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Myoxanthus exasperatus ed il suo travaglio tassonomico

Nella foto in evidenza: pianta fiorita nella collezione Rio Parnasso

Qualche nota sul genere Myoxanthus.
Le specie del genere Myoxanthus sono strettamente legate al genere Pleurothallis. Il nome deriva da mys = muscolo e xanthos = giallo, in riferimento ai sepali carnosi e rossi della specie tipo. I fiori sono di solito coperti da corti peli rigidi e assumono forma di grappolo irregolare. Le specie sono epifite e/o litofite e vivono in foreste umide ad altitudini da 50 a 3200 metri.

Myoxanthus Poepp. & Endl.
Nova Genera ac Specie Plantarum 1: 50. 1836.
Il Genere Myoxanthus Poeppig & Endlicher ha una storia abbastanza confusa. Già appena creato (1835), per le specie Myoxanthus monophyllus (Colombia, Ecuador, Perù), è stato quasi immediatamente trasferito da Lindley al genere Pleurothallis R. Brown. Più tardi, Karsten descrive una specie sotto il nome di Duboisia reymondi (Colombia, Ecuador, Venezuela), oggi Myoxanthus reymondii. Sei anni più tardi, Reichenbach la trsferisce nel genere Pleurothallis. Nel 1882, Barbosa Rodrigues descrive una specie sotto il nome di Chaetocephala puntata (oggi Myoxanthus punctatus) che è stato a sua volta trasferito da Cogniaux a Pleurothallis.

In buona sostanza, è stato Carl Luer nella sua monumentale opera sulle Pleurothallidinae edita nel 1982 a resuscitare il genere Myoxanthus che raggruppa 38 specie ad oggi note. Altre specie sono di recente scoperta, tutte endemiche nella fitta foresta pluviale, per la maggior parte presenti tra Bolivia e Messico con una piccola estensione verso il Venezuela e la Guyane, mentre un piccolo gruppo (8 specie) è brasiliano.

Travaglio tassonomico della specie
Myoxanthus exasperatus (Lindl.) Luer
Prima pubblicazione in Edwards’s Botanical Register 29: misc. 47. 1843; con la descrizione di Pleurothallis peduncularis Lindl. – nome illegittimo a causa della pubblicazione di Pleurothallis peduncularis Hook, nel 1841, in Journal of Botany.; seconda serie di Botanical Miscellany 3(22): 308, t. 9. 1841. (J. Bot. (Hooker)).
Nel 1859, in Folia Orchidaceae. Pleurothallis 15, con la descrizione di Pleurothallis exasperata Lindl.
Nel 1882, in Genera et Species Orchidearum Novarum 2: 76, con la descrizione di Anathallis parahybunensis Barb. Rodr.
Nel 1891, in Revisio Generum Plantarum 2: 667/8, con la descrizione di Humboltia exasperata (Lindl.) Kuntze e Humboltia peduncularis (Lindl.) Kuntze avendo come basionimi rispettivamente Pleurothallis exasperata Lindl. e Pleurothallis peduncularis Lindl.
Nel 1982, in Selbyana 07:36, Carlyle A. Luer descrive Myoxanthus exasperatus (Lindl.) Luer avendo come basionimo Pleurothallis exasperata Lindley e considerando Pleurothallis peduncularis Lindl. come sinonimo.
Nel 1982, in Selbyana, 07:49, è stato descritto come Myoxanthus parahybunensis (. Barb Rodr) Luer ;
In Icones Pleurothallidinarum IX, Carlyle A. Luer considera Myoxanthus parahybunensis (Barb Rodr..) Luer come sinonimo di Myoxanthus exasperatus (Lindl.) Luer.

Brylobium hyacinthoides ex Eria hyacinthoides

Nella foto in evidenza: fioritura nella collezione Rio Parnasso

Orchidea dalle infiorescenze simili a quelle dei Giacinti, specie già nota come Eria hyacinthoides.

Come tante altre specie, anche questa, inizialmente descritta da Blume nel 1825, come Dendrolirium hyacinthoides ha successivamente cambiato nome di genere ed anche di specie. Le varie collocazioni, ed i relativi cambi di nome possiamo per comodità considerarli come sinonimi della stessa pianta: Dendrolirium ebulbe Blume 1825 – Dendrolirium hyacinthoides Blume 1825 – Eria ebulbis Lindley 1830 – Eria endymion Ridl. 1896 – Pinalia ebulbis (Blume) Kuntze 1891 – Pinalia hyacinthodes (Lindl.) Kuntze 1891.

Carl Ludwig Blume (29 giugno 1789 – 3 febbraio 1862) botanico tedesco/olandese, nella sua vita ha effettuato vasti studi della flora dell’Asia meridionale, specialmente a Java, allora una colonia dei Paesi Bassi).
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Coelogyne cumingii

Nella foto in evidenza: Coelogyne cumingii collezione Rio Parnasso

Descrizione
Orchidea di piccole dimensioni, epifita a volte litofita con rizoma strisciante che forma pseudobulbi acuminati debolmente inclinati, al cui apice crescono 2 foglie lanceolate, acuminate, lucide, plicate, solcate da 5 nervature loncitudinali.
Dalla base degli pseudobulbi, in primavera e in estate, spuntano delle infiorescenze arcuate, lunghe 15 cm, con 3 – 5 fiori bianchi, profumati e di lunga durata.
Questa specie è endemica in Tailandia, Malesia peninsulare, Sumatra e Borneo nelle foreste fino a 2200 m. di altitudine. Continua a leggere

Restrepia falkenbergii

Nella foto in evidenza, fiore di Restrepia falkenbergii, collezione Rio Parnasso

IMG_0287Restrepia falkenbergii (Rchb.f. (1880)
Il nome della specie è stato dato in onore del botanico tedesco Falkenberg.

Restrepia falkenbergii è fra le specie più esuberanti di questo prezioso genere, sia per il colore vivo dei suoi fiori, ma anche per la loro eleganza e generosità.
Questa specie è endemica nelle montagne centrali di Antioquia, Colombia. E’ una pianta epifita di medie dimensioni, che vive a quote comprese tra 1000 e 2000 metri.
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Orchidee: Dendrobium, Vanda e Jumellea

Nella foto di copertina: Dendrobium thyrsiflorum Rchb.f 1875

Chissà se siete stati a visitare la mostra orchidofila di San Donà di Piave! Quella organizzata dalla Federazione Italiana Orchidee. Sì? Bene, e chissà se avete notato queste 4 nelle foto, se vi sono sfuggite vi racconto qualche cosa di loro: buona lettura.

Dendrobium thyrsiflorum Rchb.f 1875 Questa specie è raggruppata per affinità, al D. farmeri, D. guibertii, D. densiflorum e D. griffithanum.
Le specie di questo gruppo, vista la loro propensione all’incespimento, conviene coltivarle in vasi con composto di corteccia, ma si possono sistemare anche su zattere.
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