A proposito di Darwin

L’amico Antonio Borsato, medico di professione e grande appassionato delle scienze naturali, da anni condivide con me la sua passione per le orchidee… praticamente Antonio è la biblioteca alla quale attingo sempre con avidità.
Qualche volta è la biblioteca stessa che mi corre spontaneamente in aiuto, come in questo caso ad esempio:

darwin_giovane“Caro Lillo, in questo clima di celebrazioni per i 200 anni della nascita di Darwin, ti allego le considerazioni che lo stesso ha fatto sull’impollinazione dell’Angraecum sesquipedale. Molto interessanti per capire lo spirito dell’Evoluzionismo, almeno come lo intendeva lo stesso Darwin, sono le ultime righe “….Queste piante produranno…”. Ho tratto quanto ti allego dalla prima edizione italiana dell’opera di Darwin del 1883 che io possiedo. Fanne l’uso che vuoi.”
Nota: L’epiteto “Lillo” usato da Antonio nella mail è il nome con cui sono conosciuto dagli amici di paese e della mia infanzia … usandolo si manifesta e si amplifica il segno di amicizia.

Foto a sinistra: Charles Darwin in un ritratto giovanile

Penso che il miglior uso possibile sia quello di condividere il tutto con i lettori del blog. Clicca sulle pagine per ingrandirle
darwin_testo_00_1_700darwin_0_1_700darwin_0_2_700darwin_0_3_700darwin_testo_1_700 Quest’interessantissimo estratto del pensiero di Darwin a riguardo dell’impollinazione delle orchidee e nella fattispecie dell’ Angraecum sesquipedale è un documento di disarmante attualità. Fa un certo effetto leggere queste pagine in lingua italiana pubblicate 126 anni fa. Le puntigliose sperimentazioni e le relative osservazioni scritte in questo libro da Darwin sui meccanismi dell’impollinazione dei fiori di varie specie di orchidee, affascinano enormemente il lettore, soprattutto in relazione al fatto che il pronubo complice della impollinazione dell’Angraecum sesquipedale, immaginato dall’autore, sarà scoperto oltre 40 anni dopo; la Falena ” Xanthopan morgani praedicta”predetta, appunto.
Non sono in grado di stabilire se le osservazioni di Darwin debbano essere considerate prove scientifiche o solamente delle teorizzazioni… ad ogni buon conto, chi possiede qualche esemplare di Angraecum sesquipedale potrebbe darsi una risposta misurando la lunghezza del nettario ad ogni nuova fioritura; secondo le teorie di Darwin, non essendo (nelle nostre serre) sollecitato da nessun insetto impollinatore a caccia di cibo, fra qualche milione di anni la lunghezza del nettario dovrebbe recedere… peccato che noi non saremo qua a verificarlo 😉

8 pensieri su “A proposito di Darwin

  1. Roberta L.

    Per Alberto G. e per chiunque voglia leggerlo:

    http://www-1.unipv.it/webbio/evol07/rassdarw06.htm

    Alberto cosa ne pensi? E’ una lettura un po’ lunga ma 2° me ne val la pena.
    Ho come l’ìmpressione che ci sia un ID (Intelligent Design= DIO) molto piu’ terreno che voglia mettere il paraocchi alle nuove generazioni senza che questi se ne accorgano. Se ci dovessero riuscire saremmo davvero messi male..

    Per Francesco
    qualsiasi teoria sull’evoluzione, libera di farsi strada nella nostra mente, non puo’ essere messa sullo stesso piano e non puo’ avere lo stesso valore della teoria di scienziati come Darwin o Wallace se non ripercorrendo prima le stesse loro esperienze e gli stessi loro studi. Le loro teorie sono scientificamente dimostrabili (l’ho ha ammesso anche la chiesa e Giovanni Paolo II), il creazionismo e’ tutto da essere ancora lontanamente dimostrabile. E’ la storia che lo dice, non io. Non so cosa insegnino nelle scuole ai tempi nostri, ma quello che ho linkato mi fa essere un po’ pessimista.
    L’unica vera forma di Liberta’ (antischiavismo culturale e mediatico) per il futuro delle nuove generazioni sara’ la Conoscenza e non la Credenza personale o sociale.

    Roberta L.

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    1. Roberta L.

      Siccome al 2009 ci si arriva solo tramite link mirati all’interno del link che ho inserito precedentemente, inserisco anche questo indirizzo ancora piu’ attuale e che fa sempre parte dello stesso:

      http://www-1.unipv.it/webbio/evol07/rassdarw09.htm

      sarebbe cosa utile comunque andare indietro di qualche anno per rendersi conto di molte cose

      perdona Guido questa ulteriore mia invasione sul post
      Roberta L.

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      1. Alberto G.

        Grazie Roberta per questi utili link. Purtroppo il problema non è solamente legato al darwinismo o meno, ma ad una tendenza ‘neo-medievalismo’ della cultura politica e sociale che stiamo vivendo, prezzo pagato soprattutto dai paesi con forte connotazioni cattoliche. La verità spesso non è una sola, ma quello che non è tollerabile è la mancanza di dialettica e l’intolleranza verso chi non la pensa come qualcuno vuol far passare come unica verità. Del resto sappiamo per esperienze passate che l’ignoranza del volgo ha sempre giovato ai governanti! E’ alquanto ridicolo che l’Italia si professi per costituzione laica e poi l’ingerenza della Chiesa sia quotidiana e determinante! Ma il rispetto del ‘prossimo’ chi lo professa ai giorni nostri?
        Alberto

      2. Alberto G.

        Per Roberta. Uscirà prossimamente questo libro:

        The Greatest Show on Earth: The Evidence for Evolution (Hardcover) di Richard Dawkins.
        Cerca questo autore su Wikipedia. Penso sarà una lettura entusiasmante!

        Alberto

  2. Francesco

    Secondo me non accadrà perchè solo mediante varie generazioni si avrebbe un procedimento così ed una sola pianta non può fare questo.
    Bisognerebbe allora applicarlo pure ad altre orchidee questa teoria…come nelle gongorinae che attraggono gli insetti con ferormoni e la forma che successivamente con il tempo assumerebbero una forma sempre più normale opppure con i labelli delle orchidee che hanno linee guida che poi dovrebbero scomparire con il passare.

    Secondo me è solo una teoria e resto scettico a proposito di questo pensiero…

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  3. Roberta L.

    Grazie Guido, per questo bellissimo post e grazie al Dottor Borsato per averci permesso di leggere questo prezioso e affascinante documento.

    Dalla storia all’attualita’
    da internet:
    “… La storia, si dice, è un eterno riciclo, poiché l’entomologo americano Gene Kritsky, uno specialista di cicale al Mount Saint Joseph on the Ohio College, Cincinnati ha recentemente fatto un’ipotesi simile a quella di Darwin.
    Un’altra specie di orchidea malgascia, Angraecum longicalcar, possiede uno sperone vegetale ancora più profondo difatti di A. sesquipedale, circa 16 pollici (40 cm). Perciò Gene Kritsky ha predetto l’esistenza di un altro grande sfingide sconosciuto in Madagascar, la cui proboscide deve misurare almeno 15 pollici (38 cm), di lunghezza (Kritsky 1991, Angier 1992, Huyghe 1993). La storia ama decisamente scimmiottarsi, poiché un esperto di lepidotteri del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi ha qualificato questa ipotesi come “strampalata”, stesso trattamento che un tempo certi suoi predecessori avevano riservato a quella di Darwin.
    È da augurarsi che la ripetizione della sceneggiatura non si spinga fino al tempo che fu necessario per catturare la farfalla in questione: speriamo infatti che Gene Kristky non debba aspettare 41 anni prima che gli si dia ragione…”

    (di Michel Raynal – traduzione di Lorenzo Rossi)
    pubblicato su “Criptozoologia -una nuova scienza per risolvere antichi misteri-” Bollettino informativo del Gruppo Criptozoologia Italia a cura di Franco Tassi, (Roma 1998)

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