Archivio mensile:Marzo 2014

Orchidee, sindrome “teutonica”

28-30 Marzo 2014 DRESDA: la più grande fiera delle orchidea in Europa.
Scritto questo possiamo “dire” di aver scritto tutto. Grande evento per le associazioni orchidofile italiane ed europeee e per tutti gli appassionati collezionisti. Fortunato chi c’è stato.
Sappiamo che è partito un pulman dal trentino, rinforzato da qualche manipolo di altra provenienza, per partecipare alla mostra.
Tutto bene? Ma, da orchidofilo “anzianotto” come usa esprimersi qualcuno (con malcelata invidia) nei miei confronti, mi sarebbe piaciuto che tale dispiegamento di forze fosse servito anche per inviare orchidee “ITALIANE” all’expò.
Non si dica che non si poteva. Esattamente 20 anni fa ( ad Hannover) l’Italia si è fatta conoscere in Europa proprio organizzando (con una buona dose di coraggio) un piccolo stand espositivo, risultato alla fine, stracarico di medaglie.
014 Ebbene, se è pur vero che i tedeschi (in tutti i settori della scienza, della tecnologia ed anche della botanica), di primo acchito incutono timore – come si può competere con loro – vien da dire, ma poi capita e è capitato in più occasioni che, se li porti nel tuo terreno, nella genialità di italiani, mostrano i loro limiti.
Faccio solo un esempio per evidenziare quanto scritto in precedenza: vi siete accorti che nelle loro esposizioni, abbondano quei generi che prosperano facilmente in clima di “non sole”. Dove sono gli splendidi esemplari d Cattleya, Vanda, Laelia e tutto quello che chiede il nostro sole.
Ecco, togliamoci dal groppone la sindrome “teutonica” e diamo un senso alle nostre idee, come capita spesso di fare noi italiani

Orchidee nei libri: l’appetito vien leggendo!

La metafora “Il peso della cultura” coniata in questo post suscita ancora attenzione “letteraria” nel mondo dell’orchidologia italiana e non sarebbe una cattiva idea che diventasse l’occasione per costituire, fra gli appassionati delle orchidee, un gruppo di interesse permanente.

PROMOZIONI LETTERARIE IN CANTIERE
1 – Ricordate Due libri per natale? Bene, l’iniziativa ha avuto enorme successo, tanto da riproporre alla vostra attenzione un nuovo ordine scontato. Come è capitato per il primo ordine, il costo dei due volumi potrà oscillare fra i 60 – 70 euro – tutto dipende dal valore del cambio euro/sterlina. Abbiamo già in prenotazione più di 10 adesioni, chi fosse interessato (per gli sconti massimi, dobbiamo raggiungere minimo 14 prenotazioni) invii la sua prenotazione (con urgenza) a info@orchids.it
NOTA POSTUMA IN EVIDENZA
Purtroppo, l’appetito viene anche “vendendo”: ci giunge notizia (dopo la stesura del post) che l’editore ha modificato le condizioni di sconto, per avere i libri scontati del 45% bisogna raggiungere 20 adesioni e non più 14.
Niente paura, diamoci da fare, chi ha visto ed acquistato i libri, vi invita a non perdere l’occasione!

2 – Alberto Grossi ha contattato Rudolf Jenny, autore di varie monografie sulle Stanhopeinae, ed ha concordato uno sconto di 75 euro sul suo bellissimo volume: The Stanhopea book. E’ la sua ultima monografia sul genere Stanhopea, uscita qualche anno fa con prezzo di copertina 175 Euro.
DSCF0665Il volume di Rudolf Jenny “parla” anche un po’ italiano: il disegno di copertina è opera di Silvana Rava, bravissima pittrice botanica, ispirata in quell’occasione da un esemplare di Stanhopea nigroviolacea della mia collezione.
La pianta dipinta da Silvana Rava, racconta anche una sua interessante storia.
Anche per questo volume, chi fosse interessato all’acquisto ne dia notizia a info@orchids.it.

Slc. Jewel Box ‘Dark Waters’ AM/AOS, amore e felicità

22 Marzo 2014. E’ un sabato di inizio primavera, il meteo chiama pioggia e la luce del giorno se ne sta già andando.
Ieri è stato a trovarmi Ferruccio Carassale – affermato fotografo – per un servizio fotografico che uscirà nei prossimi numeri di “Gardenia”. Una giornata intensa e tante foto, primi piani ed anche foto per così dire “furbe”, quelle che ti prendono, per capirci.
Con una professionalità disarmante, Ferruccio immortalava tanti aspetti della collezione: fiori, scorci, miniature e poi, le sue amate Restrapia ! Sapendo che lui è innamorato di queste Pleurothallidiane, provavo un malcelato piacere a godermi le sue esclamazioni di stupore, quando gli presentavo le varie specie per le foto.
Fra una foto e l’altra, si conversava sullo stato dell’orchidofilia italiana e del senso di una passione, sempre più difficile da tenere in vita.
“Vedi Ferruccio – esordivo – Coltivando orchidee per tanti anni, ti capita di entrare in simbiosi con alcune piante della tua collezione. Questa emozione, che potrei quasi considerare “innamoramento dedicato”, non la potrai vivere precocemente, solo il tempo e le vicende della vita potranno donartela. Questa ad esempio – indicando uno stupendo esemplare di Cattleya dai fiori color rosso cupo – vive da anni insieme a tante altre orchidee della mia collezione, ed è riuscita a ritagliarsi uno spazio particolare nella mia vita, ma non è stato un sentimento “a prima vista”. Vediamo se con le tue foto riuscirai a carpire questa connivenza fra pianta ed il suo coltivatore. La pianta è stata degnamente fotografata, la vedremo nel servizio futuro.

Slc. Jewel Box ‘Dark Waters’ AM/AOS, amore e felicità.
Oggi 22 Marzo, la luce del giorno se ne stava andando via velocemente, ma ho voluto ugualmente mostrarvela: eccola, sono riuscito un po’ maldestramente a fotografarla con l’aiuto del flash e ne è uscito un bellissimo effetto di chiaroscuri.
010Ha una lunga storia questa pianta. La coltivo da una ventina di anni e non mi ha mai tradito. Fiorisce regolarmente la seconda settimana di Marzo ed è stata la regina di Pordenoneorchidea per parecchi anni: edizione 2005 ed anche edizione 2007-1 e edizione 2007-2, da quando hanno spostato la fiera “Ortogiardino” di una settimana, lei non riesce ad anticipare la fioritura e se ne sta tranquilla in serra.
E’ un ibrido registrato nel 1962, Slc. Jewel Box è una classica Cattleya rossa a crescita compatta, famosa per il suo colore ricco e per il portamento vigoroso, come dimostrato da numerosi CCM assegnati al grex nel corso degli anni. Il cultivar ‘Dark Waters’ ha ricevuto un AM / AOS nel 1972, e produce grappoli di fiori leggermente profumati. I fiori tendono ad essere leggermente concavi e riflettono l’influenza del genitore C. aurantiaca. Slc. Jewel Box tollera una vasta gamma di condizioni, ma cresce eccezionalmente vigorosa quando riceve luce diffusa e brillante, temperature da intermedie a calde, e abbondanza di acqua durante la crescita attiva.

Registered in 1962, Slc. Jewel Box is a classic compact-growing red cattleya famous for its rich color and vigorous growth habit, as shown by numerous CCMs awarded to the grex over the years. The cultivar ‘Dark Waters’ received an AM/AOS in 1972, and reliably produces clusters of deep red, slightly-fragrant flowers. The flowers tend to be slightly cupped, reflecting the influence of the aurantiaca parent. Slc. Jewel Box tolerates a wide variety of conditions, but grows exceptionally vigorously when given bright diffuse light, intermediate-to-warm temperatures, and plenty of water while in active growth.

Un bel tramonto, un bel sabato sera felice, lei è sempre fedele: ogni seconda settimana di Marzo si mostra in tutta la sua voglia di ammaliare.

REWIND – Orchidee spontanee: nuvole di “Pianelle”, ma non solo loro


Una grande giornata da incorniciare… e pensare che non era partita nel migliore dei modi

Cypripedium calceolus, nome popolare scarpetta di Venere o Pianella della Madonna

L’appuntamento dei soci del Club per la visita ad una delle colonie più numerose d’Europa era all’uscita del casello autostradale di Verona est alle 9.30 e fin qui tutto bene. Purtroppo, appena formata l’autocolonna, alla seconda rotonda della tangenziale, già ci sian persi. Panico a non finire, ma dopo altri due o tre errori stradali, siamo riusciti a prendere la statale che porta verso l’alta Val d’Illasi… la nostra meta.
carega_vinc_4La giornata era splendida, le prealpi veronesi limpidissime e la temperatura in pianura sopportabilissima. Era Domenica però, una Domenica di inizio estate che gran parte dei veronesi aveva deciso di spendere in montagna. Alle 10 del mattino il traffico automobilistico lungo la strada che porta in Val d’Illasi era stranamente scarso… per forza, gli escursionisti erano già tutti piazzati lungo i numerosi sentieri, sin dalle prime ore mattino: le loro automobili però, erano tutte parcheggiate lungo le rive della strettissima strada piena di tornanti che porta al rifugio Revolto (1336 metri di altitudine).
Chilometri di automobili parcheggiate senza soluzione di continuità, il nostro gruppo, dopo una serie di manovre è riuscito a parcheggiare le auto a 15 minuti di strada a piedi. Niente paura, armi e bagagli, e su per le ripide rive dei sentieri che tagliano di brutto i tornanti della strada asfaltata.
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Orchids.it compie 10 anni, e rimane ancora l’approdo sicuro dell’orchidofilia e dell’orchidologia internazionale

Sembra impossibile, ma quella strana idea di creare un blog per raccontare il mondo che gira attorno alle orchidee, resiste e segna un punto fermo fra gli appassionati.

foto_guido_floverOrchids.it muoveva i primi passi nel mese di Febbraio del 2004 e dopo qualche post di rodaggio, quasi a voler verificare se il blog fosse veramente un’agorà virtuale interattiva, finalmente giungono i primi commenti su questo post: La casa per le tue orchidee, erano quelli di Roberto, un orchidofilo udinese e di Laura. Ho provato una piacevole sensazione: effettivamente qualcuno legge, mi son detto!

Allora era tutto assai spartano, niente foto, erano un lusso da non concederci. Poi si iniziò anche a postare foto, poche e piccole però, si occupava troppo spazio. L’interattività sul web, in quel tempo era fatta di newsletter, qualche forum anch’esso spartano e Fb era ancora nella mente di Mark Zuckerberg e per pochi altri intimi.
E’ in questo contesto che prende il via questo blog, sin dagli inizi non ascetico, ovvero non mero racconto dell’ovvio: che belle che bravi! No, per mia scelta, l’agorà doveva toccare le cose reali e dare notizia anche delle storture, che inevitabilmente attraversavano il mondo che si intendeva raccontare.
E come spesso accade, quando si va giù duri, emergono le debolezze, affiorano gli egocentrismi, le ambizioni a mala pena sopite dall’ipocrisia dettata dalla convenienza: “sai – ti consiglia chi vuol stare sia di qua che di là – certe cose si pensano ma non si scrivono”. Qualche visitatore, a seconda delle convenienze, prima ti adula e poi ti offende. Fa parte del gioco: quando tocchi nervi scoperti, devi aspettarti anche reazioni maldestre.
Ecco, in questi anni orchids.it è diventato uno spazio virtuale (memoria) dove rimane archiviato anche questo spaccato scomodo per i voltagabbana, che poco ha a che fare con il racconto puro della bellezza di un mondo fantastico, ma che non puo essere sotteso se non nella sua interezza.
E’ tanto altro questo sito. Molti di voi hanno mosso i primi passi nel mondo delle orchidee proprio leggendo orchids.it. Altri lo seguono a prescindere: magari per criticarlo oppure per apprendere e più semplicemente per essere informati. Qui dentro si sono fatte e disfatte amicizie, sono nati incontri, si è parlato e si parla di letteratura, di cultura, di lavoro manuale, di curiosità e di leggende.
In questi dieci anni sono molto cambiati gli strumenti di informazione virtuale. Agli inizi, l’interattività era lo strumento attraverso il quale si costruivano dialoghi, si affrontavano problemi e si davano risposte articolate. I commenti e le foto erano anche occasione di pubblicizzare, mostrare e gioire di eventi, poi è arrivato Facebook ed altri socialnetwork e tutto è cambiato.
Facebook rende tutto più facile, ti consente l’immediatezza: scrivi, pubblichi foto, video, apri il tuo diario, la tua pagina, il tuo gruppo e tutto diventa evanescente, quasi scontato. Da qualche anno, tutto e tutti transitano per Fb. ed allora? Che ruolo rimane per i forum e per i blog? Per un blog che vuol continuare a raccontare le orchidee la vita si fa dura e magari si pensa di lasciar perdere: prendiamo l’onda di Fb, così fan tutti!
Ed invece no! Ecco la sorpresa: il blog continua ad essere strumento utile di informazione concreta, ecco le statistiche di ieri:

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Schede di coltivazione 36
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Il tuo dendrobium è nobile? 11
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Cattleya maxima… quei pochi pseudobulbi dimenticati sui bancali della serra 8
Acari e batteriosi nelle Phalaenopsis 7
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Cymbidium: tempo di rinvaso. 6
Orchidaceae 6
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Maxillaria porphyrostele ‘Alessandro’ BM/AIO 6
Orchidea nera: Maxillaria schunkeana 6
Vanda coerulea, tutte le tonalità del blu 6
Phalaenopsis in casa 6
Di serra in serra…gran fermento nel Club 5
Piccola storia delle orchidee 5
La serra di Guido 5
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Come controllare la temperatura massima e l’umidità in serra 5
Ortografia e grammatica dei nomi delle orchidee 5
Cattleya, la regina delle orchidee 5
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I visitatori continuano a seguire questa fonte d’informazione, la notizia mi rende orgoglioso e mi da la forza di tenerla viva: grazie a voi che continuate a seguire orchids.it, 10 anni non sono trascorsi invano!