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La vostra posta

Care amiche e cari amici del blog, questo post è il nuovo contenitore delle vostre richieste di aiuto. E’ consultabile da tutti i frequentatori del sito e quindi sarà più facile ricevere risposte in tempo reale.
Quando il post uscirà dal video, sarà comunque raggiungibile attraverso la pagina “INFORMAZIONI”.

La via più semplice per chiedere consigli.
Scrivi la tua mail nello spazio dedicato ai commenti di questo post… se puoi linka anche una foto (per poterlo fare devi parcheggiarla su qualche album pubblico), vedrai che qualche “angelo ti aiuterà”.

Grazie della collaborazione.
Guido

Barkeria spectabilis… delicatisima

Barkeria spectabilis è probabilmente la più facile da coltivare e la più popolare fra tutte le specie del genere Barkeria. Leggi anche questo post.

Barkeria spectabilis Bateman ex Lindl., Edwards’s Bot. Reg. 28: t. 43 (1842).
Sinonimi: Barkeria lindleyana sottospecie spectabilis (Bateman ex Lindl.) Thien, Brittonia 22: 297 (1971). Epidendrum spectabile (Bateman ex Lindl.) Rchb.f., Ann. Bot. Syst. 6: 375 (1862), nom. illeg.
Nome comune: Barkeria spettacolare
Barkeria spectabilis è endemica in El Salvador, Guatemala, Messico del sud. Questa orchidea vive sui rami delle querce in ambienti abbastanza asciutti ad altezze che vanno da 1300 ad oltre 3500 metri. Occasionalmente si sviluppa sulle rocce come litofita.
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Orchidee e “orchidioti”… simpaticamente amici

Orchids.it, dove la dimensione “virtuale” e quella “reale” si incontrano.
Oggi sono venuti a trovarmi, Maya e Gianni, amici del blog, delle orchidee, ed amici miei ovviamente. E’ stata una visita graditissima e piacevolissima, consumata quasi per intero a parlar di orchidee.
Già, le orchidee. Le orchidee viste solamente come ammaliatrici sarebbero poca cosa, quando invece la loro attrazione genera anche quel nobile sentimento chiamato amicizia, allora diventano magiche.
Curo questo blog dedicato alle orchidee, un po magico anche lui, ma la vera anima sei tu che lo leggi, tu che intervieni, tu che lo popoli, tu che ti fai ammaliare anche dall’amicizia.
Sì in questi quattro anni di vita, Orchids.it ha raccolto attorno a se molte amiche e molti amici. Sono veramente contento.
Questo post nasce per raccontare la mia gioia, una volta tanto le orchidee possono aspettare, questa volta siamo noi “orchidioti” del blog i protagonisti, tutti indistintamente: tu che sei coautore di post, tu che partecipi nella “community” con i tuoi commenti, tu che leggi assiduamente e non scrivi mai un commento, tu che sei critico, tu che leggi ogni tanto…così per caso, ed anche tu che domani scriverai il tuo primo commento.
Gianni era in buona forma e mi ha fatto molto piacere anche la prima visita di Maya, letteralmente rapita dalle radici delle orchidee dentro la serra.
Due gocce, due gocce di quel piccolo laghetto chiamato Orchids Club Italia, grazie Maya, grazie Gianni.

Vanda in vasi di vetro… solo moda?

Commercio delle orchidee, ora tocca alle Vanda
Noi collezionisti usiamo sempre due aggettivi per distinguere i due aspetti del commercio di orchidee: commerciali e botaniche.
Nel passato, acquistare orchidee cosiddette commerciali significava portare a casa qualche ibrido di Cymbidium, di Paphiopedilum, di Zygopetalum e quando andava bene di Cambria. Poi venne l’era delle Phalaenopsis e dei Dendrobium.
Da qualche anno a questa parte non c’è casa, ufficio, bar e negozio che non abbia in bella mostra una delle orchidee accennate poco sopra. Una vera invasione, ormai noiosa ed abbastanza normale.
Bisognava innovare, ed ecco che nelle bancherelle delle mostre, nei negozi specializzati e nei centri commerciali si cominciano ad acquistare anche le Vanda.
Passi per le Phalaenopsis e per i Paphiopedilum, che in qualche modo si possono coltivare anche fuori serra, con le Vanda la faccenda si presenta un po più complessa, vuoi per la luce e per giusta l’umidità da garantire a queste varietà di orchidee.
Ma ecco che, a soluzione del problema “umidità” la fantasia dei commercianti ha pensato bene di inventare la “Vanda in bicchiere” di vetro trasparente. Una bella trovata, non c’è che dire! In un colpo solo si vende orchidea e vaso di verto, peccato che non sia una soluzione per far vivere la pianta.
Solo a titolo esemplificativo linko questo sito che fra le altre cose vende su internet anche la famosa “Vanda in bicchiere” dal quale ho anche preso la foto a fianco.

Il genere Vanda è composto da orchidee epifite a sviluppo monopodiale, crescono cioè su di un unico fusto. A differenza delle Phalaenopsis anch’esse orchidee a sviluppo monopodiale, le Vanda hanno una crescita più marcata, accompagnata anche dalla formazione di molte radici aeree. Questa loro peculiarità rende difficile la commercializzazione in vasi (le radici in natura rimangono aeree ed assorbono molta umidità dall’ambiente tropicale in cui vivono), ed ecco che per sopperire alla mancanza di umidità sono ficcate dentro dei grandi vasi di vetro.
Questa soluzione non può garantire una lunga vita alla pianta…a breve va tutto bene, ma col tempo, la mancanza di aerazione dello spazio interno al vaso procura muffe e marcescenze che portano prima o poi alla fine della pianta stessa.
E’ auspicabile che questa moda di vendere le “Vanda in bicchiere” finisca e lasci spazio a soluzioni più professionali, ma questa è un’ altra storia che affronteremo in altri post.