Un genere con oltre 1500 specie, tanto desiderate, temute e poco conosciute.
E’ assai difficile descrivere con semplicità e completezza le orchidee appartenenti al genere Dendrobium.
Questo genere assume il nome Dendrobium nel 1799 con la descrizione del botanico Svedese Olof Swartz (1760-1818), pubblicata su (Nova Acta Regiae Societatis Scientiarum Upsalensis ser. 2, 6: 82 (1799).
L’appellativo deriva dalla combinazione di due parole greche (dendron = albero e bios = vita) a significare la vocazione epifitica di gran parte delle specie appartenenti a questo genere (vita sugli alberi).
All’inizio erano note poche decine di specie, ora oltre 1500 e questo genere è uno dei più numerosi nella famiglia delle orchidee, la specie tipo è: Dendrobium moniliforme.
Il genere Dendrobium è presente in tutto il Sud Est Asiatico e nel continente Australe. E’ un genere molto complesso, sia per la forma e dimensione delle sue piante, che per esigenze biologiche e vive in habitat molto diversi, dalle pianure basse alle alte foreste umide.
Dendrobium farmeri
Collezione Guido De Vidi
Ci sono specie piccolissime, 5 centimetri ed altre enormi con fusti lunghi anche 4 – 5 metri, alcune hanno foglie caduche piuttosto che teretiformis e molte invece sono sempre verdi, disposte in sequenza distica oppure a foglia singola.
Le infiorescenze dei Dendrobium possono essere laterali, subapicali o apicali, munite di pochi fiori oppure con fitti pannicoli a forma di spazzola.
Questa breve introduzione del genere Dendrobium lascia subito intendere quanto è difficile cimentarsi nella coltivazione e non da ultimo anche nello studio scientifico.
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