Archivi tag: ibridi

Sl. Isabelle Stone ‘Rio Parnasso’

Sl. Isabelle Stone ‘rio Parnasso’

Sophrolaelia (Cattleya) Isabelle Stone, ibrido primario fra Laelia (Cattleya) sincorana e Sophronitis (Cattleya) coccinea. Orchidea di piccole dimensioni, una vera miniatura con i fiori di enorme dimensione rispetto alla pianta.
Ibrido primario molto ricercato e premiato:

Sl. Isabelle Stone = L. sincorana x Soph. coccinea Registrato da R. Stone nel (1987).

La tassonomia si diverte a renderci la vita difficile, evocando di volta in volta a supporto delle continue modifiche dei nomi, motivazioni legate al DNA.
Da un recente riordino, parte di specie del genere Sophronitis ed anche il genere Laelia sono sono stati inclusi nel genere Cattleya.
Comunque sia, divagazioni della nomenclatura a parte, questo delizioso ibrido primario e la sua cugina molto simile  Sl. Orpetii ‘Bella Vista’, tanto da essere spesso confuse fra loro, rimangono a distanza di anni dalla loro creazione, due favolose orchidee.

Cattleya Lorraine Shirai, alla riscoperta di vecchie glorie

Le orchidee non finiscono mai di sorprenderti. Siano esse ibridi oppure specie, stai pur sicuro che con loro nulla è certo.
Prendiamo ad esempio uno storico ibrido di Cattleya, vecchio ibrido creato per impreziosire i bouquet delle dame, signorine o signore dell’alta società, con quel tocco delicato dei suoi grandi fiori bianchi con il labello leggermente soffuso di giallo pastello: eravamo negli anni 50 del secolo scorso.

IMG_0216Cattleya Lorraine Schirai, storia.
Originariamente questo ibrido fu registrato come Laeliocattleya (Lc.)
Successivamenete, i suoi genitori o parte di essi furono spostati di genere, da Laelia a Cattleya.
Continua a leggere

Pordenoneorchidea 2009 – 10a edizone

Allestimento ed esposizione a cura di Orchids Club Italia

Ortogiardino, il Salone dell’ortoflorovivaismo in calendario alla Fiera di Pordenone da sabato 7 a domenica 15 marzo 2009 compie 30 anni…nel 1999 nasceva anche Pordenoneorchidea.
Sembra ieri quando, ormai 10 anni orsono, la direzione della fiera di Pordenone ci chiese di organizzare una esposizione di orchidee nel contesto della ormai consolidata “Ortogiardino”.
Ebbe un grande successo quella prima edizione. Quell’esposizione si avvalse della splendida coreografia, preparata per l’occasione dalle maestranze della Flover di Bussolengo con fontane e scorci di foresta tropicale.

pordenoneorchideaSono trascorsi 10 anni, l’esposizione è ormai un appuntamento consolidato, meta di visitatori provenienti da vari Paesi della Mitteleuropa.
Questa 10a edizione torna alle origini, rinasce il “Giardino delle orchidee”.
E’ nostra intenzione far respirare ai visitatori, atmosfere di altri tempi: quelle dell’Europa dell’Ottocento in particolare, epoca nella quale iniziò a diffondersi un’ammirazione sempre più vasta per le orchidee esotiche, irresistibili oggetti del desiderio che arrivavano nei giardini e negli orti botanici europei da ogni parte dei nuovi mondi, circondati da un alone di mistero. Era un periodo in cui le orchidee tropicali sembravano fatte apposta per rispondere alla mania esotica dell’Inghilterra Vittoriana: fiori sensuali, strani, spettacolari, grandi come mai se n’erano visti in precedenza; oppure minuscoli come preziose miniature, sembravano fatti apposta per accendere l’immaginario della società più opulenta dell’epoca. Raffinata ed elegante sarà anche l’edizione 2009 della mostra mercato dedicata a questo affascinante fiore allestita da Orchids Club Italia. Qui i visitatori di Ortogiardino potranno ammirare le specie più rare e preziose, ma anche acquistarle e, seguendo i preziosi consigli degli esperti, provare a farle crescere e fiorire in casa propria.

PROGRAMMA

Sabato 7 Marzo ore 10 – Padiglione n° 5 – inaugurazione del Giardino delle orchidee con la presenza di commedianti e musicanti in costumi settecenteschi.

Orchidee in concorso
Giudici di Orchids Club Italia valuteranno le orchidee in esposizione applicando il metodo americano (punteggio 1-100) ed assegneranno 3 premi:
1 – The best in show
2 – Grand Prix International Orchid Festival 2009
3 – Oscar della coltivazione

La bottega artistica
Padiglione n° 5 nello spazio “Pordenoneorchidea” è allestito un laboratorio dove poter dipingere le orchidee in esposizione.
Tutte le mattinate dei giorni feriali, chi intende partecipare può presentarsi nella bottega dell’arte, munito di attrezzature e strumenti per dipingere a tecnica libera. L’organizzazione metterà a disposizione le orchidee “modelle”.

A caccia di rarità
A complemento dell’esposizione saranno presenti vari stand di produttori di orchidee da collezione, italiani e stranieri… non mancheranno le orchidee fiorite in vendita.
Per festeggiare la decima edizione di Pordenoneorchidea, sarà allestito l’angolo delle scoperte selvagge, dove potrete scoprire ed acquistare divisioni di orchidee della collezione Guido De Vidi, comprese quelle pluripremiate in expò internazionali. Occasione unica per arricchire la vostra collezione con divisioni di piante adulte e acclimatate in Italia da molti anni.
A questo indirizzo potete inviare una piccola lista dei vostri desideri… chissà che qualche cosa non si trovi.

Vi aspettiamo numerosi.
Orchids Club Italia

Flover 2009, le orchidee in esposizione… collage

flover_08_02_2009 Come dici? Non si vede un tubo? Eh sì hai ragione, sono proprio tante, per ammirarle bene e dal vero, vieni a farci visita, l’esposizione durerà tutta la settimana.
Quelle che intravvedi nel collage sono le orchidee coltivate da vari soci di Orchids Club Italia, gli stessi hanno curato anche l’allestimento della mostra, ai quali va un grazie caloroso.
Pare che qualche esemplare in mostra, sia stato esposto fin dalla prima edizione del 1989.
Probabilmente non tutte le orchidee in esposizione dureranno in fiore fino a Domenica 15 Febbraio, se hai qualche orchidea fiorita portala in mostra, sarà gratificante per tutti.
Per vedere qualche foto da vicino vai sul sito di Alberto Ghedin

Phalaenopsis, basta la parola… forse

Leggendo il contributo di Maya sui commenti di questo post – Phalaenopsis in casa – mi son detto – Parole sante queste! – ed allora perché non prenderle come spunto di riflessione per un nuovo post sulla coltivazione delle Phal in casa?


A sinistra nella foto, Maya mentre conversa con una visitatrice in occasione della mostra di San Donà di Piave 2008
Ecco il testo integrale del commento:
Parlo di Phalaenopsis, per esperienza personale e in base alle condizioni dell’ambiente dove coltivo le mie, quindi, in linea di massima, è un discorso alquanto relativo…
Vorrei fare una sostanziale distinzione tra Phal ibridi e Phal botaniche,i primi, quelli più commerciali, che si trovano sui banchi di qualsiasi fioraio o vivaio, nate da incroci che permettono una forte resistenza ai “traumi” e magari a qualche maldestra mossa di noi coltivatori casalinghi ma soprattutto create per dare una grande resa, sia in vegetazione che in fioritura, le seconde, specie botaniche appunto, che rispondono esclusivamente alle condizioni di coltivazione relative al loro luogo di origine. In questo periodo tutti i miei ibridi stanno producendo uno, due e anche tre steli fiorali ognuna, comprese le più vecchie e malandate, giusto perché questa è la loro natura, è sufficiente fornire loro le poche cure che questa pianta richiede e costanti condizioni ambientali (a parte il piccolo periodo di stress climatico per favorire la fioritura) e le soddisfazioni arrivano presto e nell’arco di tutto l’anno.
Di tutt’altra natura è invece il comportamento delle specie botaniche, più difficile da interpretare se non se ne conosce l’esatta provenienza e di conseguenza le condizioni climatiche alle quali attenersi. Ad esempio, le mie P. equestris e P. stuartiana sono in gran fermento, la prima con fioritura, nuovi steli e keiky contemporaneamente e la seconda con uno stelo fiorale già abbastanza formato, mentre le altre sono silenti e in alcuni casi addirittura latitanti!!! Risulta evidente che in questo secondo caso, i tempi e le metodiche di fioritura e vegetazione rispondono esclusivamente ad un naturale comportamento invece che ad uno geneticamente determinato da una modifica atta a favorire migliori prestazioni.
Un caro saluto a tutti sperando di vedervi presto.
Maya