Archivio mensile:Maggio 2008

Spontaneamente…in Lessinia

Articolo e foto di Vincenzo Ghirardi
Forse preso dalla voglia di uscire un po’ di casa, complice il bel tempo che ci regala splendide giornate, ho deciso di andar per foto in Lessinia (cintura collinare posta a nord di Verona).
Partenza non troppo presto (noi pensionati abbiamo tempo e tempi che ci permettono di fare ciò che prima non potevamo per via del lavoro), arrivo in un luogo che non conoscevo e che a tutt’oggi non saprei dire se non con una certa approssimazione perché, forse per una mia deformazione e/o peculiarità, amo andare dove mi porta il “cavallo” o meglio l’istinto, probabilmente stimolato da sensazioni che il luogo mi trasmette, e allora mi fermo e comincio a cercare. Ma cercare cosa? Vi chiederete; ….. TUTTO, io amo fotografare tutto ciò che desta la mia curiosità ed interesse.
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Ascocentrum garayi o miniatum?…la disputa continua

Non fosse altro per la sua longevità, questo esemplare merita un posto d’onore nel mondo orchidofilo.
Questo post è dedicato a chi pensa di poter coltivare orchidee con facilità ed ai “collezionisti subito”. Una vera collezione di orchidee è come il buon vino, per essere tale deve vivere diverse stagioni e deve richiedere tanta pazienza.
Siete d’accordo? Non siete d’accordo?
Ascocentrum garayi ‘Rosetta’ Christenson 1992
Presento questa specie con il nome assegnatoli ad un concorso del 1998, dove la pianta vinse una medaglia d’oro. A dire il vero, a distanza di anni nutro ancora qualche dubbio sull’esatta identificazione di allora ed è per questo che riapro la discussione invitando anche qualche giudice a dire la sua. Questa pianta presente nella mia collezione da oltre 20 anni, mai divisa, sempre puntuale e generosa nelle sue fioriture. Non ricordo più la sua sistemazione iniziale, forse su una zattera, ora non si può più vedere nulla, tanto la pianta è cresciuta, al punto da sviluppare le nuove vegetazioni sulla parte vecchia di se stessa.
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Due giorni…spontanei

Alcuni probabilmente riterranno leggermente eccessiva l’euforia per il solo aver fotografato specie non ancora inserite nel proprio “carnet”, ma il connubio tra due passioni – fotografia e orchidee – rende la cosa, allo stesso modo, particolarmente eccitante e gratificante.
L’alzarsi presto al mattino porta indubbiamente alcuni vantaggi, quali il poco traffico per raggiungere i luoghi di ritrovamento e l’assoluta quiete nel poter guardarsi attorno senza il timore di rivelare alle persone sbagliate (ahimè esiste ancora chi raccoglie orchidee come margherite) i luoghi di stanziamento di queste meravigliose miniature della natura.
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Spontanee… qualche flash

La stagione primaverile ci porta all’aperto… anche a caccia “fotografica” di orchidee spontanee.
Amiche ed amici del blog ci inviano le loro impressioni fotografiche scattate durante le loro escursioni, che, come avrete già notato sono raccolte nella pagina apposita, dal titolo “Reportage”. Questo post vi mostra in anteprima una bella foto inviataci da Anna Maria, il resto lo potete ammirare in “Reportage”

A latere del tema…notiamo che stanno giungendo foto di ottima qualità, bene, siamo sulla buona strada per il concorso …forse il “Cypripedium d’oro” fa già effetto 😉

Spontaneamente

Le spontanee del Piave.

Non potendo presenziare domenica con gli amici del Club per l’escursione in quel di Verona non mi sono trattenuto dal fare un salto a venti minuti da casa, (Treviso) in questo posto relegato alla storia che è il sito dell’isola dei morti sul fiume Piave. Come vedremo non sono mancate le sorprese. l’Isola dei morti è un luogo veramente straordinario, carico di storia; l’isola è definita “Porta della Vittoria” poiché fu da qui che l’esercito si portò a Vittorio Veneto e la presenza di orchidee spontanee ne arricchisce senza dubbio l’importanza. La presenza di orchidee spontanee in una zona adiacente alla campagna e ai margini del Piave lascia stupefatto il visitatore ed è anche segno che anche la pianura veneta ha dei tesori naturalistici da salvaguardare con molta attenzione.
Orchis militaris, gruppo di quattro esemplari.
Non mi aspettavo grandi ritrovamenti, ma la natura sa dare grandi soddisfazioni ed ecco apparire sparse ma anche in grandi gruppi le Orchis militaris. Questa orchidea deve il suo nome dal fiore che ricorda la figura di un soldato con l’elmetto, trovo queste orchidee straordinariamente belle e situate in un posto che onora la gloria di coloro che con il sacrificio hanno reso libera la nostra patria nel lontano 1915-1918.
Ophris holoserica (foto a destra), nello stesso luogo dove le avevamo fotografate lo scorso anno, ma anche sparse in tutto il lato destro, con un numero di esemplari direi accresciuto Cephalanthera longifolia (foto a sinistra), di queste ne ho scorto solo due esemplari in posti diversi.
Agli esperti eventuali correzioni sui nomi.
– foto Alberto Ghedin
Nota: tutte le foto sono di A. Ghedin