Archivio mensile:Maggio 2012

Paphiopedilum Saint Swithin

Paphiopedilum Saint Swithin è un ibrido primario (Paph. philippinense x rothschildianum), il grex è stato registrato per la prima volta il 1° Novembre del 1901 da Statter.
Per la precisione in questa ibridazione sono state fissate le masse polliniche di Paph. philippinense nello stigma del fiore di Paph. rothschildianum. Questo grex ha resistito alla prova del tempo e rimane ancora oggi molto popolare dopo aver raccolto oltre 150 premi, almeno cinque dei quali sono FCC, considerato che è stato registrato nel 1901 ed è stato rifatto molte volte nel tempo, i premi abbracciano più di un secolo di storia dell’orchidologia mondiale.
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Sl. Orpetii (Laelia pumila x Sophronitis coccinea)

Foto in evidenza: Sl. Orpetii ‘Bella Vista’

Sophrolaeliocattleya Orpetii… una storia piena di fascino

Eravamo nella primavera del 1901 quando il sig. Edward Owen Orpet ammirò le prime fioriture del suo incrocio (Laelia pumila x Sophronitis coccinea).
Edward Owen rimase molto soddisfatto dei suoi risultati,era proprio quello che voleva ottenere: colori intensi, fiori grandi, consistenti e piante piccole. Decise di registrare quell’ibrido artificiale…era il primo realizzato negli U.S.A.  Questa che si vede nella foto è il cultivar Sl. Orpetii ‘Bella Vista’ in fiore attualmente nella mia collezione. Non è un fotomontaggio, le proporzioni sono reali. Per avere il senso delle misure, teniamo conto che il vaso misura 10 centimetri di diametro.
Di questo incrocio non ci sono tante notizie. E’ un ibrido primario quasi dimenticato e seppur molto affascinante, assai raro da trovare nelle collezioni. La sua coltivazione poi, rappresenta la sintesi dei problemi che si incontrano con le orchidee brasiliane: facili e nello stesso tempo delicate.

Genealogia:
Sl. Orpetii = L. pumila x Soph. coccinea (1901) Ibrido registrato da Orpet.
Questo ibrido primario si è guadagnato un posto di prim’ordine nella storia orchidofila degli U.S.A. in quanto è stato il primo incrocio artificiale nato nel continente americano ad essere registrato nella “Sander’s List of Orchid Hybrids and The Orchid Stud-Book.”
Inizialmente le sue qualità non erano state molto apprezzate e dovranno trascorrere parecchi anni (1977), perché conquisti dei premi RHS e AOS.
Negli anni 70 cominciano a cambiare i gusti dei collezionisti e del mercato, le minicattleya salgono ai vertici del gradimento a discapito delle Cattleya a grandi fiori, regine incontrastate fino agli anni 60, ed è in questo periodo che questo ibrido primario riconquista la scena nelle collezioni.
Dal 1977 in poi, Sl. Orpetii ottiene oltre 18 premi di rilevanza internazionale per la qualità dei suoi fiori.

Il cultivar Sl. Orpetii ‘Bella Vista’ presentato a concorso da un coltivatore giapponese ha ricevuto un BM/JOGA.
Le foto vi mostrano la mia Sl Orpetii ‘Bella Vista’, pianta stupenda e molto adattabile a varie condizioni di coltivazione. Posizionando varie piante in diverse zone della serra si possono ottenere fioriture a partire da Febbraio fino a Maggio Giugno.
Nel mercato si possono trovare diversi incroci discendenti dalla Sl. Orpetii, ad esempio: Sl Psyche x Sl. Orpetii e Sl. Orpetii’Velvet Doll’ x Slc. Red Gypsy

Qualche nota sui genitori di Sl Orpetii
Le doti importanti di questo incrocio: piccola dimensione della pianta ed intensità del colore dei fiori, caratteristiche ereditate dalla Soph. coccinea, mentre la Laelia pumila ha trasmesso la grande dimensione dei fiori (8cm)

Sophronitis coccinea
Il primo ibrido ottenuto con Soph.coccinea è Sophrocattleya Batemanniana (x Cattleya intermedia) registrato nel 1886 da Veitch. Questo incrocio, esibito dal Barone Sir Henry J. Schroder nel 1887, ha ottenuto “l’Award of Merit by the Royal Horticultural Society (RHS)”.

Laelia pumila
Laelia pumila è stata utilizzata come genitore in 51 incroci dal 1856 fino al 1935. Così come Soph. coccinea, anche L. pumila rimangono parcheggiate nell’oblio degli ibridatori fino agli anni 60, successivamente sono registrati altri 90 incroci con genitore Laelia pumila.
Tuttavia, una delle più belle minicattleye con genitore L. pumila è “Laeliocattleya Clive (L. pumila x C. dowiana), uno dei primi incroci registrato da Clive Cookson nel 1893. Fra 1894 e 1908, questo incrocio ha ricevuto quattro FCC e tre AM dalla RHS.

2001- 2002, una brutta pagina per l’orchidofilia italiana

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Angraecum distichum Lindley
Collezione Guido De Vidi
La tarda primavera del 2001 si caratterizza per la generale sollevazione dei commercianti taliani di orchidee, contro il corsivo dal titolo “IL MALE OSCURO”, uscito sul notiziario ATAO.
Nel notiziario, oltre alla divulgazione di argomenti utili per gli appassionati, sono pubblicate anche alcune perplessità sulla situazione generale.
E’ la prima grande (4500 copie) divulgazione gratuita di un opuscolo che parla di orchidee in Italia.
Il notiziario incriminato è il pretesto che da inizio alla scalata della gestione EOC di Padova. Giova ricordare che lo statuto EOC prevede che la presidenza vada al Paese organizzatore…nel nostro caso all’Italia.
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Laelia purpurata forma ‘werckhäuserii’

Le varietà di questa stupenda orchidea non finiscono mai di stupire i collezionisti

Collezione guido De Vidi
Nella foto possiamo ammirare la forma ‘werckhauseri’ o ‘ardosia’ (roccia metamorfica brasiliana di colore idigo).

Gli orchidofili brasiliani sostengono che il nome corretto della varietà dal labello blu indigo con striature più scure sia – Laelia purpurata forma ‘ardosia’-, mentre il nome – Laelia purpurata forma ‘werckhäuserii’ – vada ascritto solamente alle poche piante scoperte dal Tedesco Werckhäuser naturalizzato in Brasile ed alle loro divisioni.

Laelia purpurata è il fiore nazionale dello stato brasiliano di Santa Catarina. Fu scoperta da François Devos nel 1847 e successivamente decritta da Lindley 1852-3 – leggi questo post

Alcune delle oltre 100 varietà di Laelia purpurata:
– aço: labello violetto, petali e sepali bianchi
– alba: bianca con la gola del labello giallo
– amena: labello rosa, petali e sepali bianchi
– anelata: fiore annellato con venature sul labello
– atropurpurea: labello magenta porpora, petali e sepali rosa
– carnea: labello salmone, petali e sepali bianchi
– coerulea: labello bleu senza venature
– delicata: tipo amena con forma piena e colore più discreto
– flamea: petali e sepali rossi
mandayana: bella forma con il labello color rosa porpora, come la russeliana ma senza venature nella gola del labello
– marginata: bordo del labello bianco
– oculata: con due occhi scuri ai lati della gola del labello
– rosea: labello scuro senza venature nella gola, petali e sepali rosa
– roxo bispo: porpora scuro
russeliana: rosa con labello colo lilla gola più chiara
– sanguinea: rosso sangue
– striata: petali con venature colorate
– venosa: venature sul labello
– vinho: labello color vino
– vinicolor: color vino
– werkhauserii: labello blu con striature scure