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Redazione: Opinione strettamente personale.

Cara ATAO ti scrivo…

Cara ATAO, leggendo questo lancio che pubblicizza su internet un evento a Thiene, mi ritorni in mente: leggiamolo insieme:

….”Mostra Mercato – Collezioni di orchidee e altre piante
Ritornano le due giornate dedicate al verde nel cuore storico della città di Thiene
Apertura straordinaria del parco storico del Castello Porto-Colleoni-Thiene per la mostra-mercato internazionale di orchidee e di tutte le piante da giardino con i principali coltivatori italiani, nuovi ospiti stranieri e le più belle raccolte private in esposizione… omissis…e domenica mattina ore 10.00 conferenza per orchidofili “Viaggio in Brasile a caccia di orchidee.
Organizzazione: Paola Thiella, curatrice della mostra in collaborazione con Pro Thiene, Comune di Thiene e Castello di Thiene…

Ma, cara ATAO… e tu??? Che fine hai fatto? Sarai li a fare il convitato di pietra? Sulle locandine della pubblicità, nemmeno una riga in tuo onore?
Ti ricordi che questo evento nasceva qualche anno fa a Schio – pochi chilometri a ovest di Thiene – su proposta dei tuoi soci del posto. In quella occasione sei stata veramente protagonista!
Sono triste, cara ATAO, sono triste perchè vedo cadere il vero scopo per il quale sei nata: dare corpo e vita all’associazionismo orchidofilo nel Triveneto.
Sai cosa scriveva su questo blog – commento firmato con nikname Ronin – il tuo attuale Presidente, solo qualche anno fa? Ecco, leggi:
…”francamente di gruppi, club, associazioni comincio ad essere stanco, pur riconoscendo loro un ruolo (importante o meno lascio a voi deciderlo) nello sviluppo dell’orchidofilia italiana e della passione in me (infatti faccio ancora parte di un’associazione, comunque forse più per abitudine che per reale convinzione)”….
I frutti si vedono tutti!
Ciao, cara ATAO, e buona fortuna

Samurai… al servizio di chi???

“Spazzatura” sui forum
Qualche giorno fa, un visitatore del blog ha inviato in redazione questa mail:

Carissimi amici di Orchids Club Italia, a riguardo della mostra di Bussolengo, sul forum “orchidando”, leggo alcune frasi di Ronin (in giro per i forum si qualifica con questo “nik name” da samurai giapponese, ma all’anagrafe risponde al nome di Danilo Slaviero), scritte a commento della 20a festa delle orchidee promossa per San Valentino dalla Flover di Bussolengo, che vi invio per vostra opportuna conoscenza:

“Grazie, ma… passo, sia perchè fisicamente impossibilitato, sia perchè tutto sommato non ne vale la pena più di tanto… non tanto per Giorgio e Tiziano (i 2 amici che sono presenti ogni anno per l’occasione a dare consigli), ma per il resto della compagnia.
Tutto sommato, molto meglio Padova la settimana successiva: là almeno i prezzi sono un bel po’ migliori e la scelta di piante infinitamente maggiore… e la compagnia più numerosa e simpatica…”

Redazione di orchids.it
Slaviero non è nuovo a queste discutibili performance, soprattutto quando scrive di noi. Per la verità la redazione di orchids.it intendeva anche in questo caso evitare inutili polemiche, si sperava d’altro canto, che il responsabile del sito ospitante il commento ponesse nel frattempo rimedio, in primis alle scorrettezze contenute in quelle affermazione nei confronti dell’azienda FLOVER ed anche agli sprezzanti apprezzamenti nei nostri confronti, sì perché siamo noi ORCHIDS CLUB ITALIA “il resto della compagnia”.

Non sappiamo se la nostra compagnia è più o meno simpatica e numerosa di altre, per noi non è un problema essere pochi o tanti, la nostra compagnia sta insieme per coltivare, studiare e divulgare la passione per le orchidee, in forma libera, simpatica ed amichevole e tanto ci basta. Forse di questo, Slaviero prova invidia? Poveri noi orchidofili italiani, sì perchè Danilo Slaviero è un ascoltato dirigente di varie Associazioni orchidofile italiane… se tanto mi da tanto, un po di vergogna sarebbe utile!

Questo post è dovuto soprattutto a difesa della serietà professionale dei signori Girelli, titolari del Garden Flover, che ha ospitato la nostra esposizione di orchidee… le nostre, quelle coltivate nelle nostre collezioni amatoriali quelle del resto della compagnia, messe gratuitamente in mostra, insieme a tanti consigli per il piacere e lo stupore delle moltissime visitatrici e visitatori.
Un grande grazie al nostro amico Vincenzo Ghirardi, insostituibile baluardo di questa nostra esposizione, sempre presente con consigli e spiegazioni.

Charles Darwin: 200 anni dalla sua nascita

Charles Robert Darwin… (Shrewsbury, 12 febbraio 1809 – Londra, 19 aprile 1882)

darwin_1…”Ricorre il 200° anniversario della nascita di Charles Darwin, lo scienziato che ha posto i fondamenti della biologia moderna. L’assioma fondamentale della sua teoria è che tutti gli organismi viventi generano più individui di quanti ne possano sopravvivere e che la probabilità di sopravvivenza e riproduzione è maggiore in quegli individui che presentano caratteristiche vantaggiose.”… tratto da iltempo.ilsole24ore
Il darwinismo ha cambiato la nostra concezione della biologia e della storia della vita sulla terra ed è stato giustamente definito la più grande teoria unificatrice della biologia. Nella concezione darwiniana, tutto in natura, inclusa l’origine dei viventi, è il risultato di processi naturali governati da leggi naturali. La teoria fu resa nota nel 1858 con la pubblicazione di «On the origin of species by meams of natural selection»
angraec_sesqui_fioriLa grande famiglia delle orchidee ispirò Darwin e gli fu di grande aiuto per suffragare la sua teoria.
Famosa è la specie Angraecum sesquipedale nota come l’orchidea di Darwin, esempio, insieme a tante altre, della validità della sua teoria sull’evoluzionismo degli organismi viventi. Il dibattito è ancora aperto fra evoluzionismo e creazionismo, ma il pensiero di Darwin ci fa riflettere e discutere… e parafrasandolo si potrebbe dire anche “evolvere”.

Che ne pensi?

Orchidee in evoluzione… verso chi?

La sottile linea che divide l’orchidologia italiana si colloca fra chi desidera veder le associazioni protagoniste degli eventi orchidofili, e chi invece no. Ho paura che stiano vincendo i no!

Qualche giorno fa, in redazione di orchids.it è giunta questa mail dal “Settore Tecnico Arredo Urbano e Verde del Comune di Milano”

… “Oggetto: iniziativa “Darwin: orchidee in evoluzione”
Egregio Direttore,
In occasione del bicentenario della nascita di Charles Darwin, il Settore Tecnico Arredo Urbano e Verde del Comune di Milano, in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Milano, ospiterà, nelle serre comunali di via Zubiani, 1 – Milano, da sabato 14 febbraio 2009 a sabato 13 marzo 2009, la mostra “Darwin: orchidee in evoluzione” ideata dal Dipartimento Didattico Scientifico Oltremare.
L’esposizione affronta la tematica evolutiva attraverso le orchidee, fiori oggetto degli studi di Darwin ed è costituita da pannelli didattici ed interattivi che illustrano il mondo delle orchidee dal punto di vista evolutivo e da due speciali teche, con habitat ricostruiti, contenenti orchidee.
L’inaugurazione della manifestazione sarà sabato 14 Febbraio 2009 alle ore 10 presso la struttura comunale sede del Settore Tecnico Arredo Urbano e Verde di via Zubiani,1.
L’iniziativa, rivolta a tutti i cittadini, vedrà inoltre l’alternarsi nella presenza di enti, associazioni, aziende che contribuiranno ad arricchire la manifestazione con ulteriori momenti didattici e laboratori pratici
… – la mail concludeva -…Pertanto Le chiediamo, gentilmente, una fattiva collaborazione all’evento, donando una copia di una pubblicazione da Voi promossa, che sarà consultabile liberamente dai partecipanti, quale valido strumento di ulteriore conoscenza ed approfondimento.”

Interessante, questa iniziativa del Comune di Milano – mi son detto – poi ho aperto gli allegati PDF contenenti il programma della manifestazione, e con mia sorpresa l’ho trovata già bella e confezionata, che senso ha l’invito?

Giova ricordare che il soggetto è l’orchidea… aggiungiamoci pure in evoluzione, Darwin è solo il pretesto per dar corpo all’iniziativa.
Leggo fra le righe del programma la presenza di alcuni professori, per l’occasione tirati fuori dalle loro brave università a parlare degli “inganni seducenti della riproduzione delle orchidee” e della salvaguardia delle orchidee spontanee.
La manifestazione scende anche sul concreto con un’esposizione degli esemplari della floricoltura “Riboni Orchidee” il cui titolare è anche relatore di una conferenza dal titolo “Conoscere le diverse specie di orchidee e le tecniche di coltivazione, seguito a ruota da Mario Villa della GAO e da un altro floricoltore lombardo – Giancarlo Pozzi dell’Orchideria di Morosolo, che disquisirà sull’orchidea di Darwin (Angraecum sesquipedale)
Una domanda: perché questa rassegna sulle orchidee viste nel loro versante “scientifico e culturale” trova assenti le Associazioni orchidofile amatoriali più rappresentative (onde evitare conflitti di interesse togliamo pure Orchids Club Italia), quali l’AIO ad esempio, oppure il GIROS gloriosa creatura del compianto Liverani e ancor di più l’ALAO, storica e attiva associazione lombarda delle orchidee?
Non ho risposte…io… ho paura che stiano vincendo i no.

Orchidee… quando le collezioni finiscono

Una carissima amica del blog invia questa e-mail:

Buon giorno Guido,
approfitto della Tua notizia per chiederTi una cosa: a Bolzano c’è un signore un po’ anziano, che ha una serra enorme, non mi ricordo bene le misure esatte, mi sembra 10 metri x 5 metri, pieno di orchidee, specialmente vandee (ca. 500 esemplari), vorrebbe vendere tutto. Conosci qualche interessato che possa comprare tutto in blocco?
Buon fine settimana
Johanna

Nello scrivere questo post la mia sensibilità è combattuta da due sentimenti contrapposti: il desiderio di aiutare una persona in difficoltà e la tristezza di veder finire una collezione di orchidee e con essa mille passioni, momenti intensi… le emozioni di una vita.
Sono triste e non riesco a trovare tante parole per affrontare questo aspetto del collezionismo orchidofilo in Italia.
All’insorgere della passione si spendono fiumi di parole per enfatizzare quel magico mondo da poco scoperto, che ti avvolge, che ti ammalia totalmente.
All’inizio sei coccolato dai venditori, tutto sembra affascinante, facile, quei nomi strani, quello strano stile di vita delle tue nuove amiche ti trasportano in luoghi e spazi temporali dilatati. Comincia l’avventura, col tempo molti si perdono per la strada… qualcuno ce la fa. Coltivare orchidee – va scritto a caratteri cubitali – non è cosa facile. Sì, si possono ottenere buoni risultati, così come avviene per il giardinaggio in genere, ma creare e mantenere in vita una collezione di orchidee è un’impresa ardua sotto tutti i punti di vista.
Certo, ce ne sono collezioni in Italia e ci sono anche bravi collezionisti, ma la strada immaginaria del collezionismo orchidofilo italiano è lastricata di storie finite, di collezioni smembrate e di valori umani buttati al vento.
Esempi? Solo alcuni: la collezione Necchi, la collezione Sutter, Ducati e tante, tante altre svanite con l’insorgere di problemi o con la morte dei loro collezionisti.
Possibile che in questa Italia, dove si enfatizza l’italianità laddove questa è solo un pretesto per fare business o per carpire consenso elettorale non ci sia qualche istituzione e/o qualche politico che si faccia carico di questi tesori e della loro integrità?
Gli orti botanici e magari qualche altra istituzione botanica italiana, mantenuti in vita da finanziamenti pubblici non potrebbero darci una mano?
Ci sono pochi soldi? No, c’è poca sensibilità della politica… e intanto le migliori collezioni se ne vanno.

Dite la vostra, io intanto mi faccio un giro in serra, sono le ore 11 e fuori c’è un sole splendido… chissà che non mi metta di buon umore.