Archivio mensile:Dicembre 2008

Un regalo da farsi o fare…

Ieri ho ricevuto una copia di “The New Encyclopedia of Orchids”, pubblicato da Timber Press. L’autrice è Isobyl la Croix, nota botanica e coltivatrice di orchidee soprattutto dell’Africa tropicale, in particolar modo interessata alle angrecoidi. Da quando è ritornata a vivere nel Regno Unito è diventata la direttrice della rivista Orchid Review, la rivista inglese dedicata alle orchidee, arrivata con l’ultimo numero (Novembre-Dicembre 2008) al vol. 116, n° 1284.

Il tomo di 524 pagine si presenta organizzato in una vera e propria enciclopedia con le piante ordinate in senso alfabetico, da Acampe a Zygostates. 350 sono i generi presentati, che seguono nella nomenclatura le nuove indicazioni dettate dalla biologia molecolare; sinonimi, etimologia, distribuzione, caratterizzazione e coltivazione sono gli argomenti per ciascun genere. Oltre 1500 piante, solo specie, delle 25.000 esistenti, sono presentate in maniera succinta ma sufficiente per la comprensione delle singole entità, con indicazioni di coltivazione se questa si differenzia in modo sostanziale da quelle date per il genere. La parte interessante sono le foto: 1000 immagini, distribuite fra le pagine, anche a piena pagina, di buona-ottima qualità e soprattutto di piante non altrove visibili.
Se ancora avete qualche dubbio per un regalo credo che questo possa soddisfare la maggior parte degli orchidofili. E’ visibile in anteprima limitata qui.

Holcoglossum wangii

Holcoglossum wangii Christenson, Lindleyana 13: 123 (1998)
Sottofamiglia: Vandoideae
Tribù: Vandeae
Sottotribù: Aeridinae

E’ una pianta di recente acquisizione, in tutti i sensi. Nel senso più strettamente scientifico in quanto è stata descritta dieci anni fa, un lasso di tempo relativamente breve; nel senso personale in quanto l’ho acquistata circa un anno fa. Quando mi arrivò, a dire il vero ben imballata, ebbi molti dubbi sulla riuscita. Due grosse radici tenevano salda la pianta, disidratata, ad una piccola zattera di sughero. Subito non capii come andava posizionata, poi stabilii che le tre foglie stavano crescendo verso il basso. Foglie che sembrano cilindriche ma che nella parte basale si embricano. Dal punto di vista botanico questo particolare ha permesso di erigere il genere Holcoglossum distinguendolo da Papilionanthe (dove invece le foglie sono perfettamente cilindriche, vedi P. teres); le specie di questi generi erano primitivamente inclusi in Vanda.

Il nome del genere Holcoglossum deriva dal greco holkos, solco, e glossa, lingua, in riferimento alla morfologia del labello, mentre l’epiteto della specie fa onore a Wang, un tassonomista cinese. Il genere comprende 14 specie, provenienti dal Sud Est dell’Asia. H. wangii è originario del Sud della Cina e del Vietnam. Il suo habitat comprende una vasta area ricca di foreste umide di conifere e di latifoglie, con una variazione sul livello del mare che va dai 250 ai 1200 metri. Pertanto si tratta una pianta che può essere coltivata sia in ambiente caldo umido che moderatamente caldo.
Di fatto quando la ricevetti la misi in ambiente caldo umido con bagnature quotidiane. Piano piano le foglie si sono reidratate e gli apici delle radici hanno ricominciato a vegetare. La vegetazione fogliare non è comunque molto vigorosa, almeno nella mia esperienza. Le foglie, comunque morbide, sono lunghe circa 50 cm. Con l’arrivo dell’autunno due corte infiorescenze si sono formate, ciascuna con pochi fiori, all’ascella fogliare. Ogni singolo fiore è di circa 4.5 cm. La piacevole sorpresa è stata la lunga durata: è in fiore da circa un mese e sembra che i fiori non stiano per nulla appassendo. Preferisce una esposizione luminosa.

In questo blog si è già parlato di un altro membro dello stesso genere Holcoglossum amesianum. A proposito di tale specie è stato pubblicato recentemente uno studio (Liu, KW; Liu ZJ, Huang L, Li LQ, Chen LJ, Tang GD (Jun 22 2006). “Pollination: self-fertilization strategy in an orchid”. Nature 441 (7096): 945-6) dove gli autori descrivono come in assenza di vento e insetti pronubi la pianta sia in grado di autoimpollinarsi. La sequenza fotografica dimostra come in H. amesianum l’antera ruoti di 360° in modo da inserire il polline nella cavità dello stigma, senza l’aiuto di agenti impollinanti. Poiché in questa stagione e soprattutto in serra non ci sono insetti dovrò verificare se anche H. wangii, in condizioni disperate, si autoimpollina!
Di una nuova specie, H. weixiense si può leggere qui.

La fotografia color seppia

Burlington, Gennaio 1973
Fuori fa un freddo cane, gli inverni nel Vermont sono tremendi. Dik Jenkins, Ufficiale dei Marines è da poco rientrato in patria dal Vietnam e sta godendosi una licenza premio. E’ il 7 Gennaio del 1973, la guerra in Vietnam sta finendo malamente insieme ai sogni americani. Dik sa che dovrà tornare ancora a combattere i Vietcong ed è triste.
Il giorno che precede il ritorno a Saigon, Dik lo trascorre da solo, guarda i grossi fiocchi di neve che cadono silenziosi e sogna una bella ed impossibile sciata fra i boschi del Taconic Range. Sono vallate dolci che degradano verso nord ovest nelle pianure orientali del Lago Champlain. Non può farlo. All’indomani, di buon ora, deve trovarsi già all’aeroporto di Burlington per tornare alla guerra.
Quel che resta della giornata, la dedica a sfogliare vecchie foto di famiglia in compagnia di Jennifer, la sua giovane moglie.
Rovistando fra le carte ingiallite dello studio del nonno, Dik Jenkins è attratto dalla minuziosa descrizione di una rara orchidea indiana, datata 1836. E’ cosi che inizia questo racconto, a metà fra romanzo e realtà.
Quel vecchio blocco di appunti, ingiallito ed ammuffito, racconta di orchidee bianche trovate in una piccola zona dell’India nord-orientale e mai esposte in pubblico. C’è anche una fotografia fra quegli appunti.
Jenni! – esclama Dik – ma questa è l’orchidea abbarbicata sulla parte alta ad ovest della nostra serra – Si è proprio quella, la pianta di famiglia, ma i fiori sono bianchi!!

La fotografia color seppia
Fu quella vecchia foto color seppia che spinse Jenkins, Dik Jenkins, a ripercorrere i viaggi del suo progenitore inglese J.Jenkins in Assam.
Eravamo nella prima metà del diciannovesimo secolo – 1836 – quando l’Ufficiale della British Army ” J. Jenkins” in Assam per conto della Compagnia Inglese delle Indie Orientali, inviò dei reperti di una nuova orchidea a John Lindley (1799 – 1865), Professore di Botanica all’University College di Londra.

NOTA: Il post continua protetto da password fino alla fine del romanzo (un centinaio di pagine ancora tutte da scrivere)… se ce la farò 😉

Italia: orchidee sul web

Internet… come stanno i siti italiani che raccontano le orchidee?

Tralasciando qualsiasi analisi sui siti meramente commerciali, la cui finalità è legata esclusivamente alla vendita, trovo divertente organizzare una navigazione virtuale sul web italiano (amatoriale e rappresentativo di Associazioni orchidofile) per verificarne lo stato di salute dei siti di rappresentanza.
Più avanti, magari potrete farlo voi interagendo con i commenti, esprimeremo anche delle valutazioni obiettive sui vari siti, per iniziare partiamo con una fotografia dello stato attuale.

– Orchids Club Italia
Associazione presente nel web con due siti – www.orchids.it – un blog interattivo aggiornato in tempo reale (visite medie giornaliere 450), www.orchidcoltura.it- sito monotematico curato da Alberto Ghedin (circa 100 visite giornaliare)
– Associazione Italiana Orchidee:
Il sito www.assorchidee.it è sparito dal web e non troviamo altri indirizzi di riferimento.
– Associazione Lombarda Amatori Orchidee:
Sito attivo con notizie statiche e qualche aggiornamento
– Associazione Laziale orchidee:
Sito attivo, qualche notizia statica, più che altro rivolto ad informative interne all’associazione.
– Amatori Orchidee Roma:
Nessun sito divulgativo
Associazione Triveneta Amatori Orchidee
Forse la prima Associazione italiana a fare la sua apparizione sul web, da qualche anno il sito è sparito.
Gruppo Amici delle Orchidee
Sito dormiente – gli ultimi aggiornamenti risalgono al 1999
– Associazione Emiliano Romagnola Amici Delle Orchidee:
Rappresentata da un blog attivato nel 2006, ad oggi sono stati scritti 3 post a carattere organizzativo interno.
Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee:
Sito ben strutturato, ultimo aggiornamento 28 Settembre 2008
– Orchidee in Umbria
Sito storico curato da Umberto Paris, appassionato Umbro. Aggiornato a Novembre 2008
– Nonsoloorchidee
Sito curato da Gianni Ferretti
Sito dormiente – ultimo aggiornamento gennaio 2008
Orchidando
Curato da Giulio Farinelli, ora produttore e venditore di orchidee. Il sito fu a suo tempo definito “imbuto” per la sua peculiarità ad inglobare sotto lo stesso indirizzo, informazione, commercio, forum, mailing list e chat.

A proposito di forum, in Italia ci sono altri forum in cui si scrive anche di orchidee, risulta difficile classificarli come strumenti informativi e formativi in quanto la vocazione dei format “forum” tende soprattutto a creare rapporti di interscambio e momenti discorsivi fra iscritti.

Probabilmente la lista è incompleta.. segnalateci altre realtà di vostra conoscenza non presenti in questa prima carrellata.

Schede di coltivazione orchidee

E’ stata aggiunta tra le “linguette” sotto il titolo del Blog la categoria schede di coltivazione che raggruppa tutte le schede informative redatte dall’ AOS (American Orchid Society) e liberamente utilizzabili previa citazione della fonte.
La categoria comprende una scheda per pagina partendo dalle specie più comuni per arrivare a quelle per coltivatori “avanzati”.
Tutte le schede in formato .pdf ed in lingua inglese sono scaricabili qui

Buona consultazione