Archivio mensile:Dicembre 2010

Orchids Club Italia, guarda avanti

Musica sul blog: Yiruma – River Flows in You – Il fiume che scorre in te .

Un raduno utile e gioioso
Sono tornato da poco dal raduno del Club e sono molto felice. Tutti eravamo felici, oggi.
Già verso le 10 del mattino – anche prima – arrivavano alla spicciolata i primi invitati.
La sequenza degli eventi è ormai consolidata. Ci si ritrova in serra a piccoli gruppetti ed intanto si popola la taverna, di orchidee, di orchidofili infreddoliti e di “peccati di gola”. A poco a poco prende corpo la piccola esposizione di orchidee delle nostre collezioni.
Idea geniale, quella di allestire la mostra nel contesto di un evento composito, che propone vari segmenti di programma, non ultimo quello culinario.
Il freddo ed il brutto tempo dei giorni precedenti l’incontro, avevano fatto temere il peggio ed invece oggi, sin dalle prime ore del mattino, faceva capolino un pallido sole invernale, quasi a dire: ci sono pure io a salutare questa bella compagnia.

Molti i nuovi soci presenti. E’ bastato poco per fraternizzare: la serra di Alberto tirata a lucido e le belle orchidee in mostra, hanno messo tutti a loro agio.
Nutrito ed interessante è stato l’intermezzo divulgativo.
Come da programma, Alberto Ghedin ha svolto un interessante conversazione sui fertilizzanti. E’ intervenuto anche il nostro biologo Christian – ora felicemente sposato – esponendo con semplicità e con grande professionalità alcune sue osservazioni sulla fertilizzazione biologica.

Proposte programmatiche per il futuro.
Si sa che il nostro Club è per così dire, una associazione “leggera” senza strutture gerarchiche, e senza vincoli di sorta. Ad esempio possono far parte del Club anche amiche ed amici già iscritti ad altre associazioni.
Ad ogni buon conto, dopo vari anni di operatività spontanea è emersa la volontà di dotarci di un minimo di struttura organizzativa.

L’assemblea dei presenti ha condiviso la proposta di assegnare ad Alberto Ghedin la funzione di “garante di cassa”, ad Eri Koishi l’incarico di “segreteria operativa” e di invitare Antonio Camani, in collaborazione con Giovanni Zalot, a scrivere “la carta del Club”, ovvero il manifesto etico di riferimento per i soci.
Si è anche convenuto – pressochè all’unanimità – di reiterare l’iscrizione all’AIO anche per il 2011.

Orchidee in festa
Domenica 28 Novembre è nato mio nipote Leonardo. Per festeggiare il lieto evento, in occasione di questo raduno del Club ho portato in esposizione due orchidee fiorite, alle quali è stato assegnato il nome di cultivar ‘LEONARDO’ .
La prima (foto sotto a sinistra) è una specie: Vanda coerulea ‘LEONARDO’
La seconda (foto sotto a destra) è un ibrido storico: Cattleya Portia coerulea ‘LEONARDO’

La felicità dei nonni
A questo punto del raduno, la parentesi didattica volgeva al termine e già si stava entrando nel clima godereccio e luculliano. Come al solito, i peccati di gola erano li ad attenderci numerosi ed invitanti. Le amiche e gli amici orchidofili presenti, avevano già conquistato un loro psto a sedere e noi due “neo nonni”, prima di dare inizio alle libaggioni, ci siamo concessi una foto ricordo, vicino allo stupendo esemplare di Cattleya Portia coerulea, che da poco portava il nome di nostro nipote.

La festa

Già a priori sono una frana con la macchina fotografica… complice il buio, l’emozione e qualche prosecchino di troppo, fatto sta che le foto, da questo momento in poi sono uscite quasi tutte mosse!!
Queste sopra mostrano i preparativi in cucina e due angoli della grande “combriccola in festa”.

Grazie a tutti voi.
Un grazie particolare a Luigina ed Alberto per la loro impareggiabile accoglienza.

Pensando a Meris e Bruno

Musica sul blog: IL TEMPO CHE VA…

Nel panorama della grande famiglia di Orchids Club Italia, la formidabile coppia “Meris e Bruno” di Padova, è sinonimo di grande simpatia e fratellanza. Sempre presenti agli appuntamenti… magari in ritardo per colpa di quel “navigatore dispettoso” che li porta spesso verso strade sconosciute 😉
E’ da qualche tempo che non ci si vede ed allora ho pensato di fare un pubblico appello… qua nel blog, alla maniera di “chi l’ha visto” per ristabilire i contatti.

Scherzi a parte – come scritto nel titolo del post – pensando a voi mentre riordinavo il passaggio dei dati dal vecchio al nuovo computer ho scoperto che il vostro servizio fotografico, spedito via e-mail in occasione dell’inaugurazione della serra di G.& C.I. – evento datato 18.4.2010 – non è mai stato letto e scaricato.

Ho subito pensato, vuoi vedere che non ho scritto nulla a riguardo di quel raduno del Club?
Effettivamente, oltre al post di invito non trovo traccia di altre notizie nel merito.
Di questa dimenticanza mi scuso con tutti, e con imperdonabile ritardo ne do testimonianza.
Da allora, nella vita del Club è passata molta acqua. Fatti salvi gli eventi pubblici – mostre – e la riunione di Settembre dall’amico Camani, l’incontro conviviale dei soci del Club, da Gabriella e Carlo, ha segnato lo spartiacque fra la parentesi primaverile e quella autunnale. Nel mezzo, ognuno ci metta quel che desidera, io ho vissuto un periodo molto critico – a riguardo delle orchidee – che mi ha impedito di corrispondere puntualmente e magari anche non all’altezza delle aspettative del Club. Per questo – a più riprese – ho ricevuto salutari “tirate di orecchie” ed anche qualche “apprezzamento personale” non altrettanto accettabile, da parte di qualche socio, con osservazioni a volte di tenore contrapposto e sicuramente lontane dalle mie intenzioni.
Ho capito quanto è difficile comunicare ed agire. Le attività di Orchids Club Italia non nascono da sole, il Club stesso per vivere ha costantemente bisogno di un grande impegno collegiale, senza esclusioni, senza divisioni e senza tornaconti personali.
Questo è lo spirito che mi ha guidato e che continua a guidarmi nelle mie azioni… sbagliando a volte, ma sempre in buona fede.
Vedo il vostro dolce sorriso, grazie!
Guido

REWIND: Prodotti per il rinvaso delle orchidee

Composti per il rinvaso delle orchidee

Posto che il contenitore o il supporto per mettere a dimora un’orchidea sia stato già scelto, si pone il problema del tipo di substrato da usare.
Ad esempio, la foto a sinistra mostra una piantina di Angraecum disticum sistemata con molta fantasia in un guscio di cocco svuotato, forato alla sua base e rimpinguato con fibra d’osmunda e sfagno.

Ci sono diversi composti disponibili per il rinvaso delle orchidee: dalla corteccia d’abete alle miscele composte in più di sette combinazioni tra roccia, corteccia, materiali inerti, carbone di legna e fibre.

Caratteristiche dei prodotti
Le caratteristiche più importanti che tutte le soluzioni di rinvaso delle orchidee devono avere, sono:
– Capacità di trattenere acqua.
– Capacità di trattenere le sostanze nutrienti.
– Permettere il drenaggio dell’acqua di bagnatura.
– Permettere che la superficie delle radici delle orchidee aderisca e si attacchi.
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