Paphiopedilum Saint Swithin è un ibrido primario (Paph. philippinense x rothschildianum), il grex è stato registrato per la prima volta il 1° Novembre del 1901 da Statter.
Per la precisione in questa ibridazione sono state fissate le masse polliniche di Paph. philippinense nello stigma del fiore di Paph. rothschildianum. Questo grex ha resistito alla prova del tempo e rimane ancora oggi molto popolare dopo aver raccolto oltre 150 premi, almeno cinque dei quali sono FCC, considerato che è stato registrato nel 1901 ed è stato rifatto molte volte nel tempo, i premi abbracciano più di un secolo di storia dell’orchidologia mondiale.
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Foto in evidenza: Sl. Orpetii ‘Bella Vista’
Sophrolaeliocattleya Orpetii… 111 anni pieni di fascino
Eravamo nella primavera del 1901 quando il sig. Edward Owen Orpet ammirò le prime fioriture del suo incrocio (Laelia pumila x Sophronitis coccinea).
Edward Owen rimase molto soddisfatto dei suoi risultati,era proprio quello che voleva ottenere: colori intensi, fiori grandi, consistenti e piante piccole. Decise di registrare quell’ibrido artificiale…era il primo realizzato negli U.S.A.
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Angraecum distichum Lindley
Collezione Guido De Vidi
La tarda primavera del 2001 si caratterizza per la generale sollevazione dei commercianti taliani di orchidee, contro il corsivo dal titolo “IL MALE OSCURO”, uscito sul notiziario ATAO.
Nel notiziario, oltre alla divulgazione di argomenti utili per gli appassionati, sono pubblicate anche alcune perplessità sulla situazione generale.
E’ la prima grande (4500 copie) divulgazione gratuita di un opuscolo che parla di orchidee in Italia.
Il notiziario incriminato è il pretesto che da inizio alla scalata della gestione EOC di Padova. Giova ricordare che lo statuto EOC prevede che la presidenza vada al Paese organizzatore…nel nostro caso all’Italia.
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Le varietà di questa stupenda orchidea non finiscono mai di stupire i collezionisti
Collezione guido De Vidi
Nella foto possiamo ammirare la forma ‘werckhauseri’ o ‘ardosia’ (roccia metamorfica brasiliana di colore idigo).
Gli orchidofili brasiliani sostengono che il nome corretto della varietà dal labello blu indigo con striature più scure sia – Laelia purpurata forma ‘ardosia’-, mentre il nome – Laelia purpurata forma ‘werckhäuserii’ – vada ascritto solamente alle poche piante scoperte dal Tedesco Werckhäuser naturalizzato in Brasile ed alle loro divisioni.
Laelia purpurata è il fiore nazionale dello stato brasiliano di Santa Catarina. Fu scoperta da François Devos nel 1847 e successivamente decritta da Lindley 1852-3 – leggi questo post
Alcune delle oltre 100 varietà di Laelia purpurata:
– aço: labello violetto, petali e sepali bianchi
– alba: bianca con la gola del labello giallo
– amena: labello rosa, petali e sepali bianchi
– anelata: fiore annellato con venature sul labello
– atropurpurea: labello magenta porpora, petali e sepali rosa
– carnea: labello salmone, petali e sepali bianchi
– coerulea: labello bleu senza venature
– delicata: tipo amena con forma piena e colore più discreto
– flamea: petali e sepali rossi
mandayana: bella forma con il labello color rosa porpora, come la russeliana ma senza venature nella gola del labello
– marginata: bordo del labello bianco
– oculata: con due occhi scuri ai lati della gola del labello
– rosea: labello scuro senza venature nella gola, petali e sepali rosa
– roxo bispo: porpora scuro
russeliana: rosa con labello colo lilla gola più chiara
– sanguinea: rosso sangue
– striata: petali con venature colorate
– venosa: venature sul labello
– vinho: labello color vino
– vinicolor: color vino
– werkhauserii: labello blu con striature scure
Fuori piove e fa freddo…le Prealpi Venete sono imbiancate dalla neve… sì, oggi, mercoledì 16 di Maggio. Anche dio Pluvio si è incazzato per come stiamo trattando la sua Grecia…qualche orchidea al popolo degli Achei!
Buona visione
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