Archivio mensile:Maggio 2013

Dendrobium secundum… le stagioni della vita, una visita in serra

…siamo a fine Maggio, stiamo quasi per entrare nel mese di Giugno – mese splendido per antonomasia – ed invece fuori piove e fa freddo. Pioggia, a volte scrosciante e poi sottile quasi come la nebbia, si diverte a giocare con le pozzanghere disegnate sul prato ormai stagnante per essersi bevuto troppa acqua. Anch’io ho fatto una buona scorta di acqua piovana, sì, purtroppo l’acqua della mia fontana è troppo calcarea e sporca eccessivamente le piante quando è usata per far nebbia.
L’eccessivo deposito di calcio sulle foglie si è manifestato da quando ho installato l’impianto “fog”; probabilmente con le normali bagnature l’acqua che cade sulle piante scivola giù e porta con se anche le particelle di calcio, mentre con la nebulizzazione:
– l’eccessiva micronizzazione delle particelle d’acqua (pompa a 70 bar), consente loro di evaporare e di separarsi dal calcio, che cade indisturbato sopra tutto quel che trova.
– col tempo sia aumentata la quantità di calcare nella mia acqua (nell’ambiente degli esperti in trattamento acque si dice che nelle falde freatiche della pianura Padana sia notevolmente aumentata la presenza di sostanze calcaree), ma non dispongo di prove documentate in questo senso.
Bene, fatta la dovuta digressione tecnica, torniamo a “bomba”, fuori continua a piovere… ma dentro nella serra non piove ed allora facciamoci un bel giro, ci sono delle belle fioriture da vedere.

Dendrobium secundum… le stagioni della vita
Ecco la prima piacevole sorpresa. Osservando la foto a sinistra, che mostra un bellissimo esemplare (particolare) di Dendrobium secundum in fiore, si può cogliere il senso della vita, o meglio le stagioni della vita: l’inizio, l’epoca dell’amore e della fertilità e la fine, il tutto è la parodia della vita.
Osservate bene, vedrete i keiki (le orchidee da bambine), nuova vita nuove piccole piante, poi sarete piacevolmente
rapiti dalla delicatezza dei piccoli e numerosi fiori degli steli, ed infine, poco più in su, un vecchio stelo fiorale secco, ormai senza scopo se non quello di ammonire: nelle stagioni passate ammiravi me – sembra dire – ed ora sono cosa brutta da eliminare, ma nel mio paese dove vivo in natura, nessuno mi butta via… rimango al mio posto a ricordare le stagioni della vita.

Bando alla nostalgia… proseguiamo la visita.

Vanda tessellata………………… Stanhopea trigrina………………….. Dendrobium secundum

Cattleya violacea Dendrobium bullenianum sin. topaziacumCoelogyne pandurata
Appuntamento alla prossima visita, con soggetto a richiesta…se volete 😉

Progetto prototipo serra per orchidee… e non solo: news

I lavori di realizzazione proseguono alacremente. I tecnici di SerreGiardini hanno ultimato l’installazione della struttura base. Ora sto lavorando sull’impiantistica ed automazione. Prima della presentazione ufficiale – si presume nella prima quindicina di settembre – non saranno pubblicate foto d’insieme, appariranno solo foto di particolari della serra, così per stuzzicare la vostra curiosità. Ad esempio, cosa mostra la foto in alto a sinistra?

Orchidee: Mostre e mostre.

Mostre e mostre.
Orchidee, mostre su mostre. Troppe e mal pianificate, forse fanno più male che bene all’orchidofilia.
Chissà, forse la crisi, certo è, che i venditori (forse troppi per ogni mostra) tornano a casa sempre più spesso in perdita. Brutto segnale, le colpe – se di colpe si può parlare – vanno suddivise fra tutti i soggetti, Associazioni comprese.
Le Associazioni locali non dialogano fra loro e l’Associazione Nazionale, che dovrebbe dimostrare autorevolezza nella pianificazione degli eventi, si limita a seguire i flussi proponendo come pietanze, giudizi sempre più inflazionati, addirittura denigrati – vedi commenti su Fb ad una medaglia assegnata all’evento ORCHIBO’ 2013 (pezzo di carta che da fastidio, per la precisione “pezzo di carta che la deturpa!” così si è espresso il commentatore, per altro, socio ATAO).

Nell’anarchia generale capita di tutto: mostre pro fioristi o al servizio di qualche garden senza validi motivi storici o culturali, per arrivare fino alle mostre ad personam. Le date non rispondono ad esigienze distributive e così capita che – quando va bene – siano in calendario a distanza di pochi giorni, due o tre mostre di ampio spessore.

Si dirà, ma come, tante mostre, tanta salute per l’orchidofilia: pare che non sia proprio così. Sull’onda buona di qualche anno fa, sono saliti venditori di prima e di seconda generazione, italiani e stranieri… tanti, 10 e più, fino a 20 per mostra.
Siccome molti frequentatori delle mostre pesano l’importanza dei vari eventi in base al numero degli espositori, capita che gli organizzatori – a volte anche di matrice politica istituzionale – non si preoccupino a porre dei limiti ragionevoli e ponderati, ed ecco che il rapporto, domanda-offerta, vuoi per la ridotta disponibilità economica, ma vuoi anche per la miopia di entrambi i soggetti interessati, è andato in crisi.

Le mostre, a mio avviso dovrebbero rispondere a due valenze.
La prima, ovvia ed auspicata dovrebbe essere quella della divulgazione e per questa ci sono le Associazioni, i Club ed i Gruppi orchidofili che con l’organizzazione del loro evento colgono l’occasione di mostrare le orchidee fiorite nelle loro collezioni.
La seconda valenza, ed è ciò che avviene nelle grandi Expo internazionali, è quella che dovrebbe essere messa in scena dagli espositori, venditori e produttori, con la creazione di loro stand espositivi di prim’ordine dove esporre anche nuove specie, nuovi ibridi e quant’altro possa dar valore all’evento. Ecco che così organizzato, l’evento attirerebbe pubblico, sia general generico, che specializzato, ed ecco che in questo contesto, i giudizi, dati da un’Associazione condivisa, e da un corpo giudici il più possibile qualificato, sia per numero che per esperienza botanica e di coltivazione, assumerebbero valore scientifico e sarebbero cercati, desiderati e graditi.
Perchè questo non succede in Italia, a mio avviso per quel “male oscuro” che ci caratterizza noi italiani. Tanti anni fa, ho spiegato cos’è – secondo la mia opinione – il male oscuro, ho ricevuto minacce di querela da qualche venditore… a distanza di lustri, nulla o quasi è cambiato.

Nome del Club, c’è chi lo vuol cambiare

Orchid News
Giungono in redazione le prime adesioni (anno 2013) al Club.
Con l’occasione precisiamo che l’adesione è gratuita e non confligge con iscrizioni ad altre Associazioni o Gruppi.

Insieme ai rinnovi ed alle nuove adesioni, giungono anche proposte di semplificazione del nome e del logo.
Ad esempio qualche amico, come nuovo nome propone: ORCHIDS CLUB.
La motivazione, assai valida è quella di dare a Orchids Club Italia, una vocazione più universale.

Condivido tale proposta ed anche la necessità di studiare un nuovo logo, efficace graficamente e nello stesso tempo più sintetico di quello attuale.

Che ne dite?
Se avete qualche idea e avete il piacere di collaborare, inviate i vostri bozzetti (possibilmente in alta definizione) a info@orchids.it

PS) – L’autore del bozzetto, selezionato fra quelli pervenuti entro Luglio 2013, riceverà in premio una divisione cespita della mitica Vanda coerulescens GM/EOC Ginevra 1997.

Grazie per la collaborazione!

Orchids Club Italia, adesioni 2013

Nella foto: Vanda coerulescens ‘RAPITA’
Orchids Club Italia, un’idea che non muore: vita nuova, nuove idee.

Perché Orchids Club Italia? Perché nel mondo di Orchids Club Italia sono protagoniste le orchidee delle nostre collezioni e non le cariche o le ambizioni.

In quanto idea, non ha confini né divieti e può essere condivisa anche da lontano. Si aderisce inviando solamente una e-mail a info@orchids.it

Rinnova la tua appartenenza o entra ex novo nel magico mondo di Orchids Club Italia, non farti rubare le idee, le orchidee ti aspettano.