Archivio mensile:Luglio 2008

Dracula severa

Dracula severa (Rchb.f.) Luer, Selbyana 2: 197 (1978).

Origine del nome specifico: dal Latino “severus”, “duro, forte”, in riferimento alle pubescenze che spuntano sulle marcate maculature dei petali e dei sepali.

Sottogenere: Dracula
Sezione: Dracula
Sottosezione: Dracula
Sinonimi: Masdevallia chimaera var. severa (Rchb.f.) H.J.Veitch 1889; (basionimo) Masdevallia severa Rchb.f. 1875; Masdevallia spectrum Rchb.f. 1875

Dracula severa ̬ endemica nella Cordigliera occidentale di Antioquia (Colombia) ad altezze di 1600 Р2000 metri.
Orchidea epifita di piccole dimensioni, desidera temperature fresche, buona umidità ambientale e luce soffusa. Si sviluppa in forma simpodiale producendo foglie conduplicate e petiolate che escono da foderi basali cresciuti lungo un rizoma orizzontale.
Gli steli fiorali si formano in progressione alla base delle nuove vegetazioni, escono attraverso il substrato e si allungano con struttura coriacea per circa 30-40 cm. All’apice degli steli fiorali si formano singoli fiori molto vistosi e di grande dimensione. Il colore dei fiori è ocra-carneo con numerose maculature scure dotate di punti coriacei (verruche) e pubescenti.
Il periodo di fioritura va dalla tarda primavera e, poiché gli steli fiorali si sviluppano in progressione temporale, essa si protrae per molti giorni. Ad onor del vero i fiori completamente aperti durano molto poco (da cui il sinonimo chimaera) ed inoltre sono molto sensibili alla luce ed al secco eccessivo, al punto che solamente portando fuori la pianta dalla serra, si assiste alla repentina chiusura dei fiori: vedi la prima foto in alto a sinistra.

Coltivazione:
Si consiglia di coltivare questa specie, in cestini retinati con substrato per la metà inferiore con bark e per la parte superiore che racchiude le radici, con sfagno o di miscela di torba e bark sminuzzato.
Sporadiche fertilizzazioni bilanciate, umidità elevata, temperature fresche, clima ventilato e luce ovattata da cercarsi nelle parti basse della serra.

Note:
– Quelle che racchiudono in fiori in foto sono le mie mani…scusa se sono sporche e callose 😉 …sono le mani di un manovale.
– La pianta descritta in questo post è stata acquistata in Colombia dal coltivatore James Posada di Bogotà.
Leggi anche questo post ed anche, quest’altro ed infine quest’ultimo
– le foto sono state fatte il 10 Luglio 2008
– i dati tassonomici e le notizie scientifiche di base sono state tratte da internet.

Buon compleanno prof.

Oggi, Gabriella Muraro, amica affettuosa del blog, di Orchids Club Italia e delle orchidee, compie gli anni. A Gabriella un sacco di dolcissimi auguri dal nostro magico mondo.

Barkeria spectabilis Bateman ex Lindley 1842…uno dei delicati pensieri ricevuti oggi in dono da Gabriella.

Delle donne nate sotto questo segno si dice:
…si riconoscono dal sorriso tenero e un po bizzarro che vi avvolge dal primo istante; hanno qualcosa di rassicurante; sono dinamiche, attive e coraggiose.
Le donne Cancro sono però anche maliziose, possessive, amano il comando ma senza darlo a vedere. Amano comandare seducendo.
Sono forti e autonome, capaci di sbrogliarsela perfettamente e di comportarsi brillantemente, sono molto apprezzate professionalmente per la loro competenza, solidità, serietà, tenacia.
Come l’uomo dello stesso segno la donna Cancro hai il culto dell’amicizia e sa essere fedele e devota agli amici ed alle amiche.
In amore le Cancro seducono e disorientano, se incontrano un uomo più forte avranno fiducia e si affideranno a lui senza remore.

C.I. è avvisato 😉

Una domenica speciale

Davvero così…speciale.
Iniziata con la telefonata a sorpresa di un nuovo amico, del quale avevo visto le foto in internet, al quale ho rotto le scatole per qualche settimana, ma col quale ho avuto modo di scambiare interessanti informazioni sulle orchidee spontanee del nostro meraviglioso territorio.
Lui si chiama Isidoro Barattin, micologo, avvicinatosi alle orchidee spontanee per scommessa, ha dedicato oltre 15 anni alla ricerca, mappatura e fotografia delle orchidee della sola provincia di Belluno, riuscendo a censirne ben 54 specie diverse, una enormità se pensiamo che in tutta Italia il numero di specie presenti è di 120 (contando poi anche le subspecie si arriva a 250 circa).
Chiacchierando con lui ho avuto modo di sapere come avviene l’impollinazione in date specie ed altre cose di interesse botanico che spero avrà il tempo di approfondire con me in futuro e delle quali farvi partecipi in questo blog.
Il secondo incontro è con una nuova amica appassionata di orchidee sia spontanee che coltivate (leggasi non spontanee) Mara, che ha dimostrato subito di essere preparata in materia.
La giornata ha condotto me, Carlo Ivano, Gabriella, Mara e Giovanni (Guido invece ci ha dato buca, ma con giustifica 😉 ) verso un areale visitato anche lo scorso anno, dove scoprii l’Epipactis palustris bianca, fenomeno raro già di per sè, ma il fatto che lo rese particolare fu il trovarne e contarne ben 21 esemplari.
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