Cymbidium visti da Rebecca Tyson Northen

Vi è grande bisogno di informazioni precise per quanto riguarda ciò che inizia i fiori. Si stanno eseguendo ricerche e sperimentazioni, che sono tuttavia rallentate da diverse difficoltà. Qui, negli Stati Uniti, non sono molte le specie disponibili e anche quando sono disponibili, non lo sono in gran numero. Le informazioni che si ricevono dagli studi fatti sulle specie sono fondamentali e aiutano a comprendere il comportamento degli ibridi. Ma non si può presumere che, poiché alcune specie si comportano in un certo modo, anche altre specie debbano comportarsi in modo uguale, o che gli ibridi che da esse discendano debbano farlo. Quando si eseguono sperimentazioni sugli ibridi, sarebbe desiderabile che le piante studiate fossero identiche, cosa che significa appartenenti al medesimo clone (divisioni ottenute dal medesimo genitore); il progresso della coltura meristematica darà, in questo, un notevole aiuto. Informazioni controllate vengono fornite troppo lentamente e purtroppo ci si deve attenere sovente a ciò che si impara da un’esperienza generica. A questi problemi sì aggiunge il fatto che alcuni esemplari non si comportano affatto come ci si aspetta. Alcuni ibridi moderni, che dalla fioritura delle prime piantine ottenute da seme, sembrano stupendi, sì dimostrano in seguito assai capricciosi, fiorendo solo quel tanto da continuare a crearvi illusioni, o fiorendo solo per alcuni coltivatori e non per altri. Manchevolezze nella fioritura possono essere determinate da aberrazioni cromosomiche; o forse la ragione va ricercata nel fatto che alcuni esemplari hanno semplicemente bisogno di una diversa combinazione delle condizioni ambientali.

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