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Categoria madre del blog: giorno per giorno con le orchidee, diario di un appassionato.

Lc. Mari’s Song, Angraecum bicallosum… piccole perle in serra

In queste giornate di fine Agosto, vedo brillare due piccole perle in serra, eccole:

Lc. Mari’s Song
Lc. Mari’s Song ‘CTM 217’ = Lc. Irene Finney x C. Cherry Chip (1982) Registrata da Suwada Orchid (Takagi, K.)
Una deliziosa ibridazione unifoliata con grappoli di fiori consistenti e profumati.
La pianta è di medie dimensioni e fiorisce nella tarda estate.
Analizzando la genealogia di questo ibrido, che parte da un incrocio primario del 1882 fra (C. warscewiczii x L. purpurata) ed attraversa nove generazioni per complessivi 100 anni di storia, si può notare con stupore, che i colori e le forme dei suoi fiori rappresentano, per gran parte, quelle dei suoi progenitori. Fra tutti emergono ben evidenti le caratteristiche di C. intermedia (terza generazione) e della C. Walcheriana (quarta generazione). Gran bella pianta da non farsi mancare in collezione. Ibrido di facile coltivazione: basta prestare attenzione a non far marcire le sue grosse radici.

Finalmente è fiorito il mio piccolo Angraecum bicallosum
Angraecum bicallosum H. Perrier. (1938)
sezione: Perrierangraecum
Origine geografica: Madagascar
Questa piccola specie è una pianta epifita e vive sugli alberi ricoperti di muschi e licheni, delle foreste montagnose del Centro Nord, a 1000 metri d’altitudine. In natura fiorisce a Novembre, in coltivazione Agosto – Settembre.
Questa specie può essere coltivata su zattera oppure in piccoli vasi con composto di media pezzatura: corteccia e poca torba di sfagno, serra intermedia, buona luminosità, bagnature e fertilizzazioni regolari senza particolari periodi di riposo; vale, in ogni caso, la regola di diminuire le bagnature nel periodo invernale.
Le foto sono state fatte nella serra di Guido De Vidi, il 28.08.04.
Tutti i diritti sono riservati.

Cycnoches

La forza della natura

SOTTOFAMIGLIA: Epidendroideae
TRIBÙ: Cymbidieae
SOTTOTRIBU’: Catasetinae
GENERE: Cycnoches
Cycnoches è un genere con 23 specie sparse in gran parte dell’America tropicale. Questo gruppo di orchidee, si caratterizza per i suoi pseudobulbi affusolati e lunghi, pieni di internodi, portanti foglie decidue. Dai nodi apicali si formano gli steli fiorali ricadenti.
I fiori dei Cycnoches sono unisessuati, oppure con entrambi i sessi, ma non ermafroditi. Generalmente i fiori maschili sono di più di quelli femminili si differenziano per la loro lunga colonna; inoltre, hanno i pollinia dotati di una vera e propria molla, che funge loro da motore per essere lanciati verso gli insetti impollinatori.
I due pollinia, rigidi e rotondeggianti, sono collegati ad uno stipite prolungato che alternativamente è collegato ad un viscidum rotondo. Sono piante epifite e vivono nelle foreste umide di pianura, da 0 a 600 metri d’altezza, tra i tronchi di alberi morti in decomposizione.
I Cycnoches durante il periodo vegetativo, amano temperature calde, tanta acqua e decisa fertilizzazione; terminata la fioritura, inizia il riposo che in queste orchidee è molto marcato al punto da dover sospendere qualsiasi bagnatura fino al successivo momento vegetativo.
Qualche coltivatore toglie dal vaso la pianta in riposo, elimina totalmente le radici dagli pseudobulbi e la deposita in ambiente illuminato ed asciutto in attesa del nuovo ciclo.

Cycnoches peruviana e/o peruvianum Rolfe 1891.
Sinonimo: Cycnoches egertonianum.
Luogo d’origine le foreste umide e calde del Perù; periodo di fioritura in natura, Autunno – Inverno.
Cycnoches peruviana, produce una lunga infiorescenza arquata e pendente. che può arrivare anche a 70 cm. di lunghezza.
Desidero mostrare questa fioritura perché ha dell’incredibile.
Come si può vedere nella foto, lo stelo fiorale esce dall’apice di un piccolo pseudobulbo formatosi alla stregua di keiki, con tanto d’apparato radicale, su di un nodo dello pseudobulbo giovane.
Questa accelerazione vegetativa è stata causata da un incidente di percorso, qualche mese fa lo stelo fiorale già formatosi sullo pseudobulbo di stagione, è stato brutalmente mangiato da una lumaca di passaggio. Ovviamente, venendo a mancare la possibilità riproduttiva a mezzo seme, la pianta, non essendo ancora entrata nel periodo di riposo è riuscita a formare una nuova piccola piantina che a sua volta è fiorita.
La forza della natura!! Questo post vuole elevare a valore, la voglia di vivere delle orchidee.

MOSTRE MOSTRE MOSTRE

Notizie flash.

L’agenzia Turistica Pro Loco di Verbania, sta procedendo febbrilmente all’organizzazione della tre giorni espositiva settembrina, (10 – 11 – 12 Settembre), riuscitissima manifestazione che vede protagonista il fiore degli Dei: l’orchidea.

• www.orchids.it, seguirà con particolare interesse l’evolversi operativo di “ORCHIDEE SUL LAGO” e terrà informati tutti gli appassionati di queste meravigliose piante, mettendo loro a disposizione, questo spazio interattivo, fino a tutto settembre.

Gli amici orchidofili, in particolar modo, per affinità geografiche (Veneti, Friulani e Trentini), che intendono partecipare a questa tre giorni d’orchidee, di turismo e di gastronomia, possono contattare, via e-mail: GUIDO DE VIDI .

Questo spazio informativo, sarà continuamente aggiornato, con foto e notizie: per informazioni logistiche e per eventuali consigli utili ad un soggiorno sul lago Maggiore, scrivete a: prolocoverbania@distrettolaghi.it

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Il corsivo

Eurolandia: le orchidee del Paese vicino, sono più verdi?

Consentitemi di riprendere velocemente il filo dal precedente corsivo, per sviluppare due importanti osservazioni contenute nei commenti: la sensazione d’abbandono a se stessi, dei neofiti e l’affermazione che per contro, in ogni modo, sono tutti adulti e vaccinati, pertanto, chi resiste rimane ed invece le infatuazioni estemporanee passano e spariscono.
Presi così superficialmente, sembrano due concetti in contrapposizione ed invece per me, sono il dritto ed il rovescio della stessa medaglia.
Questa mattina, chiacchierando in serra con il mio amico Cristian, giovane biologo ed appassionato d’orchidee e scandagliando con la memoria i miei cinque lustri di vita nel mondo delle orchidee, apparivano nella mente, alla stregua di un film, tutte le persone che, folgorate sulla via di Damasco dalle orchidee, son passate da me. Tante! Sono state tantissime. Dall’inizio ad oggi, le collezioni con la C maiuscola ancora in vita, non occupano più delle dita di una mano, perché?
Quali sono i motivi di un continuo e marcato turn – over di neofiti? L’osservazione di Graziella, quando nel suo commento porta ad esempi, le vicissitudini di vari appassionati, non fa altro che evidenziare la criticità dell’approccio iniziale.
E’ certamente vero che parte delle responsabilità degli insuccessi iniziali, ricadono sui singoli soggetti, “ adulti e vaccinati”: ormai non fa più “notizia” l’acquisto di una banale orchidea commerciale, bisogna da subito, possedere piante con nomi difficili, strani, fantasiosi e non funzionano neanche i consigli alla moderazione, ed in questo ha ragione Iacopo, dei venditori.
Ci sono soluzioni? Mah! A volte penso di avere qualche risposta, altri momenti assumo la convinzione di un fenomeno che rientra nell’ordine delle cose, in fondo con i propri soldi, ognuno fa quel che gli pare e piace ed i commercianti, siccome non fanno volontariato ed ogni sera devono quadrare i conti, vendono quel che gli è chiesto. Sarà così? Provate anche voi a fare una veloce carrellata dei “desaparecido” di vostra conoscenza.
Questo naturalmente avviene in casa nostra, e fuori? Ho avuto modo di scambiare qualche chiacchiera nel merito, con un collezionista d’origine Italiana, naturalizzato Tedesco, che frequenta la vita associativa dei raggruppamenti orchidofili Tedeschi.
Ho colto alcune efficaci peculiarità del loro modo di stare con le orchidee. E’ molto interessante
la loro continua possibilità di partecipare ad esposizioni autogestite dalle varie associazioni, dove gli appassionati si organizzano il loro piccolo e personalissimo stand.
A tal proposito, mi devo fare ambasciatore di una loro lamentela nei confronti dell’associazionismo Italiano, in quanto pur invitato alle loro esposizioni a carattere Internazionale, sinora è sempre stato latitante.
Il versante della produzione e della vendita, si muove in simbiosi con l’amatorialità nel senso che pur dal punto di vista dell’impresa, il commerciante produttore, è culturalmente collezionista e questa caratterizzazione prende sostanza in tutte le esposizioni internazionali con qualificatissimi stand e copiose premiazioni.
Questa particolare sintonia, si alimenta a vicenda, poiché il neofita cresce in spazi assistiti e quindi si muove con facilità e nello stesso tempo, il produttore protegge ed aiuta il suo mercato.
I vari produttori tedeschi d’orchidee, sono molto conosciuti anche in Italia.
Ovviamente la Germania annovera una tradizione orchidofila molto più ricca della nostra ed è simpatico far notare che la recente storia dell’associazionismo Italiano ha avuto Presidenti e segretari, di origini Tedesche: Sabine Riess, primo Presidente AIO ed Enrike Perg Panà, infaticabile Segretario.

LE ORCHIDEE VISTE AL TG DI ANTENNA TRE VENETO

COLLEZIONE DE VIDI IN TV
Foto 22.08.04. Tutti i diritti riservati.
A seguito del servizio televisivo apparso sul Tg serale di una Tv regionale, sono giunte in redazione varie telefonate. Fra le richieste pervenute, un’appassionata desidera rivedere e conoscere il nome dell’orchidea apparsa nei primi piani delle riprese televisive, eccola nella foto a sinistra.

C. Interglossa ‘CANDY MAN’
Il suo meraviglioso grappolo di oltre 20 fiori consistenti affascinanti e profumati, è il risultato di un’ ibridazione primaria fra (Cattleya intermedia var. aquinii x amethistoglossa).
Dalle varie semine sono state selezionate le migliori piante, con le quali sono stati prodotti dei cloni eccezionali come quello in visione.