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E’ arrivata l’estate anche a Treviso…finalmente

Intendo quella reale, fatta di sole e di caldo.
Oggi è il 20 giugno 2008 e sto assaporando la prima giornata calda e soleggiata, che coincide anche con il solstizio d’estate (20-21 Giugno)…tante ore di luce per noi e per le orchidee.

Il solstizio d’estate è magico , sia se vissuto sotto l’aspetto astrologico, che astronomico. Il sole sembra non voglia mai tramontare, nemmeno dopo aver incontrato la luna ed allora godiamoci questa combinazione magica. L’orchidea della foto fa una gran festa di questi giorni, lei vuole tantissima luce, la conosci? Bene, dopo aver indovinato la specie scrivi anche l’articolo di presentazione, io faccio festa… vado in giardino a godermi la notte non notte. Hai capito bene, sarai tu l’autore di questo post, divertiti.

PS) Gli autori potranno essere più d’uno, la redazione inserirà gli scritti firmati nel post.

Bifrenaria inodora… ma i fiori sono profumati

Bifrenaria inodora, uno dei tanti paradossi della nomenclatura: il nome di specie dovrebbe significare “senza odore” ed invece i fiori sono fragranti.

Il genere
Studi recenti, dedicati all’approfondimento delle specie appartenenti a questo raggruppamento tassonomico, lasciano molti dubbi sull’esatta classificazione. Nella sostanza, i dati morfologici e molecolari indicano che ci sono due “clades” distinti (Clade è un gruppo tassonomico – ad esempio, un organismo che comprende un unico antenato comune a tutti i suoi discendenti. Il primo contiene le specie endemiche principalmente nella foresta atlantica del Brasile del sud-est come piante rupicole, mentre l’altra è rappresentata da due specie che si sviluppano esclusivamente nella regione amazzoniana.
Bifrenaria Lindley 1832
Famiglia: Epidendroideae, Tribù: Maxillarieae, Sottotribù: Maxillariinae.
Questo genere è endemico in Sud America, la maggioranza delle specie è presente nel Sud – Est del Brasile, raggruppa circa 21 – 30 specie epifite, qualche volta terrestri o rupicole (una specie, B. Bifrenaria tyrianthina è esclusivamente rupicola).
Le specie appartenenti a questo genere sono facilmente riconoscibili dagli pseudobulbi quadrangolari, unifoliati, conici, piriformi o ovali, con foglie plicate. Le infiorescenze spuntano lateralmente alla base degli pseudobulbi, a gruppi di 4 o 5 fiori spesso fragranti.
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Ascocentrum ampullaceum

Esemplare a radice nuda
In natura questa specie vive anche in pieno sole abbarbicata su rocce inerti, ovviamente quando si fa riferimento al sole diretto bisogna sempre tener presente che nelle zone di endemicità esso è sempre filtrato, quindi tanta luce sì ma guardiamoci bene soprattutto in estate dal tener esposta al sole la pianta.
Le note colturali consigliano di coltivare questa specie e tutti gli Ascocentrun in generale, su cestini di legno, ma in presenza di piante adulte e dotate di un esteso apparato radicale, il substrato di appoggio diventa quasi inutile e conviene coltivarla a radice nuda, come quella che si vede nella foto.

Ascocentrum ampullaceum piantaAscocentrum ampullaceum fiori Ascocentrum ampullaceum (Roxb.) Schltr.; Fedde, Repert. Beih. 1: 975 (1913).
Sinonimi: Aerides ampullaceum Lindley 1832; Gastrochilus ampullaceus O.Ktze. 1891; Oeceoclades ampullacea (Roxb.) Lindl. ex Voigt 1845
Basionimo: Saccolabium ampullaceum Lindley 1828
Una bellissima specie epifita, endemica in un vasto areale che va dalla Cina centro-occidentaleale, Himalaya, Assam India, Bangladesh, Nepal, Bhutan, Sikkim, Isole Andamane, Myanamar ex Birmania, Tailandia, Laos, fino al Vietnam.
Vive sugli alberi decidui in zone collinose (300 – 900 metri di altitudine), gradisce buona luce, umidità e temperature intermedie: in coltivazione si sviluppa bene su cestini di asticelle legnose. Fra le bagnature sono utili le asciugature del substrato, in inverno le nebulizzazioni vanno ridotte.
La forma color fucsia (vedi foto) è la più popolare, esistono anche la forma alba e la forma aurantiaca.
Molte sono le ibridazioni di orchidee con genitore Ascocentrum ampullaceum. Recentemente è stata creata una nuova orchidea ibrida sviluppata presso la Manipur University, in India, è stata registrata presso la Royal Horticulture Society in Gran Bretagna (24-1-03). La Royal Horticulture Society è l’Autorità Internazionale per la registrazione degli ibridi di orchidea. La nuova orchidea è registrata sotto il nome di ‘Ascocenda Kangla’. L’ibridatore è Rajkumar Dishore del dipartimento di scienze della vita della Manipur University. La nuova orchidea è il risultato di un incrocio tra Vanda coerulea (genitore femminile) con Ascosentrum ampullaceum var. aurantiacum (genitore maschile).