Archivio mensile:Giugno 2008

Miniature spontanee…Coeloglossum viride

Sembra tornato l’autunno anche se, guardando il calendario, non dovrebbe essere così. La stagione delle orchidee spontanee prosegue comunque mantenendo, più o meno, gli stessi ritmi degli anni precedenti.
Sebbene preferirei programmare le mie sortite per effettuare le mie ricerche, è diventata ormai consuetudine fare le uscite “al volo”…mi alzo al mattino presto, apro il balcone ed in base al tempo decido il da farsi.
Avessi dovuto basare le mie decisioni sulle previsioni meteo, domenica sarei rimasto sotto le coperte a poltrire, ed invece no. Aprendo il balcone ho avuto la piacevole sorpresa di trovare una gionata assolata con il cielo terso, ma con un’arietta tutt’altro che tiepida (gli 11° ricordavano l’autunno piuttosto che l’estate).
Decido allora di dirigermi verso una meta poco distante da casa, che pensavo di visitare già da un paio di settimane, ma che avevo accantonato a scapito di altre.
Non sapendo bene dove andare, parcheggio l’auto in una rientranza alla sommità del monte e mi dirigo verso il crinale, dopo aver visto a fianco della strada alcune Orchis mascula quasi completamente sfiorite. Pochi passi, un centinaio di metri circa, e faccio il mio primo, piacevole, nuovo incontro: alcune Coeloglossum viride (L.) Hartm., Handb. Skand. Fl.: 329 (1820), piccola orchidea che passerebbe inosservata all’occhio medio per la sua taglia minuta, non più di 5/10 cm, e per la colorazione, dal verde chiaro al bruno.
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Oncidium sphegiferum… quella piccola piantina di Enzo

Quella miniatura che mi regalò Enzo Cantagalli doveva essere O. harrisonianum, almeno così era scritto sul cartellino.
Io ho l’abitudine di scrivere (quando si tratta di scambi omaggio), la provenienza delle mie orchidee e sul cartellino di questa piccola pianta è ben evidenziato il nome di “ENZO” ed allora ho pensato bene di dedicare al mio maestro questa fioritura.
Per la verità l’orchidea di Enzo è O. sphegiferum, e non O. harrisonianum, entrambi però appartengono alla stessa sezione: Pulvinata.
Questa sezione raggruppa cinque specie: O. divaricatum, O. harrisonianum, O. pulvinatum, O. robustissimum e O. sphegiferum. Le piante di questa sezione hanno i fiori con sepali abbastanza carnosi. I petali ed il labello, tranne il suo callo, sono piuttosto sottili e morbidi o flessibili (membranaceous). Gli pseudobulbi sono piccoli con una foglia terminale prominente e sono avvolti da una brattea. Le foglie sono piane e presentano una struttura abbastanza carnosa. La cresta del labello assomiglia ad un cuscino ed è coperta da peli lanuginosi e molli. Tutte le specie di questa sezione sono originarie del Brasile. Questo gruppetto di Oncidium è molto apprezzato dai collezionisti, sia per le piccole dimensioni delle piante che per la lunga durata delle fioriture.
Oncidium sphegiferumè una specie epifita endemica nel sud del Brasile (Rio de Janeiro), richiede luce lievemente filtrata e buona umidità ambientale.
Ecco la descrizione originale dell’Oncidium sphegiferum, apparsa su edwards’s botanical register.

Coltivazione
Le foto mostrano i fiori di questa pianta e la mia soluzione di coltura. Pur non essendo un’orchidea rupicola, come si può vedere nella foto centrale, coltivo questa specie in vaso con substrato inerte. Ho scelto questa soluzione per evitare dannose stagnazioni di acqua dentro la membrana degli pseudobulbi. Come sanno molti collezionisti di orchidee, il problema della indebita stagnazione di acqua fra membrana e pseudobulbo di molte specie di Oncidium (tutte le specie cosiddette ad “orecchio d’asino”, O. ampliatum fra le più sensibili) è sempre latente…quante piante si son perse in una sola notte di disattenzione.

Oncidium sphegiferum Lindl. 1843
Sezione: Pulvinata

Quiz del venerdì

A proposito di esemplari, sapresti descrivere esattamente com’è coltivato questo? Zattera, vaso, altro.
Sarà pubblicata la foto a pianta intera appena giungerà il commento con la risposta giusta: avanti con la fantasia.
Bulbophyllum frostii Summerhayes 1928
Sinonimi:
Bulbophyllum bootanoides (Guill.) Seidenfaden 1973 – Cirrhopetalum bootanoides Guillaumin 1956 – Cirrhopetalum bootanense auct. non. Griff. Guillaumin 1958
Nome di specie attualmente accettato: Cirrhopetalum frostii (Summerhayes.) Garay, Hamer & Siegerist 1994

Nota: la risposta giusta è già arrivata…
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Quel sito…un po così

Orchidcoltura, il sito pensato, fatto e gestito da Alberto Ghedin, mio carissimo amico e compagno di tante vicissitudini, non da ultima questa della comune passione per le orchidee è stato visitato 100.000 volte in tre anni di vita, congratulazioni da parte della redazione di orchids.it
Leggendo il sito di Alberto si ha proprio la sensazione di respirare aria casalinga, quella delle cose genuine, semplici, spartane, ma cariche di passione. La prosa non dottorale, che sul sito descrive di volta in volta nuove fioriture piuttosto che eventi orchidofili, sta a dimostrare che si può fare. Sta a dimostrare che con una piccola dose di altruismo si può raccontare di se e degli amici, forse le pagine più significative del sito sono proprio quelle che Alberto dona agli amici collezionisti. Non occorre essere “dotti professori” per divulgare le orchidee fra la gente, basta avere voglia e passione. In Italia, “quelli che le orchidee” sono silenti, sono sempre troppo impegnati ad organizzare il nulla che loro chiamano associazionismo, e quindi non ci sono proprio…purtroppo.
Invece, tolti i forum tematici, quel sito un po così, fatto in casa, è una delle poche fonti italiane di informazione orchidofila, pulsanti ed aggiornate…i visitatori e gli appassionati delle orchidee se ne sono accorti.
Bravo Alberto