Trichoglottis brachiata…quei bei fiori rosso porpora

Orchidea nera? Non proprio, ma i suoi fiori sono di un bel colore scuro
Alta, appesa sui sostegni superiori della serra, viveva indisturbata da anni la mia Trichoglottis brachiata senza mai mostrarmi i suoi fiori… per la verità uno sono riuscito a vederlo qualche anno fa.
Tanto ero rassegnato che durante le bagnature, nemmeno buttavo lo sguardo su di lei ma, sorpresa delle sorprese, quasi nascosti dalle foglie coriacee, ecco che quest’anno sono spuntati i suoi bellissimi fiori.
Questa bella specie produce fiori testurizzati con petali e sepali ricchi di rosso porpora, labello viola e bianco, talvolta è denominata Orchidea Nera
Trichoglottis brachiata Ames, Orchidaceae 7: 136 (1922).

Familglia: Orchidaceae
Sottofamiglia: Epidendroideae
Tribù: Vandeae
Sottotribù: Aeridinae
Nome scientifico: Trichoglottis brachiata Ames
Sinonimi: Trichoglottis atropurpurea Reichb.f. 1877;Trichoglottis philippinensis Lindley var. brachiata (Ames) L. O. Williams
Distribuzione: Filppine
Origine del nome: dalla struttura corpulenta della sua vegetazione (brachitipo)
Specie epifita endemica nelle Filippine, vive ad altitudini di 300 metri sul livello del mare.
Pianta a sviluppo monopodiale dotata di lunghe ramificazioni che necessitano di sostegni, garantiti in natura da grosse radici bianche prodotte lungo i fusti vegetativi.
Le vegetazioni sono avvolte da foglie distiche, coriacee, oblunghe-ovali e carinate. In estate, nelle ascelle delle foglie si formano corte infiorescenze con 1 o 2 fiori carnosi e fragranti, carichi di un bel colore scuro.
Trichoglottis brachiata richiede molta acqua, abbondanti fertilizzazioni e molta luce durante il periodo della crescita. Conviene coltivare questa orchidea in vasi con substrato grossolano (bark di grossa pezzatura) dotati di tutore lungo il quale sostenere i suoi fusti vegetativi.
Le deliziose fioriture di questa bella specie diventano copiose su esemplari molto sviluppati; Trichoglottis brachiata non è consigliabile a neofiti sprovvisti di serra.

Quiz settembrino

Questa volta niente foto… solo qualche indizio in rime poetiche 😉

Se vuoi indovinare l’orchidea che ti sto per presentare
nei post del blog devi cercare.
Sono due e raccontano dei sogni,
sogni ricorrenti, ma solamente sogni.

E’ una famosa Cattleya incrociata con due cugine
giallo è il colore dei suoi fiori…gold in inglese.
il suo profumo è molto fine
tanto da non lasciar sorprese.

Registrata da Miyamoto
ha preso il nome di una “pacifica” isola Hawaiana.
Per aiutarti ancora un po… ti dirò che anche il cultivar è molto noto.
Pensaci un po, la soluzione non è molto lontana.

La risposta esatta richiede tutti i dati tassonomici ed i due link dei post.
Buona ricerca

Quiz risolto
Nel breve giro di poche ore avete fatto poker
….bravi, bravissimi, ecco un primo piano dei suoi fiori

Christensonia vietnamica ‘Konstantina’

Una specie deliziosa rimasta nascosta fino ai giorni nostri
Questo cultivar dai fiori color verde lo dedico alla mia futura nuora Konstantina che ama il colore verde pastello.

La storia
Una volta scoperte, alcune orchidee rimangono per diverso tempo nel limbo in attesa della loro identità e questo stato di “oblio tassonomico” si verifica anche ai nostri giorni. Christensonia vietnamica è per certi aspetti l’emblema di quanto scritto poc’anzi. Probabilmente questa orchidea è stata vista anche nel passato, ma le vicende storiche e politiche del Paese dove vive (Vietnam), forse hanno contribuito a tenerla nascosta fino a pochi anni fa.
Christensonia vietnamica Haager 1993
Sottofamiglia: Epidendroideae.
Tribù’: Vandeae.
Sottotribù: Aeridinae.
Le prime piante di questa orchidea sono state scoperte dal botanico Ceco Jiri Haager durante una spedizione geologica nel Vietnam del sud.
La specificità della nuova orchidea ha suggerito alla comunità scientifica internazionale di collocarla in un genere assestante (1993).
Al nuovo genere è stato assegnato il nome di “Christensonia” in onore al grande impegno profuso dal tassonomista Eric Christenson nel settore delle Vandacee.
Il genere Christensonia è costituito da un’unica specie (Christensonia vietnamica), ed è quindi monotipo: il nome specifico (vietnamica), fa riferimento al suo paese di origine.

Descrizione
Christensonia vietnamica è un’orchidea epifita di piccole dimensioni a sviluppo monopodiale con foglie laterali bilobate e vive in zone pianeggianti ad altitudini non superiori ai 100 metri.
I fiori sono relativamente grandi rispetto alle dimensioni della pianta, si formano su corte infiorescenze semi erette a gruppi di 4 a volte anche 7, sono di colore verde chiaro con un pronunciato dente cilindrico ed il labello bianco.
In coltivazione, Christensonia vietnamica fiorisce in tarda estate.
Morfologicamente è molto vicina alle Aerides, Rhynchostylis, Renanthera, probabilmente assomiglia di più alla V. flabellata comunemente conosciuta come Aerides flabellata.

Coltivazione
Christensonia vietnamica richiede ambienti luminosi, ma leggermente più ombreggiati delle cugine Vanda.
Il substrato di coltivazione in cestino può essere costituito da bark molto grosso per consentire alle radici consistenti e carnose di insinuarsi con facilità e va tenuto sempre umido.
Può essere coltivata anche su zattera (soluzione che io preferisco) ed in questo caso, soprattutto in coltivazione fuori serra, va nebulizzata più volte il giorno. Durante la stagione dello sviluppo e della fioritura le fertilizzazioni possono essere somministrate anche settimanalmente. La frequenza va ridotta a metà durante la stagione fredda: concime 20.20.20 diluizione mezzo grammo per litro d’acqua.
Questa specie non presenta particolari problemi ed è assai resistente agli attacchi patogeni: possiamo tranquillamente considerarla di facile coltivazione.

Le Roberte fanno tris

Le affezionate amiche del blog di nome “Roberta” hanno fatto tris.
La prima Roberta, antesiniana frequentatrice del blog e del Club vive a Cattolica, la seconda, un vero vulcano di idee abita a Torino ed ora un’altra Roberta scopre il blog, si presenta e chiede anche qualche consiglio. Per farlo si rivolge alla nostra comunità e trovo quindi giusto dare spazio alla sua mail in questo post:

“Buonasera a tutti…anzi, a quest’ora dovrei dire Buona notte a tutti!!!!!

Sto gironzolando nel web in cerca di informazioni sulle orchidee e da qualche giorno a questa parte mi sono imbattuta nel vostro sito… veramente molto mooooooolllllllto bello e interessante! Complimenti
alla vostra “comunità”!
Mi chiamo Roberta e da febbraio mi cimento nella coltivazione delle MAGNIFICHE orchidee…dico Febbraio perché per caso sono capitata ad un corso: dovevo frequentare quello di piante grasse (sono una grande appassionata e coltivatrice) ma non avevano raggiunto il numero e mi hanno spostata nel corso per orchidee.
La Provvidenza a volte ci riserva delle belle sorprese… E’ stato amore a prima vista…mi sono sempre piaciute ma pensavo che fossero troppo difficili da coltivare…e invece…zac!!!!!
Un miracolo e dal mio primo Cymbidium (penso Pink Joy), che in realtà ho da 3 anni ma che non sono mai riuscita a far rifiorire, è partita la collezione. Per il momento ne ho solo 8 e mi stanno dando grandi
soddisfazioni!
Ora però avrei bisogno di qualche vostro consiglio di coltivazione perché secondo me comunque qualche problemino c’è…

1 – Lo Zygopetalum è fiorito per la seconda volta da quando l’ho acquistato in febbraio e sono molto felice ma…i 3 steli dei fiori sono rimasti bassi.
I fiori sono perfetti e la pianta sta bene, volevo solo sapere se è normale che siano rimasti così bassi.

2 – Il Papilio mi sta sorprendendo: è il terzo fiore che mi regala ma 2 foglie sono marcite o seccate. All’inizio sembravano quasi bruciate (pensavo avessero preso un po’ di sole) ma pian piano una mi è
marcita. E’ successo mentre ero in ferie e magari mio suocero gli ha dato troppa acqua? Comunque il terzo fiore è perfetto e c’è già anche un nuovo boccioletto pronto per partire…che faccio? Gli tolgo la foglia marcia o aspetto che ne crescano altre?

3 – L’Oncidium ha perso tutti i fiori circa 2 mesi fa ma lo stelo non secca…devo tagliarlo o i fiori di questa ricrescono di nuovo sullo stesso stelo…a me non sembra ma non mi ricordo.
Datemi una delucidazione!

4 – I germogli della Cattleya (un “regalo” della mia parrucchiera…le stava morendo e me l’ha affidata) tendono ad andare verso il basso e non so come riprenderli…praticamente striscia per terra!!! Che faccio?

Ultima cosa e poi vi lascio in pace: la mia prossima orchidea ho deciso che sarà l’Ansellia Africana…dove posso andare a prenderla????
Non la trovo…

Mi piacerebbe entrare a far parte della comunità…ho visto le foto dell’incontro settembrino…CHE INVIDIA!!!
Aspetto con ansia un vostro graditissimo aiuto.
Un saluto
Roberta

Benvenuta Roberta, sei già della nostra comunità…d’ora in poi riceverai via mail le informazioni sulle attività del Club…buona coltivazione.
Le risposte ai tuoi quesiti non tarderanno ad arrivare nei commenti.

Orchids Club Italia, incontri e mostre.

E’ stata una bellissima giornata con le orchidee all’aria aperta.

Effettivamente, l’idea di organizzarci una mostra di orchidee…le nostre, in occasione dell’incontro settembrino ha funzionato alla grande, tanto alla grande che, come spesso accade, anche in questo caso abbiamo dovuto aggiungere qualche tavolo per poter esporre tutte le piante dei soci.
Le notizie da pubblicare sono davvero tante…sicuramente mi sfuggirà qualche aneddoto, che magari potrà essere ripescato nei vostri commenti.
Allora cominciamo con una cronaca succinta dell’aspetto per così dire “programmatico”:
Il luogo ameno e la piacevole coreografia del giardino di Francesca e Graziano, addobbato con le nostre orchidee fiorite faceva da scenario alla discussione sui metodi e sulle varie filosofie di giudizio in uso nelle varie associazioni orchidofile internazionali.

E’ emersa la preferenza per il metodo di giudizio adottato negli USA dalla American Orchids Society che nella sostanza assegna dei punti a crescere
Si è anche argomentato sulla figura del giudice “tipo” che, innanzi tutto deve essere un buon coltivatore e conoscitore delle orchidee, qualità queste, importanti ma non sufficienti se l’aspirante giudice non fa esperienza sul campo partecipando a molte mostre di orchidee, magari accreditandosi come giudice.
Si è anche deciso di presenziare attivamente all’EOC di Dresda 2009, sia come congressisti che come associazione espositrice. A tal proposito è stato nominato “con ovazione” Presidente pro tempore e rappresentante di Orchids Club Italia all’ European Orchid Conference 2009 il nostro caro socio GIANNI MORELLO… momentaneamente (ormai da oltre 40 anni) residente a Ulm (D).
Congratulazioni a Gianni e buon lavoro da parte di tutto il Club.

Lucullo ha avuto il soppravento
Le intenzioni erano buone, finita la discussione avremmo dovuto allenarci a fare i giudici, invece abbiamo preferito ammirare le orchidee esposte (ecco una piccola galleria fotografica)

Tutte le foto pubblicate su questo post sono del nostro carissimo amico e socio del Club Vincenzo Ghirardi (VR)

Abbiamo anche speso un po di tempo ad argomentare sui vari problemi di coltivazione per poi tuffarci in un “grosso grasso e dolce” intermezzo ristoratore.
I bei momenti da sottolineare… tanti, veramente tanti, perdonatemi se qualche aspetto mi sfugge, anzi, riprendetelo voi nei commenti.
E’ stato bello vedere i “Senatori” conversare con i giovani appassionati, questo non lo scrivo per enfatizzare la vitalità del Club, ma per carpire la conferma che si sta lavorando bene.
Che dire poi di Tite (Udine), che ultimate le immersioni sub nelle limpide acque del Quarnero (Croazia) è partito lancia in resta per essere presente al nostro appuntamento! Di Aldo Dello Iacovo (Treviso), che non potendo presenziare si è premurato di far giungere una grande teglia di buon pasticcio per tutti noi.
Della dolce Maya (VE), che per essere fra noi ha disertato perfino la manifestazione aerea organizzata dal papà a pochi chilometri di distanza… a proposito, suo è l’Oncidium papilio in esposizione e sua è pure la mega torta di pasta sfoglia e crema raffigurante un bellissimo Paphiopedilum rothschildianum in onore del padrone di casa, gran coltivatore di Paphiopedilum. Di quel Cymbidium giallo limone a fioritura estiva portato in mostra da G.& C.I. Delle rarità insolite di Antonio (VE) e di tante altre belle soddisfazioni nel vedere che tutti, veramente tutti si sono presentati con una pianta in fiore per la nostra giornata con le orchidee.
Ecco alcune impressioni fotografiche senza commenti, carpite dal magico Vincenzo…come sempre un gran signore.

Desidero chiudere questa parentesi con la Miltonia regnellii di Adriano (UD), che ha ricevuto in omaggio qualche anno fa durante uno dei primi corsi sulla coltivazione delle orchidee tenutosi da me… doppia soddisfazione: una bella pianta fiorita e un bravo coltivatore di orchidee… forse anche un po per merito mio.

Il post continua con i vostri commenti, grazie a Francesca e Graziano per l’ospitalità ed un evviva alla nostra bella famiglia orchidofila.
A proposito… Domenica 5 Ottobre siamo tutti ospiti di Orietta e Severino ad Azzano Decimo (PN) per l’Ottobrata con le orchidee…seguirà programma.