Ornithocephalus myrticola… di gioiello in gioiello

ornithocephalus_myrticola_4 Orchidee testa di uccello.

Appartengono al gruppo Ornithocephalus (nome di matrice Greca – “Ornis” = “Uccello”, “Cefalo” = “testa”), per la somiglianza della colonna con la testa di un uccello – sottotribù Oncidiniae – ex Ornithocephalinae.
Sono note circa 100 specie, piccole, epifite, distribuite nell’America tropicale, con diversi generi la cui endemicità è limitata nelle foreste costiere atlantiche a sud-est del Brasile.
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Paphiopedilum leucochillum o godefroyae?

paphio_godefroyae Le specie del genere Paphiopedilum, comprese nella sezione o sottogenere Brachypetalum (fil Hallier.) Pfitzer, sono assai problematiche da individuare con certezza.
Passi per P. niveum ed il P. concolor, ma P. bellatulum, P. godefroyae e P. leucochillum, ti lasciano sempre un margine di dubbio. D’altra parte, nemmeno i tassonomi sono d’accordo fra loro.
In questi giorni d’Agosto non è proprio il caso di imbastire disquisizioni utili alla corretta individuazione delle varie specie con annesse varietà, però nella mia collezione è fiorita per la prima volta un esile piantina, acquistata in beute qualche anno fa, come P. concolor
E’ stato in occasione della graditissima visita di Valdo, un appassionato orchidofilo Trevigiano che vive e coltiva orchidee in Tailandia (beato lui!!), che guardando il fiore (vedi foto), si è pensato aP. godefroyae, ma il labello è quasi senza punteggiature e quindi potrebbe anche essere P. leucochillum… o forse un ibrido?? Chissà!
Buon ferragosto a chi è in vacanza e a chi sta a casa: sognate tutti con questo brano stupendo di: B.B. King – Lucille… una bella storia d’amore per la sua chitarra di nome “Lucille”.

Stanhopeinae?… coltivale nelle museruole

YouTube – VideoMusic
Cestini di legno per le Vandaceae, cestelli di ferro per le Pleurothallidinae “Dracula” e museruole per le Stanhopeinae. Nell’intento di simulare il più fedelmente possibile, l’habitat delle orchidee, i coltivatori si sbizzarriscono nelle soluzioni più svariate.
Alchimie segrete per i composti dei substrati, vasi trasparenti, vasi forati anche nelle pareti verticali, varie tipologie di zattere e tronchetti. Tutti stratagemmi per far crescere bene le nostre orchidee e chi più ne ha più ne metta!.
stanhopea_tigrina_1 A complicarci la vita ci sono pure le orchidee dal cosiddetto “geotropismo negativo”, ovvero con gli steli fiorali che si formano alla base degli pseudobulbi e puntano verso il basso, attraversando in tal modo la parte radicale delle piante.
In questo, le Stanhopeinae sono maestre. Che dir si voglia, con le Stanhopee, la vecchia e cara museruola è ancora la soluzione imbattibile… siete d’accordo?
Una soluzione molto usata dai vecchi coltivatori ed ancora molto funzionale è quella di contenere il substrato in capienti museruole: sì proprio quelle gabbie che i nostri contadini, nel recente passato, applicavano al muso delle mucche e degli asini per impedire loro di mordere ed anche di mangiare durante i lavori delle arature…da cui la metafora “mettere la museruola” per rappresentare simbologie d’asservimento, costrizioni e censure.
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Paphiopedilum lowii

paphio_lowii_1Paphiopedilum lowii (Lindl.) pfitzer 1895
Sottogenere Polyantha
SEZIONE Polyantha [pfitzer] Brieger 1971
Paph. lowii è senza dubbio una delle più belle specie multifiori della Malesia e del Borneo. E’ stato introdotto nelle coltivazioni europeee nel 1846. E’ uno dei pochi Paphiopedilum a sviluppo epifita. Il suo habitat preferito lo trova nelle lettiere di foglie e muschio sui rami degli alberi.
Pianta di medie dimensioni da clima caldo intermedio. Vive nelle foreste pianeggianti fra gli anfratti calcarei, ricoperti di humus detriti e foglie, o direttamente sullo stesso calcare, più spesso, come si è scritto sopra, cresce su tronchi di alberi.
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