Dendrobium schuetzei

Una bella specie del genere Dendrobium

Collezione Guido De Vidi – Foto 10.04.05 -Diritti riservati.
Dendrobium schuetzei Rolfe, Orchid Rev. 19: 224 (1911). 1911

Dendrobium schuetzei è originario delle Filippine e vive in zone collinari (foreste primarie e secondarie) a quote basse fino a 300 metri di altitudine.
La specie può essere trovata nell’isola di Mindanao, in ambienti antropizzati.

Dendrobium schuetzei è abbastanza raro perchè è endemico in una zona ristretta del nordest di Mindanao.
La zona non è protetta, ed è altresì sottoposta a continue deforestazioni per realizzare insediamenti urbani e nuovi terreni coltivabili.
Tali circostanze, sommate alla continua raccolta di questa spece per usi commerciali, locali ed internazionali, colloca il Dendrobium schuetzei fra le orchidee da proteggere in sito.

Dendrobium schuetzei è un’orchidea epifita a sviluppo simpodiale, di dimensioni medio-piccole e vive bene in ambiente fresco intermedio.
Questa specie è molto simile al Dendrobium sanderae.
Le corte infiorescenze si formano in inverno/primavera, dalle ultime ascelle fogliari degli pseudobulbi già sviluppati, spuntano da 1 a 4 fiori fiori bianchi di 6-7 centimetri, con la gola del labello leggermente soffusa di verde.

Coltivazione
Le specie del genere Dendrobium sono riunite in vari gruppi omogenei per neccessità colturali.
Dendrobium schuetzei è incluso nel gruppo che richiede estati calde, ventilate, buona luce ed inverni freschi (non meno di 10°C.), relativamente secchi e con molta luce. Durante la stagione invernale le piante di questo gruppo riposano e per questo, in tale periodo vanno decisamente diradate le bagnature e le fertilizzazioni.
La fioritura delle piante di questo gruppo avviene nella tarda primavera.

Lista delle specie con neccessità colturali simili al Dendrobium schuetzei:
D. anosmum, D. friedriksianum, D. crassinode, D. falconerii, D. fimbriatum, D. harveyanum, D. heterocarpum, D. loddigesii, D. moniliforme, D. parishii, D. amabile, D. thyrsiflorum, D. densiflorum, D. aggregatum, D. dearei, D. virgineum, D. sanderae, D. infundibulum.

Dendrobium schuetzei può essere coltivato sia su zattera che in piccoli vasi con composto di corteccia d’abete di media dimensione. Lo sviluppo di questa specie è molto lento, in coltivazione può capitare che fattori di stress accidentale, blocchino le normali fasi della crescita, per questo motivo va tenuta sempre sotto controllo l’umidità dell’ambiente e del substrato, quando la pianta è sistemata su zattera, bisogna spruzzarla più spesso.

Pordenoneorchidea: 8a edizione

Sabato 3 Marzo la Fiera di Pordenone apre i battenti a Ortogiardino 2007

Fiera di Pordenone “Ortogiardino”: dal 3 all’11 Marzo 2007
Nell’ambito della tradizionale manifestazione Fieristica di primavera “ORTOGIARDINO”, che abbraccia tutto il settore del verde, spicca per fascino ed originalità “PORDENONEORCHIDEA”, un evento ormai giunto alla sua 8a edizione.

“PORDENONEORCHIDEA” nasce dalla lungimiranza e sinergia di vari soggetti: la Fiera di Pordenone Spa, il Garden Flover di Bussolengo, le Associazioni amatoriali, in Primis Orchids Club Italia e si articola dentro l’mportante contenitore fieristico primaverile: “ORTOGIARDINO”.

“PORDENONEORCHIDEA 2007”
Il Villaggio di Primavera in questa edizione si arricchisce di ulteriori novità: ci saranno le “Orchidee rare di Franco Bianco”, le meravigliose coreografie di un’importante Azienda Olearia Italiana, le ultime novità sulle tecniche di umidificazione della Idrojet, le irresistibili leccornie della “Cioccolateria di Pavia” con la cioccolata all’orchidea, i profumi e le atmosfere soffuse della Lavanda di Venzone e le soavissime creazioni di Mirella Collavini, collezionista ed appassionata di rarissime specie di violette.

Orchids Club Italia, animatore dell’evento è lieto di ospitare nel Villaggio, anche l’ AIPC – Associazione Italiana Piante Carnivore, i fiori dipinti su seta da Patrizia Cigaina e le impressioni pittoriche, olio su tela, di Giulio Baistrocchi.
Come nelle passate edizioni Orchids Club Italia espone le orchidee botaniche dei propri soci.

I protagonisti del Villaggio 2007

  • festa delle orchidee: itinerari ammalianti del Flover di Bussolengo
  • Idrojet ed i suoi effetti nebbia: quando la nebbia è cercata, proposte di impianti fog per le orchidee
  • gli appassionati orchidofili possono acquistare orchidee botaniche di Franco Bianco, collezionista e produttore di orchidee rare.
  • i profumi e le lavande di Venzone
  • le vie dell’olio “coreografie e prodotti della ditta “Olio Carli”
  • i golosi possono sognare con la cioccolatteria Pavese: peccati di gola, sensazioni e profumi delle orchidee al cacao
  • le impressioni pittoriche dell’artista udinese (lui ama definirsi cittadino del mondo), Giulio Baistrocchi.
  • i fiori, dipinti su seta dall’artista Patrizia Cigaina: …..”Le mie sete dipinte trovano applicazione in una serie di complementi originali, la cui lavorazione manifatturiera, curata personalmente, è garanzia di attenzione ai dettagli, precisione esecutiva ed esclusività.
    I decori floreali proposti sono frutto di una ricerca apassionata, rivolta in particolare al gusto classico, i cui riferimenti appartengono alla storia dell’illustrazione botanica a partire dalla prima metà del xv sec. Questi approfondimenti, tuttavia , non escludono adesioni significative all’innovazione e alla modernità. Ispirati da antichi erbari e manuali di botanica i decori vengono realizzati su pannelli di seta pura. Le caratteristiche peculiari di alcune di queste tessiture (lo shantung, il crèpe de Chine, l’organza, il voile……) permettono di realizzare, di volta in volta, basi ideali per tovogliati foulards e sciarpe, cuscini, centri tavola, pannelli a parete ecc.”

PROGRAMMA

  • Sabato 3 Marzo ore 11 inaugurazione del Villaggio “Pordenoneorchidea”
  • Premio “COLORI E PROFUMI”: durante i 9 giorni di Pordenoneorchidea il pubblico voterà la più bella orchidea della mostra, alla quale sarà assegnata la medaglia d’oro “Pordenone Fiere 2007”
  • Domenica 11 Marzo ore 10: spettacolo di teatro, musica e tradizione a cura dei “I toca mi”
  • Domenica 11 Marzo ore 11 premiazioni :
    – vincitori del concorso: Un logo per Orchids Club Italia.
    – la più bella orchidea in mostra.
  • Domenica 11 Marzo ore 13, a pranzo con Nero Wolfe:
    Nero Wolfe, detective, appassionato di orchidee e grandissimo gastronomo (nella sua casa di arenaria a New York fa cucinare soprattutto al suo fido chef Fritz Brenner), ci invita a pranzo, noi, seguendo le orme di Brenner proponiamo una Domenica divertente, per chi si merita qualcosa di più del solito pranzo tra amici!

Le adesioni si raccolgono via mail a info@ orchids.it, oppure direttamente nel Villaggio durante i giorni dell’esposizione.

Orchidee a Villach, viste da Elisa

Riportiamo un piccolo reportage fotografico della mostra di Villach (A), curato dalla nostra Elisa.

Foto sopra: Tolumnia ibrida, a sinistra Cymbidium pendulo
…ancora, nella foto a sinistra ammiriamo un esemplare di Coelogyne cristata molto ben curato e nella foto sotto, una bella pianta di Angraecum sesquipedale, esposta con grazia.

Dalle impressioni dei nostri “inviati”, leggo di una piccola mostra. Dalle foto invece, si nota qualità e passione e, cosa non secondaria, la mano dell’amatore.

Come si sa, io sono un utopista ed in quanto tale, quando scrivo di esposizioni orchidofile, le immagino stracolme di orchidee dei collezionisti, ma purtroppo mi rendo conto di essere il don Chisciotte della situazione.

Ad ogni buon conto, le esposizioni amatoriali crescono di numero e di qualità… e piano piano, anche nel nostro mondo orchidofilo la cultura espositiva, molto radicata in altri Paesi germoglierà anche da noi.

Scrivono… e chiedono al blog

Fa veramente piacere leggere i vostri complimenti

Paola scrive:
Ciao a tutti, COMPLIMENTI!!!! siete favolosi, spiegate tutto in modo chiaro e senza tanti “paroloni” incomprensibili. Ho bisogno di aiuto per un phalaenopsis in fin di vita che mi è stata regalata da un mio amico (per questo me l’ha regalata!!!!).

Ora spiego: le radici sembrano belle, sui rami stanno crescendo delle “cosine” verdi ma i fiori sono appassiti. Le ho messo un sottovaso con argilla che tengo sempre umida, la annaffio una volta alla settimana, tutte le mattine spruzzo le foglie con l’acqua minerale naturale (la stessa che bevo io) e le ho dato anche del fertilizzante. Come mi devo comportare???? Grazie mille per l’aiuto!

….Paola, quello che stai facendo è perfetto (puoi bagnare anche più spesso…controlla il peso del vaso, appena diventa leggero ribagnalo)
Le foglie spruzzale anche più volte al giorno; per capire se la pianta ha sete, controlla il tempo di asciugatura delle foglie, se asciugano in fretta significa che l’ambiente è secco e caldo, se rimangono bagnate per tanti minuti vuol dire che la tua Phalaenopsis è idratata giustamente.
Ricorda: minima temperatura, sempre sopra 18 gradi e mai luce diretta.
Le cosine verdi possono essere nuovi steli fiorali oppure dei keikis (figli), ovvero nuove piantine…si vedrà più avanti, in bocca al lupo.

Maria Angela scrive:
Buon giorno a tutti!
Da qualche giorno ho avuto modo di entrare nel Vostro sito ed apprezzarne la qualità sia in merito al supporto qualificato offerto agli appassionati sia alla passione dimostrata da quanti si cimentano nella coltivazione delle orchidee. Complimenti!
Per quanto mi riguarda, lo scorso anno ne ho ricevute alcune in regalo con le quali ho avuto diverse soddisfazioni. Quest’anno, nel periodo natalizio, ho conosciuto una persona esperta nella coltivazione delle orchidee ed autore di un graditissimo regalo: una composizione con quattro meravigliose Phalenopsis e poi un Oncidium. Dopo aver visto la sua collezione è nato in me il desiderio di approfondire l’argomento e, lentamente, ho cominciato a “studiare” ed acquistare… confortata dal fatto che in casa ho tanto spazio potendo, così, sistemare le orchidee nei diversi ambienti tenendo conto delle loro esigenze in merito a luce, temperature, esposizione ecc… Ora ne posseggo 20 di cui 10 Phalenopsis, 2 Paphiopedilun, 1 Cymbidium, Cambria, Miltonopsis, Oncidium, Ludisia dawsoniana, Odontonia Samurai, Brassia e, per il momento tutto, procede per il meglio. Alle orchidee vanno, inoltre, sommate tutte le altre piante (almeno altre 20) che contribuiscono a dare un aspetto di “giungla” al mio appartamento. Il tutto si combina bene con la mia passione per la fotografia che, così, trova nuovi stimoli. Appena mi sarà possibile inserirò anche delle foto. Grazie per l’attenzione e… tante soddisfazioni a tutti! MariAngela (Laives – Bz)

….aspettiamo le foto, che puoi spedire a info@ orchids.it

Orchids.it è con voi…Paola e MariAngela, benvenute!

Aerangis ellisii: una bella specie Malgascia

Una specie di grandi dimensioni appartenente ad un genere molto interessante .

Il genere
Aerangis Rchb F., 1865, è un genere della famiglia delle Orchidaceae, sottofamiglia Vandoideae, tribù Vandeae, sottotribù Aerangidinae.

Il nome di questo genere deriva dalle parole greche “aer„ (aria) e “angos„ (urna), con riferimento alla forma del labello.

E’ un genere composto di circa 60 specie distribuite principalmente nell’Africa tropicale, ma anche nel Madagascar, nelle isole Comore, una in Sri Lanka e nell’isola della Reunion.
Il genere Aerangis è composto da piante epifite a volte litofite, di piccole medie e grandi dimensioni.
Le piante di questo genere si sviluppano a forma monopodiale (su un solo piede) ed assomigliano vagamente alle Vanda, ma preferiscono ambienti più ombreggiati, caldi ed umidi.

La specie
Collezione Guido De Vidi – Foto del 20.09.04 -Tutti i diritti sono riservati.
Aerangis ellisii (B.S. Williams) Schltr. (1914)
Basionimo:
Angraecum ellisii B.S. Williams (1871)
Sinonimi:
Angraecum ellisii Rchb. f.(1872) – Angraecum dubuyssonii God. Leb. (1887) – Aerangis buyssonii God. Leb. (1891) – Angorchis ellisii (B.S. Williams.) Kuntze. (1891) – Aerangis caulescens Schltr. (1916) – Aerangis platyphylla Schltr. (1925) – Aerangis alata H Perrier. (1938) – Aerangis cryptodon sensu H Perrier. (1941)
Varietà:
Aerangis ellisii var. grandiflora J.Stewart 1986.

Notizie
Pianta epifita e/o litofita, endemica nelle regioni centrali ed orientali del Madagascar.
Vive nelle foreste pluviali umide della costa, e può essere trovata a varie altitudini (da 0 a 1500 metri).

Aerangis ellisii è una pianta monopodiale di grandi dimensioni, raramente supera 80 centimetri di altezza.
Le foglie carnose, sono lunghe 13-15 centimetri e larghe 3-4 . Le infiorescenze semi erette misurano 40 cm e portano circa 15-17 fiori bianchi, molto profumati durante le ore notturne. In coltivazione fiorisce da Settembre ad Ottobre.

Coltura
Questa orchidea predilige temperature da serra calda, buona ventilazione, umidità costante e luce filtrata nelle ore calde dei mesi più luminosi .
Può essere coltivata in vasi o cestini di legno con composto di corteccia grossolana.
Nei casi in cui l’ambiente di coltivazione garantisce costante umidità, l’Aerangis ellisii può essere coltivata, con risultati migliori, anche a radice nuda perché il suo apparato radicale lungo e rigido può svilupparsi a volontà, procurando in tal modo, più vigore alla pianta.
Questa specie è spesso confusa con l’Aerangis cryptodon e con l’Aerangis platyphylla. Di quest’ultima è un sinonimo, ma spesso i produttori la propongono come specie diversa.