Che confusione nella nomenclatura e nella tassonomia delle orchidee!!
Possibile che ad ogni piè sospinto ci si trovi sempre in mezzo ad una incertezza assoluta?
Un esempio a caso? Epidendrum, anzi Encyclia, meglio Prosthechea ecc.
Sul nome del genere ho già scritto questo articolo, ora andiamo a vedere dentro la specie Prosthechea trulla e lo facciamo seguendo la documentazione disponibile su internet:
Encyclia lancifolia now Prosthechea trulla
Prosthechea trulla (Rchb.f.) W.E.Higgins, Phytologia 82: 381 (1997 publ. 1998).
Anacheilium trulla (Rchb.f.) Withner & P.A.Harding
Pare proprio che il nome accettato sia Prosthechea trulla…per ora.
Un tuffo fra le orchidee della collezione più premiata d’Italia.
Domenica 29 Luglio appuntamento da Guido.
Tutti gli appassionati di orchidee sono invitati, nessuno si senta escluso!!
Senza tanti giri di parole, questo raduno sarà anche l’occasione per acquistare un pò di piante della mia collezione.
Non sarà una svendita e la collezione non sarà smantellata, ma per poterla mantenere durante le giornate invernali devo raccimolare qualche soldino per il riscaldamento, quindi le piante doppie saranno messe a disposizione vostra ed ho pensato di farlo giocando con voi.
IL GIOCO:
Un tavolo pieno di orchidee a tua disposizione.
1)- Sbanca il tavolo da gioco: precedenza a chi intende sbancare il tavolo…sconto 50%.
A seguire in sequenza, 20 piante – 20% di sconto, 10 piante – 10%, 5 piante 5%.
Nel caso di repentino sbancamento, il tavolo sarà rimpinguato da altre piante per un successivo “attacco”.
Inizio del gioco ore 10…. e poi spazio a Lucullo!!
Vi aspetto numerosi: vicolo Parnasso n.1 Pero di Breda di Piave (TV)

Laelia purpurata var. russelliana
Una bella specie, contesa fra vari tassonomi, divertiamoci a seguirli nel loro continuo modificare i nomi delle orchidee.
La storia infinita della tassonomia ti porta sovente a spasso fra i nomi, vecchi e nuovi, al punto che finita la tua dissertazione scientifica, corri il rischio di essere già superato da nuove follie dei tassonomi.
In questo articolo era mia intenzione presentare una bella fioritura di un cultivar della mia collezione….pensavo si tratasse di Laelia purpurata var. russelliana f. pallida:
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Paphiopedilum Honey
Nome del Grex: Honey
Genitori: (Paph. philippinense x Paph. Primulinum)
Ibrido realizzato da Cryder; anno di registrazione: 1978
Vari testi riportano ulteriori precisazioni, forse frutto di successive ibridazioni:
Paphiopedilum Honey (Paph. primulinum x Paph. philippinense alba) oppure (Phap. primulinum V. flavum x Phap. philippinense V. roebelinii).
Queste varianti possono creare figli con caratterisiche morfologiche e cromatiche diverse, motivo in più per tenere questo ibrido primario nella propria collezione.
Esiste anche un altro ibrido abbastanza simile e facilmente scambiabile l’uno per l’altro:
Paph Shireen (Paph. glaucophyllum x Paph. philippinense)
Le foto riportano i particolari di una pianta della mia collezione.
Come si può notare appartiene al gruppo dei Paphiopedilum multifiore ed è di facile coltivazione. Fioritura estiva di lunga durata.
Coltivazione:
Nessun riposo, temperatura da serra intermedia, luce filtrata, composto drenante, torba, bark, perlite e ghiaino calcareo.
Phragmipedium grande
Phragmipedium Grande – (Phrag. longifolium X Phrag. caudatum).
Ibridazione realizzata nelle serre James Veitch; anno di registrazione o introduzione: 1881.
Ibrido primario molto bello e famoso, ma dalla data della sua comparsa sulla scena dell’orchidofilia, ha attraversato anch’esso le varie modificazioni tassonomiche dei suoi genitori.
Una prima annotazione va fatta per evidenziare che l’incrocio originario è stato realizzato con genitori: Phrag. Hartwegii, che a quei tempi era considerato varietà di Phrag. longifolium x Phrag. caudatum , pure questo con una sua storia che vedremo più avanti.
Volendo immergerci ulteriormente nella jungla della tassonomia è utile ricordare anche che, nella sua prima registrazione, questo ibrido portò il nome: Selenipedium Grande, sì perché il genere che ora noi conosciamo come Phragmipedium, per oltre un secolo ondeggiò fra i generi: Cypripedium, Paphiopedilum e Selenipedium.
Phragmipedium hartwegii [Rchb.f] L.O.Williams 1839
Storia: Karl Theodor Hartweg (1812-1871) raccoglitore tedesco di piante del centro America, per la Royal Horticultural Society, più tardi giardiniere-capo a Karlsruhe. Nel 1842, in occasione di una sua spedizione, Hartweg scoprì una nuova specie di Phragmipedium sulle pendici orientali delle Ande di Quito vicino Nanegal in Ecuador, ad una altitudine di circa 1300 m. La nuova orchidea fu nominata in suo onore, ecco i vari passaggi tassonomici:
Basionimo: Cypripedium hartwegii Rchb.f. in B.Seemann, Bot. Voy. Herald: 215 (1854).
Selenipedium hartwegii (Rchb.f.) Rchb.f. & Warsz., Bonplandia (Hannover) 2: 116 (1854).
Cypripedium longifolium var. hartwegii (Rchb.f.) A.H.Kent in H.J.Veitch, Man. Orchid. Pl. 4: 65 (1889).
Paphiopedilum longifolium var. hartwegii (Rchb.f.) Stein, Orchid.-Buch: 475 (1892).
Paphiopedilum hartwegii (Rchb.f.) Pfitzer, Bot. Jahrb. Syst. 19: 41 (1894).
Phragmipedium longifolium var. hartwegii (Pfitzer) Hallier f., Ann. Jard. Bot. Buitenzorg 14: 45 (1897).
Nome attualmente accettato: Phragmipedium hartwegii (Rchb.f.) Pfitzer in H.G.A.Engler (ed.), Pflanzenr., IV, 50(12): 48 (1903).
Phragmipedium longifolium (Reichenbach fil. & Warscewicz) Rolfe.
Storia:
Descritto da Reichenbach fil. & Warscewicz in Botanische Zeitung, 10: 690 (1852)
Trasferito da Rolfe in Orchid Review, 4: 332 (1896)
Etimologia: Così chiamato per le sue lunghe foglie.
Varietà:sono state descritte un gran numero di specie e varietà legate a Phrag. longifolium, ma la corrente di pensiero che va per la maggiore (McCook (1989a) considera Phrag. longifolium una singola specie estremamente variabile con una distribuzione capillare in Centro e Sud America.
A complicare ulteriormente la vita al nostro “povero” Phragmipedium Grande è il fatto, che sembrano esserci due grex con questo nome. A tal riguardo è interessante quel che si legge nel supplemento di Orchid Hybrids The Orchid Review, Maggio-Giugno 2003, vol. . 111, No. 1251:
…”Phragmipedium Grande. There appear to be two different grexes grown under this name. The original Phrag. Grande is Phrag. caudatum x Phrag. longifolium with a basically green flower and a little red-bronze or mahogany colouring on the pouch. It is illustrated in Reichenbachia 2nd series, 1: t.16 (1892) which plate is reproduced in Die Orchidee 44(6): 284 (1993). The other grex is Phrag. warscewiczianum x Phrag. longifolium for which the registered name Phrag. Wössner Supergrande is available. This grex produces flowers which are much darker in colour with more mahogany-red on the pouch, cf. illustration in Die Orchidee 44(6): 296 (1993). Probably, this confusion has arisen because Phrag. warscewiczianum was at one time”…
Virtuosismi della tassonomia
Un incrocio molto simile al Phrag. grande, porta il nome: Phragmipedium Paul Eugene Conroy (longifolium x walissii).
Phragmipedium wallisii è nativo del Perù e Ecuador. Cresce ad un’altitudine di 1600 metri. E’ endemico in zone dove cresce anche Phragmipedium boissierianum. In realtà è una forma di Phrag. caudatum, cioè Phrag. caudatum var. wallisii.
E’ stato registrato nel 1873 con il nome di genere Cypripedium e nominato in onore del collezionista Gustav Wallis che lo scoprì.
Precedentemente però, questa specie era già stata descritta come Phrag. warszewiczianum, vediamo insieme tutta la sequenza di nomi e sinonimi:
Cypripedium warszewiczianum Rchb.f. , Bot. Zeitung (Berlino) 10:. 692 (1852) – basionimo.
Cypripedium wallisii Rchb.f. , Xenia Orchid. 2: 189 (1873).
Selenipedium wallisii ( Rchb.f. ) Rchb.f. , Bot Otia. Amburgo: 30 (1878).
Selenipedium wallisii ( Rchb.f. ) Linden , Lindenia 3: 73 (1887).
Paphiopedilum caudatum var. wallisii ( Rchb.f. ) Stein , Orchid.-Buch: 460 (1892).
Phragmipedium caudatum var. wallisii ( Rchb.f. ) Stein , Orchid.-Buch: 475 (1892).
Paphiopedilum wallisii ( Rchb.f. ) Pfitzer , Bot. Jahrb. Syst. 19: 42 (1894).
Selenipedium caudatum var. Wallisii ( Rchb.f. ) Rolfe , Orchid Rev. 3: 335 (1895).
Phragmipedium wallisii ( Rchb.f. ) Garay , Bot Opera, B 9 (225: 1): 24. (1978).
Phragmipedium lindenii sottosp. wallisii ( Rchb.f. ) Dressler , Orchid Digest 69: 89 (2005).
Basionimo:
Cypripedium warszewiczianum Reichenbach fil. in Botanische Zeitung, 10 (40): 689-698 [692], 1852.
Sinonimi:
Selenipedium warscewiczianum [sic] Reichenbach fil. Orchidaceae in Xenia, 1: 3, 1854.
Selenipedium wallisii Reichenbach fil. in Xenia Orchidaceae, 2: 189-190, t.181, 1873/1874.
Cypripedium wallisii (Reichenbach fil.) BS Williams in Orchid Manuale Growers: 261, 1885.
. Cypripedium caudatum var album in Lindenia 3: 86, 1887.
Paphiopedilum caudatum var. Seegerianum J. O’Brien in ser Gardeners ‘Chronicle. 3, 3: 428, 1888.
. Cypripedium caudatum var wallisii (Reichenbach fil.) Kent 1 in Veitch, un manuale di orchidiacee, 4: 61, 1889.
Cypripedium caudatum var warscewiczianum [sic] (Reichenbach fil.) Kent in Veitch, un manuale di orchidiacee, 4: 61, 1889
. Selenipedium caudatum var wallisii (Reichenbach fil.) Pucci in Les Cypripedium: 60, 1891.
Selenipedium caudatum var warscewiczianum [sic] (Reichenbach fil.) Pucci in Les Cypripedium: 60., 1891.
. Paphiopedilum caudatum var wallisii (Reichenbach fil.) Stein in Orchideenbuch Stein: 460, 1892.
Paphiopedilum caudatum var warscewiczii [sic] (Reichenbach fil.) Stein in Orchideenbuch Stein:. 461, 1892.
Paphiopedilum wallisii (Reichenbach fil.) Pfitzer in Engler, Botanische Jahrbücher, 19: 42, 1894.
Paphiopedilum caudatum var. Wallisii Kerchove nel Livre des Orch., 454, 1894.
. Phragmopedilum caudatum var wallisii (Reichenbach fil.) Pfitzer in Engler, Das Pflanzenreich, 4 (50), Heft 12: 1-132 [53], 1903.
Phragmopedilum caudatum var warscewiczianum [sic] (Reichenbach fil.) Pfitzer in Engler, Das Pflanzenreich, 4 (50), Heft 12:. 1-132 [53], 1903.
. Phragmopedilum caudatum var wallisii (Reichenbach fil.) Schlechter in Fedde, Repertorium Beihefte, 8: 111, 1921.
. Phragmopedilum caudatum var warszewiczianum (Reichenbach fil.) Schlechter in Fedde, Repertorium Beihefte, 17: 9, 1922.
Phragmipedium wallisii (Reichenbach fil.) Garay in Flora di Ecuador, Orchidee. No. 9: 24, 1979.
Phragmipedium caudatum var. Wallisii (Rchb. f.) Pfitzer in Engler Das Pflanzenreich IV, Heft 12: 53, 1903.
Basionimo:
Selenipedium wallisii Rchb. f. in Xenia Orchidacea 2: 189, 1873.
Sinonimi:
Cypripedium wallisii (Rchb. f.) BS Williams nel Manuale Orchid Growers, 261, 1885.
Cypripedium caudatum var. Album in Lindenia 3, 86, 1887.
Cypripedium caudatum var. Wallisii Veitch, Uomo. Orch. Pl. IV, 61, 1889.
Paphiopedilum wallisii (Rchb. f.) Pfitzer in Engler, Botanische Jahrbücher 19: 42, 1894.
Paphiopedilum caudatum var. Seegerianum J. O’Brien in ser Gardeners ‘Chronicle. 3, 3: 428, 1888.
Paphiopedilum caudatum var. Wallisii Kerchove, Livre des Orch., 454, 1894.
Paphiopedilum caudatum var. Wallisii Stein, Orchideenbuch, 460, 1892.
Paphiopedilum caudatum var. Wallisii (Rchb. f.) Schltr. in Fedde Repert. Spec. Novembre Regni Veg, Beihefte 8:. 111, 1921.
Phragmipedium wallisii (Rchb. f.) Garay in Fl. Ecuador Orch. 9: 24, 1979.
. Selenipedium caudatum var wallisii Rolfe in The Orchid Review 3, 335, 1895; evtl. Pucci, Les Cypripedium, 60, 1891.
Riepilogando: una delle due specie che hanno dato vita a Phrag. grande, originariamente nominata “warscewiczianum“, successivamente descritta “wallisii” ed anche “caudatum” ha prodotto una situazione tassonomica di assoluta incertezza al punto che sostanzialmente si è resa possibile una doppia registrazione di ibridi, figli delle tesse specie.