Bianco è bello: variazioni sul tema

Sono le 6.30 e siamo già in viaggio, l’appuntamento è a casa di Giovanni Zallot a Feltre, siamo stati invitati a visitare due siti di notevole interesse orchidofilo che Lui e Massimo Morandin tengono sotto controllo da un pò di tempo.
Arrivati, dopo i saluti e il caffè di rito, ripartiamo immediatamente: prima meta i boschi umidi nel Trentino.

Foto G.& C.I. – diritti riservati

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Il Dendrobium della suocera: keiki a go go

Come mai tutti questi keiki?

Il Dendrobium “ereditato” dalla suocera sta focalizzando le attenzioni di Alessio, primo e chiaro sintomo dell’ attrazione fatale delle maliarde, comunemente definita “virus o orchid-mania”.
Ecco la mail di Alessio, che possiamo considerare un’ottimo spunto per dare qualche risposta a moltisime e moltissimi appassionati di orchidee alle prese con il fenomeno della filiazione (keiki).
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Encyclia mariae (ora Euchile), coltivazione su tronchetto.

Un’orchidea che affascina enormemente il suo coltivatore.

Encyclia mariae e Encyclia citrina sono state spostate in un nuovo genere (Euchile) , che raggruppa solamente queste due specie; con questo post cercheremo di analizzare alcune peculiarità vegetative delle orchidee coltivate su supporto legnoso ed in particolare della deliziosa Euchile mariae.

Fiori di Euchile mariae – collezione Guido De Vidi – Foto 29.06.07 – diritti riservati.
Euchile mariae è un’orchidea epifita, quindi può essere sistemata in vasi con substrato di materiale duro e vaporoso (rimango sul generico per lasciare la possibilità di scelta a seconda delle zone geografiche di coltivazione), oppure su zattere di sughero o tronchetti di legno duro.
La sequenza fotografica in visione, consente di ammirare un bellissimo esemplare della mia collezione, frutto di oltre 15 anni di coltivazione.

Gli anni in vita di un’orchidea
Il parametro temporale di un’orchidea in vita è importante tanto quanto le sue esigenze ambientali perchè testimonia la consolidata acclimatazione ai cicli vegetativi e la bontà dei metodi di coltivazione applicati.
Non è facile trovare notizie particolareggiate sulla coltivazione delle orchidee, soprattutto in lingua italiana. Quel poco che si trova, raramente è supportato dall’esperienza diretta dei suoi autori.
Capita invece di leggere sui forum orchidofili italiani, dotte dissertazioni su esperienze di altri; emblematica è stata la polemica di qualche tempo fa, a riguardo della coltivazione su tronchetti di robinia o pseudo acacia ( leggi questo post ed anche quest’altro).
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Solstizio d’estate fra i monti – orchidee spontanee, carnivore e altro –

24 giugno, giorno magico, il più “lungo” dell’anno. Come sempre sveglia alle sei, ma oggi è domenica, non ci aspettano lavoro e mille questioni da risolvere, oggi ci prendiamo una giornata tutta per noi e, caricati scarponi e macchine fotografiche, partiamo col fido Doblò alla volta del Comelico lasciandoci alle spalle le calure della pianura.
Passata Auronzo di Cadore, dopo una breve sosta per un caffè a Cima Gogna, puntiamo in su verso Casera Razzo.
Arrivati in quota parcheggiamo e presa l’attrezzatura ci avviamo verso una piccola torbiera di nostra conoscenza. L’ aria è frizzante e profumata, nel silenzio si riconoscono i canti di ciuffolotti e lucherini.
Decidiamo di lasciare il sentiero ed esplorare una radura erbosa sul pendio che si arrampica verso il bosco.

Foto G.& C.I. – tutti i diritti sono riservati

Ampia distesa di Gymnademia odoratissima
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