Qualche giorno fa ho fotografato un bel esemplare di Paphiopedilum stonei
Riguardando le foto mi è venuta un po di curiosità – chissà se ho già fatto un post su questa splendida pianta – mi son chiesto, e, come si fa in questi casi mi son collegato ad internet e su Google, primo nella scaletta delle pagine proposte dal motore di ricerca, è comparso www.orchids.it con il relativo post “Paphiopedilum stonei“, leggilo.
Doppia soddisfazione… prima per la valenza di questo blog e seconda per la possibilità di poter verificare lo sviluppo della pianta a distanza di qualche anno.
Rileggendo il post affiora subito una considerazione: allora, nel 2006, la pianta era fiorita nel mese di Novembre ed ora invece siamo a metà del mese di Luglio.
Cosa possiamo dedurre, forse una fioritura anomala? Questa o quella del 2006? Forse questa specie non ha un periodo preciso di fioritura? Se trovi qualche notizia in merito sarà certamente utile, intanto godiamoci questi fiori stupendi.
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Protetto: Orchidee a fior di pelle
Due ibridi deliziosi
Il frutto degli scambi fra amici orchidofili
Ecco le fioriture (foto 16.07.08) di due divisioni di mini-Cattleya provenienti dalla collezione di Gianni Morello

Foto a sinistra:
Lc. Mini Purple var. coerulea “Blue Hawaii” – incrocio fra (L. pumila x C. walkeriana) Ibrido registrato da Yamada (1965) .
Foto a destra:
Slc. Mahalo Jack – incrocio fra Sl. Orpetii (Laelia pumila x Sophronitis coccinea ) e Cattleya walkeriana.
Grazie Gianni 😉
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PS) Piccolo quiz: quanti e quali progenitori hanno in comune questi ibridi?
Cattleya leopoldii o C. gutatta var.leopoldii ?
Sempre puntuale e lussureggiante nelle sue fioriture, ma ancora non sono certo della sua esatta definizione tassonominca.
La presento in questo modo:
Cattleya leopoldii Versch. 1854 sottogen. Falcata sez. Guttatae.
Sinonimi: Cattleya guttata Lindley var. leopoldii Lem 1885; Epidendrum eliatus var leopoldi Rchb.f 1862
Il nome della specie è stato dato in onore di Re Leopoldo del Belgio (1800).
Questa orchidea vive a basse quote nelle foreste costiere del Brasile meridionale. E’ una specie epifita di grandi dimensioni ed appartiene al gruppo delle Cattleyae bifoliate. Si sviluppa a struttura simpodiale e dal rizoma orizzontale si formano pseudobulbi a canna, avvolti da foderi bianchi dotati di 2 a volte 3 foglie consistenti, oblunghe ed ellittiche.
In estate, all’apice degli pseudobulbi, spunta un grappolo di 10-15 fiori profumati e duraturi.
Cattleya leopoldii è collegata strettamente a C. guttata e/o C. tigrina.
Senza entrare nei dettagli, come guida di base, possiamo specificare che C. guttata produce fiori più piccoli con labello stretto, mentre nella C. leopoldii i fiori sono più grandi, il loro labello è largo e ben sviluppato.
Inoltre la Cattleya leopoldii produce meno fiori e di solito color marrone, a differenza della gamma molto varia, che troviamo invece nella C. guttata.
In natura, C. leopoldii è solitamente la metà della C. guttata, ma in coltivazione le dimensioni sono molto legate all’ambiente: luminosità e tipo di coltivazione.


