Archivio mensile:Maggio 2010

Cyrtochilum serratum… chi la dura la vince!

Questa è la storia della prima fioritura del mio Cyrtochilum serratum, storia di orchidee, di passioni e di amore pagato con una splendida ed inaspettata fioritura.

Sono diversi anni che questa strana orchidea proveniente dall’ Ecuador, vive nella mia serra. Strana perchè senza i fiori non da chiare indicazioni, nemmeno del suo genere di appartenenza: forse Odontoglossum o Oncidium.
cyrt_serratum_piantaLe prime e sommarie analisi morfologiche di questa orchidea mi indussero a coltivare la piccola piantina, in area fresca e per trovare queste condizioni climatiche decisi di collocarla su di una zattera da appendere sulla rete di contenimento dei pannelli del raffrescamento.
Scelta indovinata perchè la pianta iniziò a sviluppare radici rigogliosissime, che andarono ad insediarsi dentro i truccioli di legno con cui sono composti i pannelli raffrescanti.
Lo scorso anno, finalmente spuntò il primo stelo fiorale – grande felicità – mal pagata però! La sua crescita si arrestò tragicamente una notte, era già lungo oltre un metro lo stelo, quando ricevette la visita di una malcapitata lumaca! Continua a leggere

Una collezione lunga 30 anni.

no_comment_4Guido De Vidi informa

Dal prossimo mese di giugno saranno disponibili le orchidee della mia collezione per chiunque intenda acquistarle.

Gli acquisti saranno posssibili solamente in serra, previo appuntamento, in ordine di sequenza della data di prenotazione via e-mail.

Contatti: info@orchids.it

27.05.2010 – Nota a margine:
Sono giunte diverse e-mail e telefonate dal tono “stupito-preoccupato” per questa mia scelta.
Le motivazioni? Sono stanco, molto stanco e nulla più, anche a cusa dei costi di coltivazione non più sopportabili. Non sarà facile collocare migliaia di piante, sia nei tempi che nella forma, ma la scelta sarà irreversibile e totale. Le orchidee rimarranno fra le mia passioni, fortunatamente sono molte le sfaccettature di approccio a questo fiore stupendo.
Grazie a quanti si sono resi testimoni di questo momento, grazie anche del vostro aiuto morale, appena possibile vi raggiungerò con singole e-mail.
Guido

Il genere Dimerandra

Prendendo spunto da un articolo pubblicato alcune settimane orsono, facciamo un passo indietro e, sperando di non tediare nessuno, introduciamo il genere Dimerandra per poi in un secondo articolo entrare nello specifico della Dimerandra emarginata in possesso di Guido.

IL GENERE DIMERANDRA di EMLY S. SIEGERIST (pubblicato su BOTANICAL MUSEUM LEAFLETS, HARVARD UNIVERSITY, CAMBRIDGE, MASSACHUSETTS autunno 1986 VOL. 30 No. 4) sintesi.

dimerandra_-emarginataI membri del genere occupano un’area considerevole dei tropici americani, che vanno dal Messico attraverso l’America Centrale al Sud America settentrionale ed occidentale, tra cui l’Orinoco e ibacini amazzonici.
Sono assente dalle isole delle Indie Occidentali.
Due specie, D. elegans e D. emarginata, hanno la più ampia distribuzione, il loro modello di variabilità in entrambe le strutture vegetative e floreali sembrano essere direttamente proporzionale all’area geografica in cui vivono.
Le specie rimanenti sono piuttosto limitate in area o in frequenza o entrambe le cose.
Dimerandra emarginata, anche se descritta originalmente dalla Guayana, è più comune in America centrale, dal Messico a Chiriqui, a Panama.
Una delle più interessanti separazioni del carattere nella forma dei petali si verifica su entrambi i lati
dell’istmo di Panama.
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Mostre ed eventi: Bologna, Trento e Schio

I prossimi mesi di Maggio e Giugno ci propongono tre eventi orchidofili di rilievo, due per la loro storia – Bologna e Schio – e Trento (Mezzocorona per la precisione) per l’originalità del connubio “Orchidee e Vino”.
In ordine cronologico presentiamo le tre mostre orchidofile:

BOLOGNA
Organizzazione a cura dell’ A.E.R.A.D.O
L’A.E.R.A.D.O. è un’ Associazione strorica nel panorama orchidofilo italiano ed è un vero piacere vederla ancora attiva dopo tanti anni di “onorato servizio”

ORCHIBO 2010 XX MOSTRA INTERNAZIONALE DI ORCHIDEE
La data: 15 – 16 maggio 2010
il luogo: Villa Aldrovandi Mazzacorati
la via: Toscana 19
orario: sabato e domenica 10.00 – 19.00
Ingresso libero

TRENTO
Organizzazione a cura dell’ A.T.O. – Associazione Trentino Orchidee
MOSTRA-MERCATO INTERNAZIONALE DI ORCHIDEE
28, 29, 30 Maggio 2010, presso le Cantine Rotari di Mezzocorona (Tn)
L’ATO è una giovane Associazione orchidofila, che raggruppa appassionati del Trentino-Alto Adige.
Quando sul finire degli anni 80 nasceva l’ATAO, Associazione Triveneta Amatori Orchidee, si pensava di raccogliere attorno ad un’unica Associazione territoriale (Triveneto per l’appunto), gli appassionati orchidofili (allora pochi) delle tre Regioni limitrofe; nel Veneto e nel Friuli si è trovata la linfa necessaria, nel Trentino-Alto Adige, no. Per questo, ora, sono molto entusiasta della nascita di questa nuova associazione; è come vedersi concretizzare un vecchio sogno inespresso – complimenti agli orhidofili Trentini… chissa che un giorno non ci si ritrovi!!

SCHIO – VICENZA
mostra_schio_2010 Schio è per numero di abitanti il terzo comune della provincia di Vicenza, situato all’imboccatura della Val Leogra. Il nome “Schio” deriva da scledum, termine latino medioevale indicante una pianta della famiglia della quercia.
Schio si trova in una posizione strategica di comunicazione e quindi ha da sempre attratto numerosi esempi di civiltà. Famosissima è ad esempio la pista dei Veneti che passa di qui e attraversa tutto il Veneto, dall’Adige al Piave.
Durante il dominio della Repubblica di Venezia, Schio conobbe un grande sviluppo economico e sociale. La città diventò infatti col tempo il principale luogo di produzione laniera della Serenissima.
A Schio, una nuova combinazione dei fattori produttivi determinò, a partire dagli anni trenta del Settecento, l’ascesa veramente spettacolare del lanificio, fondata sull’innovazione di prodotto: i panni detti ad uso estero mischi (misti), cioè tessuti con materia prima cardata, tinta e mescolata nelle diverse colorazioni.
Questa peculiarità di Schio, in un contesto di generale economia contadina del restante territorio, ha modellato una comunità a vocazione operaia, legata alla grande impresa del lanifico Rossi.
E’ in questo scenario che l’Amministrazione Comunale di Schio, il 12 e 13 Giugno 2010 organizza le “Notti d’estate” e mette all’ochiello dei costumi, l’orchidea .
L’evento orchidofilo di Schio, che sarà anche mercato, giunge ormai alla sua quinta edizione e si avvale della collaborazione dei suoi creatori, appassionati orchidofili Schledensi, nonchè della partecipazione dei soci di Orchid Club Italia che allestiranno una esposizione di Orchidee esotiche.
Per quest’evento seguiranno ulteriori informazioni dettagliate.

Dendrobium anceps…specie bella ed inusuale

Dendrobium anceps Sw. 1800 SEZIONE Aporum

Sinonimi:
Aporum anceps (Sw.) Lindl. (1830)
Ditulima anceps (Sw.) Raf. (1838)
Callista anceps (Sw.) Kuntze (1891)
D. anceps, pur essendo un’orchidea interessante è una specie quasi dimenticata nelle descrizioni dei libri di coltivazione, e poco cercata dai collezionisti.
E’ difficile da far fiorire ed i suoi fiori piccoli, quando ci sono, si perdono fra le ascelle delle foglie distiche.
A prima vista la sua morfologia potrebbe trarre in inganno l’osservatore, infatti assomiglia a qualche pianta succulenta o cactacea. Nei suoi luoghi di endemicità, D. anceps è coltivato più come pianta ornamentale che per i suoi fiori, ma al collezionista attento, questa specie sa dare belle soddisfazioni; se qualche veditore la propone non lasciatevela scappare!
dendrobium_anceps_fioredendrobium_anceps
Collezione Guido De Vidi – foto scattate 1.05.2010

Dendrobium anceps
E’ endemico in Assam, Bangladesh, Himalaya orientale, Nepal, Bhutan, Sikkim, isole Andamane, Myanamar, Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam e Nicobare. Vive nelle valli tropicali e subtropicali, ad un’altitudine di 200-1.400 metri. E’ un’orchidea epifita di piccole dimensioni, con lunghi fusti penduli che portano molte foglie in doppia fila (da cui il nome-anceps), appiatite, carnose, decidue, distiche e ovato-lanceolate. Fiorisce in primavera – estate, su una breve infiorescenza terminale e laterale, con piccoli fiori giallo pallido (meno di 15 millimetri), singoli (ad ogni nodo di foglia), carnosi, profumati (leggero odore di mele cotte) e presenti ovunque lungo lo stelo, ma soprattutto al vertice.
Questa specie richiede un luogo fresco della serra intermedia, riposo asciutto e la cessazione di fertilizzanti nei mesi invernali. Può essere coltivata su supporti di felce arborea o in vaso con composto drenante.
L’insetto impollinatore non è conosciuto, forse una piccola ape a caccia di nettare.