… che difficile indovinare i nomi delle specie! Divertiti con questa ad esempio 😉

restrepia_quiz_marzo_09 La prima specie del genere è stata scoperta da Ruiz e Pavon, nel 1779, a nord del Perù ed è stata descritta nel 1798 con il nome di Humboldtia contorta.
Il genere è stato compiutamente descritto e pubblicato in: Nova Genera et Species Plantarum (foglio ed.) 1: 293. nel 1815 – 1816? da Humboldt, Bompland e Kunth: il campione in analisi era una Restrepia antennifera raccolta in Colombia.
Il nome del genere è stato dato in onore di José E. Restrepo.
José Emanuel Restrepo è stato un famoso uomo politico, storico e botanico colombiano, nato nel 1781 e morto nel 1863. Il genere Restrepia è stato dedicato a lui da Karl Sigismund Kunth (1788-1850) nel 1815.
Questo genere di orchidee ha messo più volte in confusione i botanici, che spesso si sono divisi sulla sua sistemazione (Barbosella, Brachionidium e Dresslerella); ora è collocato nella sotto tribù delle Pleurothallidinae (verso la fine del 20°secolo, Luer, nella sua monografia “Icones Pleurothallidinarum tomo XIII”, ha chiarito la situazione in merito ai nomi di specie, sinonimi e classificazione infragenerica), allo stato attuale si conoscono circa 50 specie.
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Sobralia… genere con fiori belli ed effimeri

…ma una specie di questo genere fa eccezione: i fiori durano un mese intero

Sobralia Ruiz & Pavón 1794
Sottofamiglia: Epidendroideae
Tribù: Epidendreae
Sottotribù: Sobraliinae
Specie tipo: Sobralia dichotoma Ruiz & Pavón 1794.
Etimologia: il nome è stato dato in onore del Dr. Francisco Sobral, botanico spagnolo del XVIII secolo.
Pubblicato in: Florae Peruvianae, et Chilensis Prodromus 120. 1794.

Genere descritto nel 1794 dal botanico spagnolo Ruiz Pavón in occasione della famosa spedizione in Cile e Perù. La specie tipo è Sobralia dichotoma Ruiz & Pavón 1794. Questo genere comprende circa 100 specie distribuite dal Messico al Brasile, compresa, Bolivia, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Honduras, El Salvador, Nicaragua, Perù e Venezuela.
Il genere Sobralia è associato al genere Elleanthus con il quale condivide anche l’habitat e spesso, quando non sono in fase di fioritura tendono a essere confusi per la loro somiglianza morfologica.
sobralia_macr_pianta_450In generale si tratta di specie terrestri, ma alcune specie vivono sugli alberi come epifite o sulle rocce come litofite. Il loro ambiente di endemicità varia dal livello del mare fino ai 3600 metri di altitudine.
sobralia_keiki_450Le piante del genere Sobralianon formano pseudobulbi, ma fusti dotati di foglie vistose e leggiadre, che, a seconda della specie possono raggiungere i 4 metri di altezza oppure rimanere molto piccoli.
La grande dimensione delle foglie assolve all’importante funzione di fotosintesi. Il colore dei fiori varia dal bianco, giallo, arancio, rosa, viola, viola/ rosso e alcuni cerulei.
I fiori sono molto vistosi ed emergono da corte infiorescenze apicali, ma sono di brevissima durata (di solito non più di un giorno). Queste piante risolvono la breve durata dei loro fiori, con una grande successione di fioriture, in modo da mantenere la fioritura per mesi su vari rami in una sola volta. Le fioriture effimere di quasi tutte le specie del genere Sobralia, seppur molto piacevoli ed attraenti, rendono quasi impossibile la loro esposizione in mostre. Per questo motivo, ad oggi sono stati assegnati solamente 9 premi AOS a piante di questo genere.
Tanto è breve la durata di massima esposizione del fiore, che risulta difficile perfino fotografarlo.
L’unica eccezione è data dalla recente scoperta della Sobralia altissima, trovata in Perù nella giungla del dipartimento di Huancavelica, i cui fiori rimangono freschi per circa un mese!

Coltivazione:
Sistemare la pianta in vasi capienti (le radici sono molto grosse) con composto misto bark-torba, argilla e foglie di faggio. Mantenere l’umidità uniforme durante il periodo di crescita e ridurla durante il periodo di riposo. garantire buona luce e temperatura intermedia, anche se qualche specie può gradire qualche grado in più. Fertilizzare settimanalmente.

Discussione

sobralia_fiore_frontesobralia_fiore_lato Qualche anno fa ho descritto questi fiori, come appartenenti alla specie Sobralia macrantha, così stava scritto sulla cartellinatura di acquisto.
A dire il vero, guardando le foto del fiore mi è sempre rimasto qualche dubbio, dubbio che non ha avuto N&C quando le ha copiate per inserirle nel suo catalogo commerciale sotto la voce S. macrantha.
Da quel che posso dedurre, questi fiori mi fanno pensare più alla Sobralia biflora .
Con il vostro aiuto potremo sicuramente dare una risposta ai miei dubbi.
Un viaggio di ricerca dentro questo genere poco presente nelle collezioni, sarà anche un occasione per farlo apprezzare a quanti amano le orchidee e visitano questo sito.
Buona ricerca

Luci ed ombre

Qualche consiglio ai neofiti coltivatori di orchidee per non cadere nella trappola degli “incauti acquisti”
Le luci e le ombre della passione per le orchidee trovano simbolismo in questa foto; lo splendore rappresentato dall’oggetto del desiderio e le ombre all’orizzonte a testimonianza delle mille incognite che incontra il principiante.
Scrivo questo, sollecitato dalle tante e-mail inviate al blog da neofiti in cerca d’aiuto dopo aver acquistato orchidee non proprio adatte alle prime esperienze di coltivazione. Sì certo, ammaliati dal fascino delle orchidee e sollecitati da mille occasioni, non ultima la possibilità di poterle facilmente acquistare anche on-line è fin troppo facile lasciarsi conquistare da quei colori da quelle forme e da quei nomi così intriganti. Capita sovente che, dopo aver goduto a lungo la prima Phalaenopsis, magari ricevuta in regalo, il neofita stregato da questa pianta così diversa, dopo aver navigato in rete alla ricerca di notizie sulla coltivazione delle orchidee, pensi bene di potersi “buttare” in altri acquisti guidati principalmente dall’emotività.
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