Archivio mensile:Aprile 2016

Repetita iuvant

Nella foto in evidenza: Phragmipedium Fritz Schomburg (kovachii x besseae).

Quando le bugie hanno le gambe corte.
Un anno fa, così scriveva (leggi il link nel corsivo fra virgolette) un gran genio, riferendosi maliziosamente a me. Com’era la storia di Pinocchio che ad ogni bugia si allungava il naso?
Mai e poi mai, ma forse ad un pezzetto di carta” rilasciato “dall’unico giudice italiano internazionale! (così si legge in giro, ma non è vero… bugie sopra le bugie) è difficile resistere… chissà, mai e poi mai! Si vedrà presto.
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Orchidee: Dendrobium, Vanda e Jumellea

Nella foto di copertina: Dendrobium thyrsiflorum Rchb.f 1875

Chissà se siete stati a visitare la mostra orchidofila di San Donà di Piave! Quella organizzata dalla Federazione Italiana Orchidee. Sì? Bene, e chissà se avete notato queste 4 nelle foto, se vi sono sfuggite vi racconto qualche cosa di loro: buona lettura.

Dendrobium thyrsiflorum Rchb.f 1875 Questa specie è raggruppata per affinità, al D. farmeri, D. guibertii, D. densiflorum e D. griffithanum.
Le specie di questo gruppo, vista la loro propensione all’incespimento, conviene coltivarle in vasi con composto di corteccia, ma si possono sistemare anche su zattere.
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Lc Fire Dance, si rivedono i fiori… quanta nostalgia

Nella foto in evidenza, Lc Fire Dance ‘Patricia’ fioritura Aprile 2016

Sono diversi anni che coltivo due cultivar di un ibrido molto spettacolare: Lc Fire Dance ‘Blanche’ e Lc Fire Dance ‘Patricia’.
Questo incrocio ha come genitori (C. aurantiaca x Lc. Fire Island) ed è stato registrato nel 1984 dalla Beall Company.
Rivedere i suoi fiori mi porta indietro nel tempo, quando il cultivar ‘Patricia’ era diventato un grande esemplare. Ora, dopo l’inevitabile divisione, riesco a fatica tirar su una pianta decente: la classica crisi dell’esemplare.
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L’ansia del collezionista di orchidee alla vigilia di una mostra

001Mostre internazionali, mostre locali, mostre rionali, poco cambia: bisogna portare le proprie orchidee in esposizione. Sì perché alle mostre c’è chi va per vedere, per comprare, o per giudicare, ma se non c’è chi porta le orchidee, le mostre non si fanno.
La cosa, vista dalla parte del collezionista, è sempre vissuta con grande patema d’animo. Comunque sia, il coltivatore amatoriale ci tiene a portare orchidee ben fiorite e, se possibile, qualche novità.
Non sempre questo avviene, le mostre sono ormai storicizzate e cadono nelle stesse date o quasi, ed è così che le orchidee fiorite nei giorni dell’esposizione, spesso sono sempre le stesse.
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Cattleya Lorraine Shirai, alla riscoperta di vecchie glorie

Le orchidee non finiscono mai di sorprenderti. Siano esse ibridi oppure specie, stai pur sicuro che con loro nulla è certo.
Prendiamo ad esempio uno storico ibrido di Cattleya, vecchio ibrido creato per impreziosire i bouquet delle dame, signorine o signore dell’alta società, con quel tocco delicato dei suoi grandi fiori bianchi con il labello leggermente soffuso di giallo pastello: eravamo negli anni 50 del secolo scorso.

IMG_0216Cattleya Lorraine Schirai, storia.
Originariamente questo ibrido fu registrato come Laeliocattleya (Lc.)
Successivamenete, i suoi genitori o parte di essi furono spostati di genere, da Laelia a Cattleya.
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