Orchidee in mostra “San valentino al Flover” 19a edizione

Al Flover di Bussolengo, oggi alle 15 è stata inaugurata l’esposizione di orchidee botaniche.

L’esposizione è curata dai soci di Orchids Club Italia e le orchidee esposte provengono dalle loro collezioni amatoriali.

Leggo con dispiacere che alcune/i amanti delle orchidee sono rimasti delusi, in occasione delle loro visite di sabato e di domenica.

Anche a nome di Orchids Club Italia mi scuso con quanti, forse sollecitati dal post divulgativo apparso sul blog – evidentemente necessitava di qualche altro ragguaglio, che, a causa di problemi personali non sono riuscito a comunicare – si sono recati al Flover convinti di trovare esposte anche le nostre orchidee.

Per vari motivi, l’esposizione delle botaniche è stata aperta solamente oggi 11 Febbraio e rimarrà a vostra disposizione fino a Domenica prossima.

Permettetemi però, di fare alcune riflessioni e soprattutto di spezzare una lancia in favore dei gestori della Flover che da 19 anni, in occasione di S. Valentino, oltre alla vendita di orchidee commerciali, danno spazio ad Associazioni amatoriali per le loro esposizioni.
In questo senso i titolari del Grden Flover sono stati dei sensibili e lungimiranti promotori dell’amatorialità nel campo orchidofilo. Venti anni fa nessun Garden e nessuna Fiera in Italia si sognavano di spendere tempo e denaro per dare spazio alle Associazioni Orchidofile ed alla loro divulgazione amatoriale…per la verità in qualche caso nemmeno ora questo avviene, ed è il caso di Padova dove a (verdecasa) anche le associazioni devono pagare gli spazi per presenziare l’evento…almeno così ci è stato riferito dall’organizzazione fieristica.
Ora, ci sono molti eventi e svariate occasioni di mercato dove si radunano i venditori di orchidee…questo è business. La Flover sceglie di guardare ad una platea ampia e quindi promuove, a mio avviso con molto senso estetico, il tripudio delle orchidee per tutti…poi uno/a su mille ce la farà!
Il nostro Club non ha come finalità statutaria l’organizzazione di mercati orchidofili, cerca solamente di essere un umile compagno di viaggio di quanti s’incamminano nel fantastico mondo delle orchidee….lungo la strada qualche volta si perde, ma ha ben chiara la meta.
Guido
Altre notizie su www.orchidcoltura.it , il sito amatoriale curato da Alberto Ghedin, socio fondatore di Orchids Club Italia.
PS) – Fra Cymbidium, Phalaenopsis ed altre orchidee in vendita c’erano anche alcune piante fiorite di Plectrelminthus-caudatus specie africana molto rara e difficile da trovare nei mercati…peccato che nessuno se ne sia accorto 😉

Phalaenopsis: il salvataggio di Elena

Elena…la crocerossina delle Phal. 🙂

…”Sono Elena e ti invio questa mail per farti vedere i risultati dei consigli che dai continuamente sul tuo sito.
Allego le foto della Phal della mia capa (te ne avevo già parlato), era collocata in un vaso di vetro con varie gelatine e inzuppata d’acqua, io me la sono presa, l’ho portata a casa e guarda come erano ridotte le radici, ne rimanevano solo due, ho tagliato tutte le radici marce con il taglierino disinfettato sul fuoco e le foglie grandi che erano messe male, l’ho rimessa nel vaso con il bark nuovo (lasciato in ammollo) e lasciata senza annaffiare per qualche giorno.
Ho aspettato, aspettato e ancora aspettato, come ti avevo già detto me la sono portata anche in vacanza ad agosto per non lasciarla nelle mani di mio figlio (l’anno precedente me ne aveva seccate due).
Ora ha messo una nuova foglia e come vedi dalla foto ha anche radici nuove.
Tra un mesetto o due conto di riportarla alla capa e fare un figurone e tutto grazie a te.

PS: mi sono resa conto solo dopo che avrei dovuto mettere il cicatrizzante sulle parti tagliate ma fortunatamente anche la fortuna mi ha aiutata.
Spero che questo piccolo salvataggio ti ritiri su un pochino il morale per quello che ti sta capitando in serra, mi dispiace veramente.
Salutoni
Elena

Grazie Elena gli incoraggiamenti fanno sempre bene. Ora passiamo al tuo quesito che tocca un problema molto diffuso: rinvasare, quando?

“…. Scusa, dimenticavo di farti vedere questa phal che ha fiorito a Natale, ha fatto un nuovo ramo e ha messo i boccioli su due dei rami vecchi e quindi sono tre i rami fioriti in contemporanea.
Le foto non rendono bene, io purtroppo con la macchinetta digitale sono una frana, infatti ho deciso che tutte le altre foto le farò con quella manuale.
Ora ti chiedo un consiglio, come hai visto che la pianta la devo tenere in un sottovaso perché è cresciuta tutta da una parte, dovendo rinvasarla perché il vaso è strapieno di radici, escono da tutte le parti, posso “raddrizzarla” mettendo anche alcune radici aeree nel bark? E quando procedere? Appena finita la fioritura oppure aspetto primavera?
Grazie ancora
Elena

Visto che la pianta sta bene e che il problema dello sbandamento è stato brillantemente risolto con il secondo vaso in ceramica…io non farei niente.
Sappiamo tutti che le Phalaenopsis sono orchidee epifite (vivono arrampicate sugli alberi) e quindi con le radici aeree, che fra l’altro traggono beneficio dalla luce (a differenza delle radici di piante terricole, queste riescono a fare anche un po di fotosintesi clorofilliana), pertanto, spruzzando foglie e radici, simuli i suoi luoghi natii….meglio di così cosa possiamo dare a questa benedette piante.

Un eventuale rinvaso è utile, come nel caso del tuo salvataggio, se il substrato è fortemente deteriorato.
PS) – Nel merito attendiamo anche altre opinioni. 😉

W la Cambria di Leonora

I vostri successi

Leonora ci scrive:

Ciao…Vi avevo già scritto la scorsa primavera perché avevo qualche problemino con una Cambria… ingiallimento delle foglie… sospetti parassiti….
Vi mando alcune foto della sua recente fioritura.
L’ho tenuta all’aperto (appesa sotto ad un albero) per tutta l’estate sino ad Ottobre inoltrato, dopo averla rinvasata.
Durante il rinvaso ho scoperto che tra il substrato c’era molto sfagno…credo fosse quello il responsabile di un eccessivo ristagno di acqua ed umidità.

Ps…sta già crescendo il nuovo getto vegetativo.

Grazie ancora Leonora”

Nota di redazione:
Con questo post diamo vita ad una nuova categoria dal titolo – I vostri successi – dove pubblicheremo foto e articoletti di presentazione dei vostri successi di coltivazione.
PS) – Di regola, per non appesantire il blog e per problemi di spazio, in ogni post pubblicheremo massimo una o due foto, scusateci..le altre che invierete rimarranno in archivio.

Coltivare le Cattleyae

Tanto desiderate… ma quasi un tabù per chi non le coltiva in serra.

Cattleya, questa parola porta sovente la nostra fantasia nelle intricate e calde giungle Amazzoniche continuamente invase da acquazzoni tropicali, oppure evoca la necessità di costosissime serre dove poter coltivare questa affascinante orchidea.
Il mito della Cattleya è nato nei secoli scorsi in Inghilterra dove in quei tempi solo i ricchi potevano permettersi la coltivazione di quelle strane orchidee provenienti dalle Americhe. In realtà il mito esiste ancora!

Collezione Guido De Vidi-foto 04.02.08
Pot. Carrousel ‘Crimson Triumph’
Molti appassionati di orchidee sprovvisti di serra, considerano le Cattleyae troppo difficili da coltivare.
Con questo post cercheremo di sfatare tale tabù.
In natura le Cattleyae dispongono di temperature calde durante il giorno, che calano significativamente con le brezze notturne.
Uso volutamente l’epiteto “Cattleyae” per comprendere, sia le tante specie del genere, che la vastissima gamma di incroci artificiali, infragenere e intergenere.
Fra le specie originarie che hanno dato vita agli ibridi in commercio, solamente poche provengono dalle pianure tropicali, molte vivono in regioni più fredde, come ad esempio le pendici della Cordigliera delle Ande ed altre vengono da zone semi desertiche dell’America centrale.
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19° Mostra dell’Orchidea

Al Flover di Bussolengo (VR), da Sabato 9 a Domenica 17 Febbraio
Questo fiore vanta una lunga storia, la sua nascita risale infatti a circa 65 milioni di anni fa quando alcuni resti furono ritrovati sul Monte Bolca presso Verona.
Giunta alla 19° edizione la mostra delle Orchidee offrirà una esperienza unica per tutti gli appassionati e non, che si vedranno immersi in un’atmosfera surreale: una giungla tropicale con ruscelli d’acqua a vapore appositamente allestiti per ricreare l’habitat naturale di questo bellissimo e “misterioso” fiore.

Collezione Guido De Vidi.
Slc. Dixie Jewel ‘SUZUKI’ FCC/AOS (Slc. Madge Fordyce X C. aclandiae)
Nel contesto della “Festa delle orchidee” in corso al Flover Garden di Bussolengo, Orchids Club Italia organizza un’esposizione di orchidee rare.
Durante l’esposizione saranno presenti collezionisti e soci di Orchids Club Italia, a disposizione dei visitatori per consigliare sulle migliori cure e approfondire la conoscenza delle molteplici specie di orchidee.
Come ormai di consuetudine Orchids Club Italia allestisce anche l’angolo dei desideri, spazio di scambio e di acquisto di specie particolari coltivate dai soci…troverete le rarità che difficilmente si possono incontrare nelle mostre mercato.
Se volete portare le vostre orchidee in questa esposizione, sarete graditi ospiti…nessuno si senta escluso, per informazioni scrivete a info@orchids.it
Vi aspettiamo numerosi.