Un pò d’ onore ad un genere poco presente nelle collezioni, addiritura non menzionato in qualche enciclopedia di settore.
Forse il motivo va cercato nella scarsa appariscenza dei fiori e nella relativa confusione con altri generi: in certe note bibliografiche le sezioni sono elevate a rango di genere (Cestichis) ad esempio.
Credo che molte specie del genere Liparis meritino di essere conosciute sia per la loro delicatezza e non di meno per la raffinatezza, con le poche note a seguire desidero richiamare l’attenzione degli orchidofili anche su queste minuscole e timide orchidee.
Il genere
Liparis L. C. M. Richard
Il genere Liparis, assai diffuso soprattutto nelle regioni tropicali e temperate, comprende circa 350 specie, tra cui alcune epifite. In Europa è nota una la sola specie: Liparis loeselii
Liparis loeselii (L.) L. C. M. Richard
Il nome del genere deriva dal greco liparòs (untuoso- grasso) per via della lucidità delle foglie e degli pseudobulbi di alcune specie.
Le piante di Liparis non sono molto presenti nelle collezioni per via dei loro fiori poco appariscenti e di piccole dimensioni; petali e sepali sono molto simili, il labello è piccolo, appiattito ed arguto.
Le specie dei generi Liparis e Malaxis spesso si assomigliano e creano molte difficoltà ai botanici, sia nella distinzione di genere, così come nell’identificazione delle varie specie di ogni gruppo.
Il genere Liparis ha due sezioni ben definite. Una raggruppa piante che assomigliano al genere Malaxis, mentre l’altra è abbastanza distinta al punto che qualche studioso la colloca come genere specifico: Cestichis.
La maggior parte delle piante di quest’ultima sezione hanno le foglie a forma di erba ed i fiori si formano su corti steli dotati di brattee distiche e prominenti.
Le piante della prima sezione sono solitamente strutturate con pseudobulbi lucidi e con 2 o 3 foglie apicali, carnose e racemose: gli steli fiorali spuntano all’apice delle foglie.
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