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Due ibridi deliziosi

Il frutto degli scambi fra amici orchidofili
Ecco le fioriture (foto 16.07.08) di due divisioni di mini-Cattleya provenienti dalla collezione di Gianni Morello

Foto a sinistra:
Lc. Mini Purple var. coerulea “Blue Hawaii” – incrocio fra (L. pumila x C. walkeriana) Ibrido registrato da Yamada (1965) .

Foto a destra:
Slc. Mahalo Jack – incrocio fra Sl. Orpetii (Laelia pumila x Sophronitis coccinea ) e Cattleya walkeriana.

Grazie Gianni 😉
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PS) Piccolo quiz: quanti e quali progenitori hanno in comune questi ibridi?

Cattleya leopoldii o C. gutatta var.leopoldii ?

Sempre puntuale e lussureggiante nelle sue fioriture, ma ancora non sono certo della sua esatta definizione tassonominca.

La presento in questo modo:
Cattleya leopoldii Versch. 1854 sottogen. Falcata sez. Guttatae.
Sinonimi: Cattleya guttata Lindley var. leopoldii Lem 1885; Epidendrum eliatus var leopoldi Rchb.f 1862
Il nome della specie è stato dato in onore di Re Leopoldo del Belgio (1800).
Questa orchidea vive a basse quote nelle foreste costiere del Brasile meridionale. E’ una specie epifita di grandi dimensioni ed appartiene al gruppo delle Cattleyae bifoliate. Si sviluppa a struttura simpodiale e dal rizoma orizzontale si formano pseudobulbi a canna, avvolti da foderi bianchi dotati di 2 a volte 3 foglie consistenti, oblunghe ed ellittiche.
In estate, all’apice degli pseudobulbi, spunta un grappolo di 10-15 fiori profumati e duraturi.
Cattleya leopoldii è collegata strettamente a C. guttata e/o C. tigrina.
Senza entrare nei dettagli, come guida di base, possiamo specificare che C. guttata produce fiori più piccoli con labello stretto, mentre nella C. leopoldii i fiori sono più grandi, il loro labello è largo e ben sviluppato.
Inoltre la Cattleya leopoldii produce meno fiori e di solito color marrone, a differenza della gamma molto varia, che troviamo invece nella C. guttata.
In natura, C. leopoldii è solitamente la metà della C. guttata, ma in coltivazione le dimensioni sono molto legate all’ambiente: luminosità e tipo di coltivazione.

Una Cattleya elegante, profumata e molto bella…

… forse sarà perché sono totalmente affascinato da questa specie, ma per me i suoi fiori sono la sintesi perfetta dello stile e dell’eleganza essenziale.
Cattleya violacea (HBK) Rolfe 1889 Sottogenere Schomburgkoidea Withner 1989
Sinonimi: Cattleya odoratissima P.N.Don 1840 – Cattleya schomburgkii Lodd. ex Lindl. 1838 – Cattleya superba R.H. Schomb. ex Lindl. 1838 – Cymbidium violaceum Kunth 1816 – Epidendrum superbum (R.H. Schomb. ex Lindl.) Rchb. f. 1862 – Epidendrum violaceum (Kunth) Rchb. f. 1861
Questa specie è endemica in una zona molto estesa che comprende vari stati fra i quali, Colombia, Venezuela, Guiana, Brasile, Bolivia, Perù ed Ecuador. E’ un’orchidea epifita, a volte anche litofita e vive ad altitudini fra (150-700 m), sugli alberi posti lungo i fiumi delle foreste tropicali calde e umide.
C. violacea appartiene al gruppo delle C. bifoliate è dotata di pseudobulbi snelli ed alti circa 30 centimetri all’apice dei quali si formano infiorescenze con 2 e più fiori di (10-13 cm). Fiorisce con l’inizio della stagione calda (fine primavera inizio estate). I suoi fiori sono molto stilizzati, disposti elegantemente a raggiera, profumati e di lunga durata. Sono di colore viola, più marcato sul labello la cui gola è segnata da striature gialle.
Nel passato, questa specie era nota anche come Cattleya superba, ancor oggi qualche venditore la propone con questo nome. Catteleya violacea ha un habitat molto esteso, forse è presente in più zone rispetto a tutte le specie di Cattleya. Le piante sono concentrate in tre zone primarie, ad altitudini fra (150-700 m). La prima zona comprende alcuni tributari del Rio delle Amazzoni, partendo quasi dalla foce per giungere fino alle colline pedemontane delle Ande ad ovest di Iquitos, Perù (una distanza di circa 2400 chilometri). La specie è presente anche verso Sud (650 chilometri) sul plateau brasiliano, mentre a Nord si può trovare (160 chilometri) sul Rio Branco ed a diverse centinaia di chilometri, anche sul Rio Negro dal lato sud degli altopiani che separano il Brasile, la Colombia, il Venezuela e la Guyana (Guiana britannica). Un secondo habitat per la C. violacea è segnalato nelle colline pedemontane delle Ande nel bacino del fiume Ariari vicino a Villavicencio, Colombia. Mentre un terzo posto C. violacea si trova lungo il fiume di Paragua nel Venezuela, che confluisce nel fiume di Orinoco dal lato nord degli altopiani che separano il Venezuela ed il Brasile.
Come si può notare, le zone di endemicità di questa specie sono molto estese. Grandi habitat di vita generalmente indicano che una specie è adattabile a varie condizioni di sviluppo, ma non è il caso della C. violacea. Tutte le annotazioni climatologiche effettuate dalle stazioni metereologiche, situate vicino ai vari habitat della C. violacea sono similari: le differenze sono così piccole da sembrare ininfluenti. La C. violacea si è propagata in un habitat molto vasto perché ha trovato le sue condizioni ideali di vita in tutte queste zone e non per suoi adattamenti biologici.

Le soddisfazioni di Amedeo

Nei primi giorni di febbraio 2008, Amedeo chiedeva informazioni al blog e precisava….
“volevo precisare anche che questa orchidea si chiama “Sophrocattleya Beaufort Huyuangold” (e non Elmwood)… Cosa significa? Anche a me è stato detto che sopporta meglio temperature un po’ più basse delle altre Cattleya”…
La conversazione di allora si concluse con questa mia risposta interlocutoria:
Sophrocattleya Beauford è un incrocio intragenerico (fra generi diversi) realizzato da Casa Luna nel 1963:
(Cattleya luteola x Sophronitis coccinea) registrato appunto con il nome di Sophrocattleya Beauford.
Questo ibrido è risultato essere molto interessante e quindi sono stati registrati e meristemati vari clonali, uno di questi, forse il più famoso è: Sophrocattleya Beauford ‘elmwood’.
Il nome che riporti tu non lo conosco, può anche essere una trascrizione incompleta di un incrocio successivo con genitore Sophrocattleya Beauford.
vedremo i fiori e poi valuteremo.
In questi giorni è rifiorita la piccola Cattleya di Amedeo, ecco i fiori. Il primo dubbio ce lo possiamo togliere subito: assomiglia sicuramente alla Sc. Beaufort.
Ho anche fatto qualche ricerca sul nome “Huyuangold”. Così tutto appiccicato non è sicuramente corretto…forse può essere interpretato come: Haw Yan Gold. Haw Yuan è un ibridatore molto attivo, sono molti gli incroci che portano il suo nome, ad esempio Pot. Haw Yuan Gold ‘0-2’ GCP/16WOC (Lemon Tree x Blc. Tassie Barbera). Forse avrà replicato anche l’incrocio fra (Cattleya luteola x Sophronitis coccinea) e magari qualche discendente sarà stato messo in commercio con il suo nome; Haw Yuan con l’aggiunta dell’epiteto Gold. Queste sono solo mie deduzioni perché non mi risultano cloni registrati col nome “Huyuangold”.
La caccia è aperta, se nel merito troverete altre notizie saranno ben gradite.

Complimenti ad Amedeo (presto vedremo un bel lavoro di progettazione della sua serra), la rifioritura della sua piccola Cattleya può sicuramente essere motivo per farlo esclamare: “Sono soddisfatto!”

Cattleya: specie o ibrido?

Doveva essere C. walkeriana, ma visti i fiori, forse è altro…cosa?

Questa è la prima fioritura di una divisioncina regalatami qualche anno fa da un amico orchidofilo bolognese, cartellinata come C. walkeriana.
I fiori sono molto belli e regolari, ma per quello che posso capire, non mi sembrano quelli della C. walkeriana. Gli pseudobulbi sono unifoliati, affusolati, lunghi da 5 a 12 cm, foglie e guaine presentano delle leggere maculature di pigmentazione.
Cercando e ricercando non sono riuscito a trovare una risposta certa…tu cosa pensi?
Grazie dell’aiuto.