Archivio mensile:Giugno 2008

Le soddisfazioni di Amedeo

Nei primi giorni di febbraio 2008, Amedeo chiedeva informazioni al blog e precisava….
“volevo precisare anche che questa orchidea si chiama “Sophrocattleya Beaufort Huyuangold” (e non Elmwood)… Cosa significa? Anche a me è stato detto che sopporta meglio temperature un po’ più basse delle altre Cattleya”…
La conversazione di allora si concluse con questa mia risposta interlocutoria:
Sophrocattleya Beauford è un incrocio intragenerico (fra generi diversi) realizzato da Casa Luna nel 1963:
(Cattleya luteola x Sophronitis coccinea) registrato appunto con il nome di Sophrocattleya Beauford.
Questo ibrido è risultato essere molto interessante e quindi sono stati registrati e meristemati vari clonali, uno di questi, forse il più famoso è: Sophrocattleya Beauford ‘elmwood’.
Il nome che riporti tu non lo conosco, può anche essere una trascrizione incompleta di un incrocio successivo con genitore Sophrocattleya Beauford.
vedremo i fiori e poi valuteremo.
In questi giorni è rifiorita la piccola Cattleya di Amedeo, ecco i fiori. Il primo dubbio ce lo possiamo togliere subito: assomiglia sicuramente alla Sc. Beaufort.
Ho anche fatto qualche ricerca sul nome “Huyuangold”. Così tutto appiccicato non è sicuramente corretto…forse può essere interpretato come: Haw Yan Gold. Haw Yuan è un ibridatore molto attivo, sono molti gli incroci che portano il suo nome, ad esempio Pot. Haw Yuan Gold ‘0-2’ GCP/16WOC (Lemon Tree x Blc. Tassie Barbera). Forse avrà replicato anche l’incrocio fra (Cattleya luteola x Sophronitis coccinea) e magari qualche discendente sarà stato messo in commercio con il suo nome; Haw Yuan con l’aggiunta dell’epiteto Gold. Queste sono solo mie deduzioni perché non mi risultano cloni registrati col nome “Huyuangold”.
La caccia è aperta, se nel merito troverete altre notizie saranno ben gradite.

Complimenti ad Amedeo (presto vedremo un bel lavoro di progettazione della sua serra), la rifioritura della sua piccola Cattleya può sicuramente essere motivo per farlo esclamare: “Sono soddisfatto!”

“Esemplari”…una nuova pagina tutta da scoprire.

La nuova pagina è una mostra virtuale permanente di esemplari di orchidee fiorite.
Presenta una rassegna di tre foto per esemplare supportate da dati tassonomici essenziali e da un link ad articoli correlati, apparsi sul blog in varie epoche. Una via facile per vedere e per attingere informazioni sulle orchidee.
Consultando la pagina le cui foto sono usufruibili in sequenza con l’effetto “lightbox” sarà come avere in una mano tantissimi esemplari di orchidee in fiore, unici per bellezza e per valore.
Per poter consultare la pagina “Esemplari” è necessaria una nuova password, che sarà rilasciata previa richiesta a info@orchids.it

Dendrobium chrysotoxum: bagliore giallo oro

Esemplari in serra: quando il giallo ti illumina
Già due anni fa questo blog proponeva una scheda sul Dendrobium chrysotoxum . La pianta madre presente nella mia collezione è ormai un esemplare con oltre 10 anni di vita. Sin dall’inizio la pianta vive nella stessa posizione della serra e nello stesso vaso.
Questo post riporta alla ribalta la pianta, a testimonianza di questa stupenda orchidea chiamata anche “arco dorato” per il colore giallo oro dei suoi fiori e per la forma pendula delle sue infiorescenze.
Dendrobium chrysotoxum Lindley 1847
Sinonimi:
Callista chrysotoxa (Lindl.) Kuntze 1891- Callista suavissima Kuntze 1891- Dendrobium suavissimum Rchb.f 1874.
Sezione: Densiflora

La specie è stata scoperta in Birmania (ora Mianmar) ed è giunta in Europa nel 1858
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Phaius flavus abbandonato: rinvaso e coltivazione

Come siamo strani noi collezionisti di orchidee! Sono tante e molto diverse fra loro le varie specie, talmente tante, che ci consentono di vivere periodici “innamoramenti” ed altrettanti periodi di disaffezione con alcuni gruppi della loro grande famiglia.
Capita che per alcuni anni il collezionista straveda, ad esempio per gli Oncidium, poi invece arriva l’innamoramento per le specie miniatura, certamente non mancherà la grande passione per i Paphiopedilum , giungerà anche la grande stagione delle Cattleya, delle Laelie rupicole e così via. In questo modo prendono sostanza la cosiddette “predilezioni temporanee”, per un genere piuttosto che per altri, ma, come nella vita sentimentale, anche con le orchidee qualche volta si trascura e si tradisce chi prima si era desiderato ed amato. Come in amore, anche con le orchidee, la passione sopita rimane latente e a volte ritorna: nella mia serra ci sono varie piante di Phaius flavus e tankervillae, dapprima cercati, ben coltivati ed ammirati, poi abbandonati sotto i bancali al loro destino senza veri motivi. Le piante continuarono a vivere senza chiedere nulla e la scorsa primavera, qualcuna riuscì anche a fiorire, leggi questo post.
Ora sto rinvasandole tutte quelle piante e sicuramente troverò loro degli spazi più opportuni…magari con il tuo aiuto 😀

Vuoi aiutarmi a rinvasare la pianta di Phaius flavus esposta a Pordenoneorchidea 2008? Bene, cominciamo le operazioni.
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E’ in fiore il Cypripedium calceolus

Dopo un anno di attesa finalmente riesco a vedere la famosa Scarpetta di Venere (o Pianella della Madonna) in piena fioritura, che continuerà ad occhio e croce per un’altra decina di giorni.
L’anno scorso me la persi per aver visitato il sito con una settimana di ritardo, mentre quest’anno nonostante pensassi ad un ritardo nella fioritura dovuta alla stagione piovosa, l’intuito mi ha suggerito che il momento giusto fosse comunque arrivato.
Sabato mattina, presto in piedi come al solito, ho aperto un balcone e sebbene a nord il tempo non sembrasse dei migliori, ho deciso di uscire per uno dei miei ormai usuali sopralluoghi. Spinto da chissà quale misteriosa vocina, anziché visitare uno dei tanti biotopi scovati in internet, nelle orecchie mi riecheggia una parolina….Cypripedium calceolus, Cypripedium calceolus, Cypripedium calceolus, Cypripedium calceolus….
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