Ieri mattina di buon’ora, io ed il mitico Giovanni, siamo partiti alla volta del Monte Grappa decisi di portare a casa qualche fotografia di orchidee spontanee che ancora non facevano parte del nostro bagaglio conoscitivo.
L’occhio ormai si sta affinando e l’individuazione degli areali che potrebbero portare a delle scoperte interessanti diventa via via meno complicata, così dopo una prima tappa infruttuosa (ma solo per il ritrovamento delle orchidee, altrettanto non si può certo dire per la flora spontanea) su uno dei tanti tornanti che portano verso la sommità della montagna, facciamo una seconda tappa in località Monte Pallone e dopo alcuni passi cominciamo a scorgere le prime “vittime” delle nostre attenzioni.
L’occhio si posa immediatamente su un gruppetto di Gymnadenia conopsea davvero belle per forma e dimensioni
Foto Massimo Morandin – diritti riservati


Allungo lo sguardo e appena più in la vedo un fiore a forma sferica e subito esclamo a Giovanni: “Bingo!!! Una Traunsteinera globosa!!”
Poco più in la un’altra e un’altra ancora…allora scatta la caccia all’esemplare da fotografia.
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Liparis loeselii: una spontanea dal “raro” fascino
Il genere Liparis ci regala qualche suo gioiello anche nella nostra Europa
Ci riagganciamo all’articolo scritto da Guido sulle Liparis per approfondire il tema.
Questa orchidea, come già sottolineato sul post dal titolo “Liparis viridiflora“, è l’unica specie del genere Liparis, presente in Europa, quasi a voler gettare un ponte fra gli appassionati orchidofili collezionisti e gli amanti delle escursioni…”spontanee”.
Sotto a sinistra, piccola colonia di Liparis loselii, a destra particolare dei suoi minuscoli fiori
L’orchidea dedicata a Fulvio Tomizza
Ricordi e pensieri
L’Istria, per chi l’ama è storia, natura intensa, calore, colori, profumi che perforano l’anima, che avvogono il corpo, che trasportano nel tempo e nella dimensione.
Quelle terre hanno dato i natali a molte figure importanti, sicuramente uno dei suoi figli prediletti è Fulvio Tomizza, scrittore e narratore di momenti aspri e di sensazioni amene; a lui, in occasione di una mostra-conferenza organizzata nella comunità degli Italiani di Umago (ottobre 2003) è stata dedicata un’orchidea.
Lc Fulvio Tomizza ‘ISTRIANA’
L’occasione del “battesimo” nasce con l’invito rivoltomi dalla Comunità degli Italiani di Umago, a tenere una conferenza- esposizione nella loro città.
Umago è il capoluogo natio di Fulvio Tomizza, struggente narratore Istriano.
In tale circostanza ho presentato anche un ibrido di Cattleya fiorita, che è stata battezzata, per l’appunto, con il nome di questo scrittore scomparso prematuramente. Con tale azione ho inteso legare i fiori sensuali della mia orchidea, a quei luoghi ed alle sue genti tanto amate.
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Liparis viridiflora
Un pò d’ onore ad un genere poco presente nelle collezioni, addiritura non menzionato in qualche enciclopedia di settore.
Forse il motivo va cercato nella scarsa appariscenza dei fiori e nella relativa confusione con altri generi: in certe note bibliografiche le sezioni sono elevate a rango di genere (Cestichis) ad esempio.
Credo che molte specie del genere Liparis meritino di essere conosciute sia per la loro delicatezza e non di meno per la raffinatezza, con le poche note a seguire desidero richiamare l’attenzione degli orchidofili anche su queste minuscole e timide orchidee.
Il genere
Liparis L. C. M. Richard
Il genere Liparis, assai diffuso soprattutto nelle regioni tropicali e temperate, comprende circa 350 specie, tra cui alcune epifite. In Europa è nota una la sola specie: Liparis loeselii
Liparis loeselii (L.) L. C. M. Richard
Il nome del genere deriva dal greco liparòs (untuoso- grasso) per via della lucidità delle foglie e degli pseudobulbi di alcune specie.
Le piante di Liparis non sono molto presenti nelle collezioni per via dei loro fiori poco appariscenti e di piccole dimensioni; petali e sepali sono molto simili, il labello è piccolo, appiattito ed arguto.
Le specie dei generi Liparis e Malaxis spesso si assomigliano e creano molte difficoltà ai botanici, sia nella distinzione di genere, così come nell’identificazione delle varie specie di ogni gruppo.
Il genere Liparis ha due sezioni ben definite. Una raggruppa piante che assomigliano al genere Malaxis, mentre l’altra è abbastanza distinta al punto che qualche studioso la colloca come genere specifico: Cestichis.
La maggior parte delle piante di quest’ultima sezione hanno le foglie a forma di erba ed i fiori si formano su corti steli dotati di brattee distiche e prominenti.
Le piante della prima sezione sono solitamente strutturate con pseudobulbi lucidi e con 2 o 3 foglie apicali, carnose e racemose: gli steli fiorali spuntano all’apice delle foglie.
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Cypripedium calceolus visti dal telefonino di Claudio
Lassù sulle montagne
…volevo inviarti queste foto, scattate ieri ai piedi del Sass Maor (quota 1.600 mt) in Val Canali.
Purtroppo le foto sono state scattate con il telefonino e non rendono appieno la bellezza di questi Cypripedium calceolus
Claudio
Grazie Claudio…non ha importanza la qualità delle foto, le sensazioni sono ugualmente forti e noi cogliamo questa buona occasione per dedicare un post alla regina delle orchidee:
La scarpetta di venere
Nota: La foto di Venere riprodotta di seguito non è stata fatta da Claudio ma è di pubblico dominio perchè il suo copyright è scaduto. Questo vale nell’Unione Europea, negli Stati Uniti d’America, nel Canada e in tutti i paesi nei quali il copyright ha una durata di 70 anni oltre alla vita dell’autore.
Pensiamo sia cosa gradita accostare un bellissimo dipinto di Venere a questa orchidea simbolo.
Dettaglio di Venere nel quadro “La nascita di Venere” di William-Adolphe Bouguereau (1879)
Miti e leggende
Con il nome di Aphrodite per la mitologia Greca e poi Venere per quella Latina si simboleggia la dea della bellezza e dell’amore.
Leggi questo racconto tratto dalla pagina 4 del post “Paphiopedilum: la grande avventura della loro coltivazione”
Cypripedium calceolus L.
Famiglia: Orchidaceae
Genere: Cypripedium
Specie: calceolus
Nomenclatura binomiale
Cypripedium calceolus L.
Nomi comuni: Pianella della Madonna e Scarpetta di Venere.
Il genere Cypripedium comprende circa 47 specie endemiche in varie parti del mondo. Tre sono presenti in Europa, di cui una sola in Italia: Cypripedium calceolus.
Entrambi gli stomi del genere Cypripedium sono fertili, unico genere in Europa con questa peculiarità e per questo, alcuni tassonomi (Vermeulen 1966, Rasmussen 1985, e Delforge 1994) lo considerano affine ai generi Paphiopedilum, Phragmipedium e Selenipedium, inserendolo nella famiglia delle Cypripediaceae (Lindley 1833).
Dressler nel 1993, colloca questo genere nella sottofamiglia Cypripedioideae Lindl.
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Liparis loeselii (L.) L.C.M. Richard è presente in tutta Europa, il suo areale va dalla Spagna alla Norvegia per poi spingersi a est fino alle provincie Baltiche della Russia ed attraverso la Siberia arrivare all’America del Nord.